Capitolo 67

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VALERIE'S POV

<< sei mai stata a casa sua? >>

<< no >>

Arrossisco alla leggera allusione

Non ci sono mai stata e Zayn non ha mai accennato al suo appartamento quando stavamo insieme.

<< Devi essere proprio speciale per lui eh? >> 

Non rispondo a quella che sembra più una riflessione ad alta voce che una domanda.

Il viaggio lo facciamo in silenzio

Sto per rivedere Zayn.

Incrocio le braccia al petto e sospiro profondamente.

Louis mi trascina per il polso fino a sotto casa sua.   

Un condominio in buone condizioni, niente a che vedere con la casa della sua famiglia.

Ci avviciniamo al rettangolo di colore dorato accanto alla porta di ingresso.

Una lunga sfilza di nomi e cognomi sconosciuti si presenta davanti ai miei occhi.

Ma poi eccolo.

Nella seconda fila.

In basso.

Zayn Malik.

Il nome é scritto in corsivo a caratteri piccoli e frettolosi.

Probabilmente l'ha scritto Zayn a mano sul cartoncino.

Louis preme sul campanello del citofono e aspettiamo.

Mi rivolge uno sguardo incoraggiante e sorride.

Non c'é proprio niente per cui ridere.

<< chi é? >>

La voce strascicata e triste di Zayn viene sputata fuori dal citofono.

<< Sono Louis... adesso saliamo >>

<<... tu e chi? >>

Chiede Zayn, dopo qualche minuto di meditazione sulle parole dell'amico.

<< io e Valerie >>

Quando pronuncia il mio nome, anche il rumore flebile del respiro di Zayn sparisce.

<< scendo io >>

Dice con un tono che non ammette repliche e chiude la conversazione.

ZAYN'S POV

Quando avevo sentito che Valerie, la mia Valerie, mi aspettava di sotto non avevo capito poì niente.

Indosso una t-shirt pulita e mi infilo le all star, butto un mozzicone di sigaretta nel posacenere sul divano e mi dirigo alla porta del mio appartamente con tutta calma.

Scendo le scale con un ritmo cadenziato, pensando a cosa dirle per farmi perdonare.

Scuoto la testa sconsolato.

Non mi perdonerà

VALERIE'S POV

La porta si apre e ne esce un ragazzo che faccio fatica a riconoscere.

Ha gli occhi spenti.

Sul volto nemmeno l'ombra di un sorriso.

Ha una sigaretta quasi finita tra le dita e un paio di pantaloni sudici.

Non é lo Zayn che conosco.

Si avvicina a noi con gli occhi bassi e continua a fumare nervosamente.

L'odore acre della nicotina mi irrita le narici, ma é quasi piacevole.

<< ciao >>

Saluta Louis colpendo il pugno stretto contro il suo.

<< Scusami se mi sono permesso di farmi i fatti tuoi, ma non posso sopportare di vederti così. Voi due dovete parlare, subito >>

<< non ho niente da dire >>

Lo interrompe subito lasciandomi a bocca aperta.

<< davvero non hai niente da dirmi? >>

La mia voce flebile lo fa voltare verso di me.

Mi guarda con rimorso e rimpianto, come se desse gia per scontato di avermi persa.

<< credo che Louis ti abbia trascinato qui contro la tua volonta quindi... vai pure >>

Il suo fare apparentemente pacato mi da sui nervi.

Preferirei scoppiasse, si arrabbiasse o piangesse, qualsiasi cosa ma non l'indifferenza più totale.

<< io... no... non sono venuta solo per obbligo >>

<< davvero >>

<< giuro >>

Dico portandomi le mani al petto, proprio sul cuore

<< bhe, io avrei da fare quindi...ciao >>

Louis si defila e ci lascia soli

- to be continued -

Shadows | Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora