Capitolo 88

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ZAYN'S POV

Seguo con lo sguardo Valerie, affacciandomi alla finestra della cucina.

Poi la vedo sparire oltre l'angolo e mi rassegno al fatto che sia andata a lavorare con quel tizio.

Mi giro osservo il piccolo appartamentino di Valerie e sua cugina.

Ci ero venuto una volta, forse due, ma adesso restarci per due lunghe settimane mi sembrava un sogno.

Voleva dire addormentarmi di fianco a Valerie e svegliarmi con lei accanto, ogni mattina.

Sentire il suo profumo dolce in ogni angolo di casa.

Poterla coccolare sul divano, mentre guardiamo un film, ogni giorno.

Il mio senso protettivo si era acuito sempre di più da quando l'avevo conosciuta.

Forse perché la vedevo piccola e fragile rispetto alle altre persone.

Volevo proteggerla ma ero la persona meno adatta a farlo.

Avrei dovuto proteggerla da persone come me, avrei dovuto tenerla lontana da ogni pericolo.

Ma il pericolo era il mio mestiere.

Sta mattina avevo rischiato a portarla con me.

E lei mi aveva dimostrato, ancora una volta, che non era così cresciuta come voleva far credere a tutti.

Dentro era ancora come una bambina, innocente, impulsiva a piena di paure.

Vado in salotto e vedo Louis e Amanda sul divano, in atteggiamenti abbastanza intimi.

Scuoto la testa e me ne vado, senza fare rumore, per non disturbarli.

Louis ha la capacità di attrarre sempre lo stesso tipo di donne, e anche loro sono attratte da lui.

Dalla sua aria di cattivo ragazzo e il suo sorriso furbetto.

I miei passi mi portano in camera di Valerie.

Non mi ci aveva mai fatto entrare per molto tempo.

Spingo la porta, che scricchiola in segno di protesta.

Le pareti sono risa pallido e le tende della stessa tonalità, ma un po' più scure.

Il letto in mezzo alla stanza, con la testiera in legno, un po' rovinato.

La camera era proprio da Valerie.

Delicata e sobria.

Un armadio spicca sulla tonalità della parete.

É color mogano e sulle ante ci sono due specchi, dalla cornice dorata.

Mi siedo sul letto.

Si affossa in modo morbido e sembra rilasciare un po, di quell'aroma dolce di vaniglia che circondava anche Valerie. 

Mi guardo allo specchio e vedo la persona che non avrei mai voluto diventare.

Chissà mio padre come pensava fossi diventato.

Forse credeva fossi un universitario, o un onesto lavoratore.

Ma molto più probabilmemte non mi pensava.

Perché avrebbe dovito farlo?

Dopotutto se ne era andato, senza tante spiegazioni, senza nemmeno dirmi "ti voglio bene" un'ultima volta.

Nello specchio vedo i suoi lineamenti.

Ci assomiglio davvero tanto.

Troppo.

Non voglio diventare come lui.

Voglio essere migliore, e continuando con questa mia vita non lo sono di sicuro.

<< Zayn? >>

Mi risveglio dai miei pensieri e vedo Louis affacciato alla porta.

<< dov'é la roba? >>

<< in cucina nel mio giubbino >>

<< ok... tutto bene? >>

<< si... si certo >>

Sorrido e caccio giù tutto quello che prima era tornato a galla e le lacrime che erano arrivate all'orlo dei miei occhi.

Odio il mio umore altalenante.

Un minuto prima ero felice e sereno.

Ora invece la malinconia mi stava prendendo.

Sono convinto sia perché Valerie non é qui con me.

Lei fa sparire tutte le mie ansie e i miei dubbi.

Riempie il mio vuoto, il buco che avevo in mezzo al cuore.

Lei é la positività fatta persona e il suo sorriso sapeva illuminarmi la giornata, come un raggio di sole poteva illuminare un cielo grigio d'autunno.

- to be continued -

Shadows | Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora