Capitolo 40: Mossa vincente

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Mentre si avvicinavano al tavolo poteva percepire gli occhi di parecchi uomini puntati addosso. Con la coda dell'occhio aveva notato i loro sorrisetti e il modo in cui alcuni di loro facevano scorrere la lingua sulle labbra, immaginando di poterla avere. Tutto questo la disgustava profondamente, ma doveva resistere. Shuichi camminava al suo fianco in silenzio, come un angelo custode: forse era questo a permetterle di restare un po' tranquilla. Quando giunsero finalmente davanti a Viktor e Irina, il primo li guardò in modo losco mentre la seconda cercò con lo sguardo la conferma che fossero lì per salvarla. Era bellissima e troppo giovane per fare quella vita.

Yuriy diede inizio allo show, allargando le braccia e pronunciando una frase nella sua lingua d'origine, rivolgendosi sorridente proprio alla ragazza bionda. Lei, Shuichi e Camel rimasero dietro di lui, chiedendosi cosa potesse aver detto in tono così festoso. Sorprendentemente Irina ricambiò subito quel "saluto" (sempre che di quello si trattasse), sorridendogli e alzandosi in piedi, andando ad abbracciarlo. Non sapeva cosa le avesse detto di preciso Oksana, ma di certo si stava dimostrando anche più brava di loro come attrice. Continuarono a parlarsi per un po' in russo, fino a quando Viktor non si intromise nella conversazione. Aveva una voce profonda che ricordava un po' quella di Camel, appropriata per gli uomini con una fattezza fisica massiccia come la loro. Irina gli rispose, guardando Yuriy un paio di volte: probabilmente gli stava spiegando come si fossero conosciuti e che rapporto ci fosse tra loro.

Non ci volle molto perché l'attenzione di Viktor si spostasse su di loro, che erano rimasti in silenzio tutto il tempo. Fu allora che Yuriy li introdusse, cambiando la lingua da russo a inglese perché potessero capire cosa dicesse sul loro conto. Inutile dirlo, Viktor si concentrò in particolar modo su di lei, facendo scorrere lo sguardo sul suo corpo e lanciandole un sorrisetto malizioso. Avrebbe tanto voluto tirargli un calcio dove non batteva il sole, ma come previsto dal suo ruolo ricambiò il sorriso e sbatté le ciglia con fare seducente.

Conobbero anche l'uomo magro che stava seduto con loro, un certo Aleksander, probabilmente anche lui membro dello stesso clan di cui faceva parte Viktor. A vederlo bene sembrava innocuo rispetto a quest'ultimo, ma si sa che le apparenze ingannano e loro non dovevano sottovalutare nessuno all'interno di quel locale.

Viktor li invitò a sedersi con loro, segno che la recita di Yuriy e Irina lo aveva convinto. Fece il possibile per andare a sedersi di fianco a lui e ci riuscì, cosa che non parve affatto dispiacergli. Continuava a guardarle le cosce e la scollatura e lei ne approfittò per accavallare le gambe in modo sensuale mentre giocherellava con i lacci del corpetto passandoci le dita in mezzo.

- Prendi qualcosa da bere?- le chiese in un inglese corretto ma con un forte accento russo, sorridendo malizioso.

- Un bicchiere di Sherry. È il mio preferito- rispose sensualmente.

Lanciò un'occhiata veloce in direzione di Shuichi, chiedendosi cosa stesse provando in quel momento considerando quanto si era dimostrato geloso del fatto che altri uomini le rivolgessero attenzioni inopportune dovute ai suoi vestiti sexy: era seduto in silenzio con le braccia incrociate e la stava fissando un uno sguardo che non prometteva nulla di buono.

Cercò di scacciare il pensiero fisso di lui dalla mente, consapevole che non era quello il momento di pensare ai loro problemi o alla sua gelosia. In fondo aveva deciso lui che lei dovesse comportarsi in quel modo con Viktor, quindi doveva essere consapevole della scelta che aveva preso.

Il mafioso russo chiese a tutti cosa volevano bere e fece un cenno al cameriere per farlo venire a prendere le ordinazioni. Pochi minuti dopo ognuno aveva davanti a sé un bicchiere con ciò che avevano chiesto. Yuriy era certamente il più disinvolto di loro, ogni tanto parlava in russo e poi ritornava all'inglese per non farli sentire spaesati. Cercava di coinvolgerli nei discorsi e di conquistarsi la fiducia di Viktor facendogli credere che fosse tutto fuorché un bravo ragazzo: il problema è che a quest'ultimo interessava poco di lui e stranamente anche di Irina, che lasciava libera di parlare con i suoi tre colleghi senza mostrare alcun segno di possessività. Tutte le sue attenzioni erano concentrate su di lei. Sorseggiava il suo Sherry lentamente e gli sorrideva, cercando di essere più sensuale che poteva.

Tomorrow (I'm with you)Where stories live. Discover now