Seconda Notte (1)

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"Sei in ritardo" sibilò la donna non appena entrai nel suo campo visivo.

"Scusi" ammisi riprendendo fiato "È che..."
"Non ha importanza" mi interruppe "Ti é proibito lasciare il posto di lavoro prima della fine del tuo turno. Se ricapiterà..."
In risposta lanciò uno sguardo a Scott, troppo preso ad osservare un albero per prestare attenzione alla conversazione.
"Ci siamo capite" concluse.

"Certo" sibilai.
"Scott" lo richiamò la donna.
"Cosa...?Giusto!" esclamò il ragazzo aprendo la porta.
"Buona fortuna" mi sorrise.

"Cosa aspetti?" sbottò la donna.
"La tua crisi cardiaca" pensai.
"Le chiavi?" domandai.
"Non voglio che ricapiti" tagliò corto la donna.

Mi limitai ad entrare e chiudermi la porta alle spalle.
Sentii subito il chiavistello scattare.
"Proviamo con una canzone..." pensai mettendo un auricolare.

Mi tremava la mano...
"Non mi era mai successo..." realizzai
"Probabilmente l'atmosfera" ammisi fecedo partire la musica.

Can you survive this night?

"Basta riproduzione casuale" sentenzaiai strappandomi l'auricolare.

Un cigolio. Dei passi...

Mi voltai di scatto e puntai la torcia in faccia a Foxy per poi accenderla e spegnerla piú volte...
La volpe si bloccò e vaccillò un poco dandomi il tempo di aggirarlo e rimuovere il pannello sulla schiena.

"Cielo Benedetto..." pensai guardando la quantità di cavi e interruttori presenti nella Animatronic.

"Spegnerlo." mi imposi strappando un cavo rosso.

Gli occhi della volpe si accesero e la bocca si chiuse di scatto...
Presa dal panico, iniziai a staccare cavi completamente a caso, finché non udii il suono di spegnimento...

"Meno uno..." sospirai lasciandomi ricadere a terra.

Osservai Foxy...
Anche se era spento era comunque in piedi. Gli mancava un braccio ed aveva mantenuto la posa di un predatore che sta per saltare addosso alla preda...che, in un certo sento, era quello che stava per fare.

Lo sguardo mi cadde su un sacchetto lí vicino...
Conteneva un termos con del caffé e dei biscotti.

Ripensai a quando lasciai cadere il sacchetto dopo lo spavento della lettera...
"Grazie Scott" sorrisi mangiando un biscotto.

Dopo un pò controllai l'ora: le 01:18.
Tirai un sospiro di sollievo.
Finii il caffé e i biscotti, misi la torcia in modalià "Lampeggio", impugnai la chiave inglese e mi avviai attraverso le varie stanze.

"Almeno li sento arrivare" pensai accostano l'orecchio a un muro.

Dei passi.
Erano diversi da quelli di Foxy ovviamente, erano più lenti e piú pesanti...

Girai l'angolo e mi ritrovi alle spalle di Chica.
Svelta, rimossi il pannello della schiena e prima che se ne potesse accorgere, strappai una manciata di cavi.

Sentii il suono di spegnimento.
Fuori due.

"Ottimo lavoro! " si complimentò una voce alle mie spalle.

Cacciai un urlo che probabilmente fu udito fino in Giamaica per poi menare la chiave inglese a chiunque si trovasse lí.

Si udí un sonoro "Crack" e, poco dopo, una figura a terra si reggeva la machella semi-rotta.

"Deficiente!" esclamai aiutando Jeremy ad alzarsi "Ti sembra il modo...? Come sei entrato?!"
"Abbiamo scassato la serratura" ammise Scott "Questo posto cade a pezzi"
Detto questo, dei calcinacci si staccarono dal soffitto ricadendo ai suoi piedi.
"Appunto"

"Voi non siete normali" sentenziai
"Cinque notti qua dentro..." mormorò Jeremy. "Pensavamo ti servisse una mano" ammise.
"Grazie, ma va tutto bene" dissi secca "State rischiando grosso, meglio che ve ne andiate. Ancora tre Animatronics e il posto sarà davvero disabitato"

"Chi é l'altro?" chiese Scott muovendo la mano davanti agli occhi di Chica.
"Foxy" ammisi "Avreste dovuto vederlo...é praticamente nel corridoio davanti alla porta..."
"Non abbiamo visto niente..." rispose Jeremy "Il corridoio era vuoto"

Scheeeekkkkkk

Tutti e tre ci voltammo nel medesimo istante.
Una volpe, un orso e un coniglio ci stavano correndo addosso.

Accesi la torcia e la puntai sugli Animatronics, questi rallentarono ma non si fermarono...

"Via!" gridò Scott accorgendosi che anche Chica aveva iniziato a svegliarsi.

Voltammo l'angolo poco prima che Foxy riuscisse a staccarmi qualche lembo di pelle.
Per via delle zampe di metallo, gli Animatronics scivolarono e si schiantarono contro al muro dandoci un minuto di vantaggio.

"Svelti!" gridò Scott solleva do un pannello di metallo "Qui dentro!"

Ci fiondammo dentro e Scott richiuse la lastra poco prima che gli Animatronics si rimettessero in piedi.

Jeremy stava tremando.
"Cosa d..."
"Zitto" disse secco Scott "Ci sentono"

Foxy e Bonnie passarono davanti alla grata senza degnarci di uno sguardo ma Freddy ci si fermò proprio davanti per poi voltarsi verso di noi.

"Non ci vede" mi autoconvinsi

L'orso si inginocchiò con un cigolio.

Non ci vede. Non ci vede. Non ci vede...

Un due occhi neri con dei pallini bianchi ci comparvero davanti, mentre una mano afferrò la grata di metallo strappandola dal muro.

Ci vede.

"Strisciare!" gridò Scott.

Jeremy iniziò ad avanzare a caproni nei condotti, seguito da me e Scott, intanto Freddy stava cercando di infilarsi nel condotto d'aereazione.
Senza successo.

Sbucammo dall'altra parte del locale.
Lo sguardo mi corse lungo la parete fino a una scritta: Exit.

"Ora voi due ve ne andate" dissi seria indicando la porta "Non voglio morti sulla coscienza"
"Se per questo nemmeno noi" sbottò Scott.
"N-non ti lasceremo qui a morire" ammisi Jeremy "Sono già le tre e quaranta...ce la possiamo fare"

"E la fortuna è dalla nostra!" sorrise Scott afferrando un martello da terra
"Ci sono armi di difesa ovunque!"
"Bene! Ora abbiamo una torcia, una chiave inglese e un martello contro degli Animatronics muniti di forza sovraumana, denti e artigli letali!" risi sarcastica.

"Anche una spranga" intervenne Jeremy sollevando un pezzo di tubo.

"Uscite o vi meno" minacciai.
Nessuno si mosse.
"Primo: Siamo due contro uno. Secondo: Chi ti dice che la porta non sia chiusa a chiave?" ammisi Scott.

Colpii la porta con un calcio e questa si aprí.
"Prego" li invitai indicando l'uscita con la mano.

Una mano mi afferrò il polso.
Il cuore mi si fermò per un secondo.
Scott sbiancò e Jeremy afferrò la spranga.

Davanti alla porta si ergevano due uomini che avrebbero fatto invidia a Jhon Cena...

"Il capo era stato chiaro" grugní il primo.
"Non dovete lasciare la postazione di lavoro" terminò il secondo "Altrimenti...

Il tizio mollò la presa facendomi cadere a terra.

Il polso era bianco e la mano rossa...non penso fosse un buon segno.

Mi portai il polso al petto stringendolo, come se questo potesse far diminuire il dolore.

"Con te facciamo i conti piú tardi" ghignò il primo Gorilla indicando Scott.

Richiusero e sbarrarono la porta.
Non ordinarono a Scott e a Jeremy di uscire...
Chiusero semplicemente il coperchio della bara.

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