Lui Non Merita Le Tue Lacrime

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_-Febbraio-_

Il giorno di San Valentino, uno dei più belli se poi vivevi nella città dell'amore.
Sì... Potevi ritenerti molto fortunato, ma purtroppo Alya e Nino quel giorno non erano felici, tutt'altro. Nella loro testa c'erano solo Adrien e Marinette, rinchiusi in ospedale da ormai dieci mesi.
Avevano superato molte difficoltà e cercato di andare incontro a ciò che vederli in quelli condizioni provocava nei loro cuori, ma quel giorno, loro non potevano superarlo con il sorriso. Non quel giorno.
Erano di fronte alla loro stanza da diversi minuti ormai, ma non riuscivano proprio a spostare lo sguardo da terra, sentendo la loro tristezza aumentare ogni secondo. Nino avvicinò poi una mano titubante alla maniglia, abbassandola e spingendo verso l'interno, aprendo la porta completamente e cercando di non incrociare il viso dei due ragazzi sdraiati lì.
Erano passati giorni, settimane, mesi... Ormai quasi un anno, ma quando entravano in quella stanza, sembrava che il tempo si fermasse, senza più scorrere.

«Ciao ragazzi...» sussurrò entrando nella stanza, tenendo stretta la mano di Alya, dietro di lui.

Alya alzò dopo un po' lo sguardo, verso i visi dei suoi migliori amici. Erano cambiati di aspetto, si vedeva chiaramente. Erano cresciuti durante quel periodo di coma, anche se sembrava davvero impossibile come cosa. Lo vedevano con i loro occhi, non era una proiezione generata dalla loro mente, anche l'infermiera se n'era accorta.

«È passato quasi un anno Marinette...» mormorò avvicinandosi alla sedia, prendendo la mano della ragazza: «Ti ricordi due anni fa? La lettera che hai scritto ad Adrien?» le chiese lei, sorridendo tristemente al ricordo, continuando a stringere forte la mano di Marinette: «Non hai mai scoperto se gli sia piaciuta o meno... Lui non ti ha mai detto niente... E non ti ricordavi nemmeno se l'avevi firmata...» raccontò iniziando a piangere, continuando a sorridere: «Tu e la tua goffaggine... La tua distrazione... Le tue facce... Le tue risate e battute... Come potrò andare ancora avanti senza di te...» singhiozzò Alya, mentre diverse sue lacrime cadevano sulla mano di Marinette.

Le mancava da morire, soffriva più di quanto avesse mai immaginato. Marinette si sarebbe davvero svegliata? Ormai questa era la domanda che faceva da padrone nella sua mente, non riuscendo a trovare una risposta. Non ci riusciva affatto.

- - - - - - - -

Gabriel era appena arrivato di fronte alla boulangerie Dupain-Cheng, entrando senza aspettare permessi o saluti. Doveva parlare urgentemente con Tom e Sabine, non poteva più aspettare.

«Oh Gabriel, che sorpresa inaspettata» esclamò Sabine uscendo dal laboratorio, facendo girare l'uomo verso di lei.

«Sabine... Devo parlare con te e Tom. È urgente.» esclamò Gabriel, camminandole di fronte.

«Quanto urgente Gabriel?» domandò Sabine, guardandolo dritto negli occhi.

«L'organizzazione... L'arma è quasi ultimata, voi siete in estremo pericolo, come lo sono Adrien e Marinette» spiegò Gabriel, facendo sgranare gli occhi a Sabine, che si portò entrambe le mani alla bocca.

«Cosa succede?» domandò Tom, uscendo anche lui dal laboratorio, con un vassoio in mano.

«L'organizzazione ha quasi completato l'arma, voi due siete in pericolo!» ripeté Gabriel, guardando i coniugi serio come non mai.

«E tu Gabriel? Tu non lo sei?» domandò Tom stranito, non riuscendo proprio a seguirlo.

«Io devo proteggere Adrien e Marinette, solo l'unico qui in grado di farlo. Fidatevi di me vi prego, vi assicuro che andrà tutto bene» rispose Gabriel, stringendo le mani dietro alla schiena.

A Dream? - Miraculous Ladybug ~ [Completata]Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum