52 Chelsea.

10K 585 70
                                    

52 Chelsea.




Il mio povero cuore sembra determinato ad avere un infarto prima dei vent'anni.

Batte a ritmo serrato ormai da infiniti minuti, premendo sull'indolenzita cassa toracica.

Mi sento molto scombussolata per quello che è successo, soprattutto per il mio comportamento.

Non avevo mai provato tanta rabbia in vita mia.

Ho sentito la ferita nel cuore di Adrian riaprirsi alle parole di suo padre e sono stata travolta dall'ira.

Come osava dire quelle cose a suo figlio, lui che non ha fallito solo come persona, ma proprio come essere umano?

So che la violenza non è una risposta, ma in quel momento sono stata accecata.

Gli stava facendo del male e non potevo assolutamente permetterglielo.

Potevo perdonargli che mi avesse colpita, ma non che ferisse deliberatamente suo figlio, solo per sentirsi meno perdente.

No, non potevo lasciarlo fare, perché dentro di me anche io ho sempre desiderato proteggerlo e farlo sentire accettato.

Lui è grande e grosso, imponente anche per essere un uomo e io non posso fisicamente fargli da scudo, ma posso salvaguardare il suo cuore, i suoi sentimenti.

Sono abbastanza forte per farlo e quando ho capito quanto le parole di quell'uomo avessero potere su di lui, allora non ci ho più visto.

Doveva smetterla di mortificare una persona migliore di lui solo perché non è in grado di accettare di essere un essere abietto e amorale.

L'impatto della mia mano sulla sua faccia mi ha lasciato stranamente svuotata. Non mi sono sentita soddisfatta, ma nemmeno colpevole. Semplicemente priva di altre energie.

Non sarei mai riuscita a spostarmi prima che lui mi colpisse, ma Adrian non ha lasciato che accadesse.

Ha promesso a se stesso di non lasciare che qualcosa di brutto mi accada di nuovo e ha mantenuto la promessa.

Mi ha fatto scudo con il suo corpo e bloccato il colpo come se fosse privo di energia.

Fisicamente, Adrian è molto più prestante del padre e Bruce McLeor era ben conscio della disparità di forze, tanto da non tentare di ribellarsi.

Guardo gli occhi di Adrian emi perdo per un istante.

Sono così pieni di sentimento da far male al cuore. Come vorrei sentirgli dire le stesse parole che gli ho detto io.

Esprimere i propri sentimenti, senza la certezza che siano ricambiati non è facili, anzi. È la cosa più difficile che uno possa fare, ma io so che prova qualcosa per me, qualcosa di forte e che lo spinge a volersi prendere cura di me, a stare insieme.

Non abbiamo ufficialmente un'etichetta.

Anche se ci comportiamo come una coppia e io penso a lui come il mio fidanzato, so che le cose non sono chiare.

Non ho nessuna certezza a cui aggrapparmi e, dimostrargli ciò che sento, per fargli capire che può permettersi di abbassare la guardia quando è con me, non è semplice.

Temo, però, che se provassi a mettergli fretta, nonostante quella notte in ospedale mi abbia detto che non vuole scappare da me e da quello che gli faccio sentire, lo farei allontanare e chiudere a riccio.

Assoluta Perfezione. The Colorado Series #4 (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora