Capitolo 16: Andare avanti

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Bussò alla porta dell'ufficio, attendendo una risposta dall'altra parte. Quando la ricevette, aprì la porta ed entrò, constatando che l'uomo era solo alla scrivania. D'altra parte era abbastanza presto, molti dei suoi colleghi (o per lo meno quelli che non erano già tornati negli Stati Uniti) dovevano ancora arrivare, compresa lei. Forse era meglio così, avrebbe facilitato la sua richiesta.

- Sei mattiniero come sempre, eh Akai?- gli fece presente James, non prima di aver dato una rapida occhiata all'orologio che aveva intorno al polso.

- Non ho nulla di meglio da fare a casa, finirei con l'annoiarmi- sorrise, senza nascondere quanto fosse stacanovista.

- Per te il riposo e le ferie sono solo una perdita di tempo- scherzò il suo capo.

- Già- rispose semplicemente - Ma ti sorprenderà sapere che sono venuto per chiederti se domani posso avere una mezza giornata di permesso dal lavoro. Avrei una faccenda da sbrigare- arrivò al punto senza giri di parole.

- Beh, non c'è molto lavoro per te in ogni caso, quindi vai pure- acconsentì - Posso sapere di cosa si tratta?-

- Devo comprare un regalo di compleanno-

- Un compleanno? E di chi?- chiese, cercando di fare mente locale e ricordarsi se per caso fosse qualcuno dei suoi sottoposti più vicini.

- Shiho Miyano- rispose, certo che James avrebbe capito.

- Ma davvero? Non lo sapevo, sui file raccolti su di lei non veniva riportata tale informazione. Ad ogni modo, falle gli auguri anche da parte mia, non abbiamo avuto molte occasioni di vederci o conversare, però si dovrebbe ricordare di me- sorrise.

- Non mancherò-

Sapeva che James aveva compreso quanto ci tenesse ad allacciare un rapporto con quella ragazzina, un rapporto vero e non basato su false identità: per questo motivo accontentava ogni sua richiesta che avesse a che fare con lei. Al solo pronunciare il cognome "Miyano", il suo volto si faceva più gentile, come se si sentisse in dovere di assecondarlo. Si era chiesto più volte se James si sentisse, come lui, in qualche modo colpevole per quello che era successo ad Akemi, ma forse la verità era che i sensi di colpa ce li aveva verso di lui, per averlo mandato ad affrontare una missione cosi grande e delicata che aveva pagato a caro prezzo. Avrebbe voluto dirgli che la colpa non era sua, che il loro lavoro prevedeva anche questo, ma sicuramente James lo sapeva meglio di lui.

- A proposito: Jodie potrebbe avere lo stesso permesso? Capisco che in questo momento sia quella che ha più lavoro di tutti con la preparazione al processo di Vermouth-

Vide l'espressione del suo capo cambiare radicalmente, assumendo un'aria sorpresa e incredula. Di sicuro James era a conoscenza dei suoi rapporti non proprio rosei con la collega in quel momento, Jodie era come una figlia per lui e quando doveva sfogarsi sapeva a chi rivolgersi.

- Shiho vorrebbe un cagnolino e ha mostrato a Jodie la foto, perciò mi serve il suo aiuto per riconoscerlo- spiegò.

- D'accordo, se è solo per mezza giornata va bene- acconsentì, pur mostrandosi chiaramente titubante all'idea.

- Se è un problema e siete indietro con il lavoro posso trovare un'altra soluzione-

- No, come dicevo si tratta solo di mezza giornata. Il problema è un altro- si lasciò sfuggire.

- E sarebbe?- chiese, nonostante lo avesse intuito da sé.

- Ho notato la tensione che c'è fra voi ultimamente e so come si sente Jodie in questo momento. Sai che ti stimo molto per quello che fai, sei il mio uomo migliore, ma umanamente parlando non sei proprio il genere di ragazzo che un padre vorrebbe accanto alla propria figlia. Non voglio che Jodie si illuda per queste tue piccole attenzioni o che tu possa farle, anche se involontariamente, qualcos'altro che la faccia star male. Ricordo ancora come restò amareggiata e afflitta quando la lasciasti per infiltrati nell'Organizzazione, ho dovuto aiutarla a raccogliere i pezzi. Jodie può apparire come una donna forte e sicuramente a suo modo lo è, ma non è di ferro e che il fatto che sia innamorata di te la spinge a non riuscire mai a dirti di no o a ribellarsi, quindi non voglio che approfitti della sua gentilezza nei tuoi confronti. So che non vuoi farle del male o ferirla, sono consapevole che tu le voglia bene; tuttavia temo che lei potrebbe fraintendere questo tuo affetto. Cerca di capirmi- chiuse gli occhi.

Tomorrow (I'm with you)Where stories live. Discover now