24 Adrian

9.4K 437 23
                                    




24 Adrian.





Chelsea è andata via da più di mezz'ora e avrei tanto voluto smettere di pensarci, ma sapevo che non sarebbe stato possibile.

Poco prima ha chiamato Meredith per raccontarle l'accaduto, che a sua volta ha telefonato al fratello per informarlo che avrebbe svuotato al più presto l'alloggio studentesco.

Non mi ha sorpreso scoprire tutto ciò da Ryan e Bianca, che immediatamente sono saliti da me per parlare con Chelsea e rassicurarsi sul suo stato di salute.

Ryan mi ha tenuto sotto controllo per tutto il tempo, osservandomi con una strana ruga tra le sopracciglia.

Non mi ha chiesto nulla, ma quando è sceso per riaccompagnare a casa la moglie, mi ha detto che sarebbe risalito di lì a poco.

Lo sto ancora aspettando e non so se sperare che rimanga a casa sua o meno.

Non mi è piaciuto il modo in cui mi stava osservando e sono ancora troppo scosso per pensare di rimettermi la maschera.

Chelsea, ancora una volta, è riuscita a spiazzarmi e a tirarmi fuori cose che non volevo uscissero.

Non avrei mai voluto ammettere di essermi preoccupato per lei, nemmeno con me stesso.

Mi ero giustificato, dicendomi che lo facevo solo per avere la coscienza pulita, ma la verità è che non volevo che le succedesse qualcosa e l'unico modo che avevo per assicurarmene era andare agli alloggi.

Avrei potuto dirle di rimanere, ma non sarebbe stata una buona idea. Nonostante tutto, non è cambiato niente.

Io sono sempre lo stesso.

Chelsea, dopo aver chiuso la telefonata con Meredith, e avermi chiesto in prestito il carica batteria per il cellulare, ha chiamato Jillian.

Per tutta la durata della telefonata, mi ha dato le spalle, ma quando si è girata, aveva un sorriso triste sul viso.

Per la prima volta, mi è sembrata davvero abbattuta.

Non l'avevo mai vista così demoralizzata.

Dopo moltissimo tempo, ho desiderato aiutare qualcuno senza volere nella in cambio . Avrei voluto risollevarle il morale, far sparire la tristezza dal suo viso, fino ad oggi sempre ottimista.

La cattiveria del mondo è riuscita ugualmente a raggiungerla.

Avrei voluto essere una persona diversa per poterle stare accanto, ma invece che aiutarla, avrei solo peggiorato la situazione.

Proprio per questo  l'ho accompagnarla di sotto quando la sua amica, una bella donna sulla quarantina, è passata a prenderle.

Lei è salita sulla macchina, salutandomi con un timido gesto della mano, e sono rimasto ad osservare mentre spariva in lontananza, finalmente al sicuro.

È stato strano tornare di sopra, con quello stupido gatto, seduto sul bracciolo del divano, che mi guardava con sguardo accusatorio.

"Non le ho fatto nulla. È meglio così!"

Il gatto ha girato la testa, come se avesse capito quello che gli avevo detto, ma non ne fosse soddisfatto.

Solo in quel momento mi sono accorto di aver iniziato a parlare con il gatto.

Sto impazzendo, ne sono sicuro, perché non c'è altra spiegazione per quello che sta succedendo, per quello che sto iniziando a sentire.

Non avrei mai pensato di incontrare una persona in grado di farmi pensare a qualcosa di diverso dal mio egoismo.

Assoluta Perfezione. The Colorado Series #4 (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora