Capitolo 18

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VALERIE'S POV

Mi accomodo sul sellino posteriore di quell'ammasso di rottami che lui chiama moto

Il colore rosso che una volta doveva essere fiammante ora è scheggiato e tolto in varie parti

I pezzi in metallo sono leggermente arrugginiti

E ha ammaccature qua e lá

<< pronta? >>

<< no >>

La mia risposta gli provoca una risata

Dá gas e parte

La velocità aumenta sempre di più

Le case, i marciapiedi, i pedoni corrono velocemente nel mio campo visivo fino quasi a diventare sfocati

Chiudo gli occhi terrorizzata e mi stringo a Zayn

Le mie braccia strette convulsamente appena sopra i suoi fianchi

Appoggio la guancia alla sua schiena e cerco di convincermi che andrá tutto bene

L'odore della felpa di Zayn è acre, sa di fumo                                         

Chissà quante sigarette si fuma al giorno...

Ma insieme a questo odore si mescola un altro, quasi dolce

Una scia di odore buonissimo di un profumo di cui non so indicare il nome si infiltra nel mio naso e mi inebria i sensi

Ha davvero un buon odore

ZAYN'S POV

Il trucchetto della moto funzionava sempre

Davo alle ragazza un motivo per stringersi a me

Le altre di solito trovovano questa cosa eccitante

La velocità

Il fatto di starmi avvinghiate

Ma Valerie no, era terrorizzata e mi serrava il petto in una stretta nervosa, quasi soffocante

<< tutto bene >>

<< si... si >>

Mi volto per pochi secondi e vedo che socchiude gli occhi ma poi li richiude di scatto

Non riesco a capire se fa finta o ha paura davvero

VALERIE'S POV

<< puoi andare... un po' più piano? >>

La mia voce non esce davvero come vorrei Sembra più una patetica supplica, invece della richiesta tranquilla che avevo in mente di fare

Lui come risposta accelera e io in quel momento lo odio con tutta me stessa

Ma ancora di più mi vorrei prendere a schiaffi

In fondo sono io che ho accettato questa stupido giro in moto     

Una frenata brusca, uno sbalzo di equilibrio e mi trovo ad aggrapparmi alla felpa di Zayn con tutte le mie forze

Siamo arrivati

Apro gli occhi e siamo davanti al vecchio palazzetto di Bradford, ormai in disuso da anni, avevo sentito dire

<< perchè siamo qui? >>

<< Non far domande... seguimi >>

Mi prende per il polso e mi trascina all'interno

Odio quando fa così

Cerco di divincolarmi e liberare il polso ma ottengo solo che lo stringa di più annullando le mie possibilità di scappare

Scavalco i calcinacci e i mattoni da costruzione

Siamo in un palazzetto

Vuoto

Fuori città

Io e lui

Non potevo cacciarmi in una situazione peggiore di questa

Camminiamo un po' e poi si ferma davanti una porta

<< hai detto che volevi vedere altri miei graffiti? Eccoli >>

Spalanca la porta e mi spinge delicatamente dentro

Le pareti sono interamemte coperte di graffiti

Colori sgargianti mi colpiscono gli occhi

Sono disegni bellissimi ma sta volta noto qualcosa che non avevo colto

Gli spruzzi delle bombolette sono irregolari, quasi nervosi

I disegni sono spigolosi, alcuni quasi rabbiosi

Faccio un giro attorno a me stessa

Comincio a capire sempre di più come è fatto caratterialmente

Ha rabbia repressa

L'ho capito subito

-to be continued -

Shadows | Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora