Capitolo 4

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VALERIE'S POV

<< ti pago ovviamente, non ti preoccupare... allora, ci stai? >>

Mi incalza e in fretta sono costretta a prendere una decisione. Razionalmente calcolo quante sono le probabilità che questa nuova entrata mi sia d'aiuto. Capisco che questa sarà probabilmente l'unica entrata di soldi per tutto l'anno e levarmi qualche sfizio alla biblioteca non farà di certo male.                                 

<< va bene, posso aiutarti ma... come ti chiami? >>

<< Waliyha, mia sorella invece si chiama Safaa >>

<< quando? >>

Sono scontrosa come sempre, mi tocca constatare. Sono poco abituata a relazionarmi con le persone. 

<< potresti cominciare la settimana prossima... facciamo venerdì alle tre e mezza, abito vicino alla pizzeria italiana "Da Mario", capito quale? >>

<< si si, perfetto. Come orario va bene. >>

Mi sorride e la vedo sparire tra la gente nel corridoio.

Che incontro strano , di solito mai nessuno mi rivolge la parola tranne che per copiare i compiti. Non posso dire che non mi abbia fatto piacere, solo che trovo questa giornata quasi surreale, prima l'incontro con Zayn e ora questa ragazzina che chiede aiuto. Che giornata davvero singolare.

Scrollo le spalle levandomi dalla testa quei pensiero e torno a mangiucchiare i cracker che ho portato per merenda appoggiata allo stipite della porta dell'aula, in attesa che ricominci la lezione e davvero impaziente di tornare a casa.

Osservo distrattamente i ragazzi attorno a me. Sono tutti così dannatamente a loro agio mentre parlano, chiacchierano e fanno nuove conoscenze. Pare che l'unica che non ha amici sia io ed a volte penso, anzi no, ne sono sicura, che sia tutta colpa mia e del mio brutto carattere. In realtà conosco tutti, di vista ovviamente. So tutti loro nomi e ricordo ogni singola parola che mi hanno rivolto, anche se sono poche a dire il vero, ma mi ricordo tutto. Mentre io sono invisibile per loro, una particella insignificante di questo mondo.

*l'ultima campanella suona*

Di nuovo il rumore gracchiante delle sedie che sfregano il pavimento, che odio. In meno di due minuti la classe è vuota, con qualche cartaccia lasciata a terra e dei libri dimenticati sotto il banco. Io mi alzo, come a rallentatore, metto ordinatamente i libri nello zaino e poi me lo metto a spalle. Esco mischiandomi con il fiume di alunni che vanno verso l'uscita.

ZAYN'S POV

Quella ragazza entra a scuola, salendo lentamente le scale grigie e la vedo sparire dietro le porte a vetro dell'istituto. Torno indietro con passo strascicato un po' stanco e annoiato da quella giornata che si stava prospettando inutile. Inspiro l'ultima boccata e poi lancio all'indietro il mozzicone di sigaretta, incurante.

<< alleluia... finalmente ti degni di arrivare>>

Louis è appoggiato ad una ringhera lungo la via, nel posto in cui dovevamo incontrarci. Peccato che fosse con 20 minuti di ritardo e non avesse proferito scuse.

<< dammi la roba e poche storie Louis >>

Sogghigna e mi passa un sacchettino in tasca mentre si guarda intorno con circospezione. Quello era un posto sicuro, senza sbirri fra i piedi, ma Louis, essendo già stato beccato tre volte con la roba non era disposto a ripetere l'esperienza. Soprattutto ora che era maggiorenne e lo avrebbero processato come un adulto.

<< sai per caso a che orario escono quelli del liceo qua? >>

<< all'una... Zayn ok che non vai a scuola dalla terza media, ma dovresti saperlo... hai una sorella che ci va! >>

Facciamo un giro per le viuzze di Bradford, niente centro. Lo evitiamo perchè lì ci sono troppi sbirri ultimamente e se ci beccano siamo davvero fottuti.

<< ma perchè ti interessava? >>

Louis mi blocca con il braccio e mi scruta con sguardo indagatore, come a ricordarsi all'improvviso della domanda fatta una decina di minuti fà.

<< Niente di importante, era solo una domanda >>

Svio il discorso.

-to be continued-

Shadows | Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora