Capitolo 32: Una serata a Brooklyn

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Era ormai trascorsa un'ora da quando aveva finito di fare la doccia ed era andata in camera a scegliere il vestito da mettersi. Continuava a chiedersi quale fosse l'outfit adatto ma nulla le sembrava perfetto per l'occasione: quella era la loro prima vera uscita "in pubblico", dal momento che nei giorni precedenti avevano più che altro pranzato fuori da soli durante la pausa e lei era andata a casa di Shuichi il giorno prima dopo il lavoro. Voleva essere bellissima per lui, voleva che tutti coloro che li avrebbero visti insieme lo avessero invidiato per avere una donna così al suo fianco. Sapeva che stavano semplicemente andando a mangiare un gelato in un sabato sera come tanti, ma non le importava.

Dopo innumerevoli prove, scelse un abito bianco leggero con le spalline sottili, stretto in vita e più morbido sui fianchi, con un'ampia scollatura che metteva in evidenza il suo prosperoso decolleté. Ormai l'estate era ufficialmente arrivata, pertanto non correva rischio di sentire freddo. Indossò una collanina molto fine con un ciondolo a forma di cuore, che le aveva regalato proprio Shuichi anni fa e un paio di semplici orecchini punto luce; ai piedi optò per un paio di sandali color argento con il tacco alto. Solo per il make up scelse qualcosa di non troppo vistoso, non le era mai piaciuto truccarsi troppo: una sottile linea di matita nera e un po' di mascara. Decise di non mettere il rossetto come era solita fare, dal momento che si sarebbero sicuramente baciati e non voleva che Shuichi sembrasse un clown dopo averlo fatto. Completò il tutto spruzzandosi il suo profumo preferito, giusto in tempo prima che il citofono suonasse.

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Suonò il citofono e attese che la voce di Jodie uscisse dall'altoparlante, poi quando sentì lo scatto del portone che si apriva entrò e prese l'ascensore diretto al quarto piano. Si sentiva bene all'idea di uscire finalmente "all'aperto" con Jodie, nonostante il timore che avessero potuto incontrare qualche loro collega. Non che si vergognasse, ma per il momento preferiva non dare adito a voci e pettegolezzi sul luogo di lavoro, specie dopo essere venuto a conoscenza dalla stessa Jodie delle lingue lunghe e taglienti di alcuni di loro.

Quando giunse davanti alla porta dell'appartamento di Jodie suonò il campanello e attese qualche secondo. Sentì il rumore dei tacchi avvicinarsi e poi la porta si aprì, rivelando Jodie in tutta quella che era la sua bellezza. Le lunghe gambe lasciate scoperte dal corto vestito bianco e rese ancora più slanciate dai tacchi, il seno florido che si intravedeva dalla scollatura, quegli occhi azzurri resi ancora più intensi da quel sottile velo di trucco nero che li circondava. Sapeva come attirare l'attenzione su di sé, non c'era alcun dubbio, eppure la preferiva in abiti più semplici, che rispecchiavano il suo vero essere. Così era bellissima, ma gli sembrava uscita da una rivista di moda e soprattutto troppo scoperta. Doveva ammettere che non amava vedere gli sguardi lussuriosi che gli altri uomini le rivolgevano, non gli era mai piaciuto nemmeno all'epoca.

La guardò finalmente negli occhi e si accorse di quanto era raggiante.

- Ciao Shu- lo salutò sorridendo.

- Non sapevo che il gelato andassimo a prenderlo ad una festa mondana nell'Upper East Side- commentò il suo abbigliamento, senza curarsi troppo dei modi.

Si rese conto solo dopo che quella che per lui era una battuta detta senza cattiveria per lei invece risultava più come una critica. D'altra parte quel vestito non lo aveva indossato per attirare le attenzioni degli altri uomini, ma per piacere a lui.

- Grazie Shuichi, anche tu sei vestito molto bene!- cambiò subito il tono, visibilmente alterata - Ma è mai possibile che tu non riesca a fare un minuscolo complimento per una volta?! Lo sai quanto ci ho messo per trovare il vestito adatto?! Guarda che lo faccio per te!-

- Lo so, ma non hai bisogno di vestiti per attirare la mia attenzione. Se ti vesti in un certo modo attirerai anche l'attenzione di persone sbagliate, dovresti stare attenta-

Tomorrow (I'm with you)Where stories live. Discover now