19.

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Mai e Per Sempre

Angolino Autrice:
WOOOOOOOW!
Io non ci posso credere che siete sempre di più !!!!
Siete fantastici, sul serio.
Mai avrei pensato che a qualcuno potesse sul serio appassionare quello che scrivo.
Senza di voi sarebbe inutile. 
Grazie mille a Tutti!!
Al prossimo capitolo!!! 

19. (capitolo da correggere) 

01 Novembre 2015, Parigi

"Dancing on with my toes
Standing close to the Edge.
Thre's a pile of my clothes 
At the end of your bad.
As I feel myself fall
Make a joke of it all." 

One Direction- Moments

Nessun Punto di Vista 

Era sorto il sole su Parigi, risplendeva per le strade innevate ed illuminava la stanza.
Disegnava ombre sul letto, giocava con le lenzuola anonime e rischiarava il volto rilassato di Marco.
Maya era sveglia, non riusciva neanche a capire se si fosse mai addormentata.
Sapeva che era sveglia da tanto e che aveva visto il sole diventare sempre più alto e tiepido, ma comunque sapeva che non era particolarmente tardi. Forse il contrario.
Si chiedeva come facesse Marco a continuare a dormire nonostante avesse il sole in faccia.
Se lo chiedeva, ma non trovava alcuna risposta.

Erano ore, o almeno le sembravano ore, che si domandava se avesse fatto la cosa giusta.
Si chiedeva se fosse stato giusto andare da Marco, urlargli contro tutto quello che le passava per la testa e poi rifugiarsi tra le sue braccia.
Forse non avrebbe dovuto

L'avrebbe dovuto lasciare andare e sarebbe dovuta correre da Louis, chiamarlo e chiedergli di portare del gelato.
Avrebbe dovuto lasciare che Marco perdesse tutti i pezzi e che si distruggesse lentamente come era accaduto a lei. 
E ci aveva provato. Maya ci aveva provato con tutta se stessa.
Ci aveva provato chiudendo la porta di casa sua, aspettando che lui se ne andasse dal suo palazzo, uscendo di casa per non farsi trovare in caso tornasse.
Ma poi aveva ceduto.
Aveva ceduto come se fosse stata una bambina che aveva appena il suo perduto giocattolo preferito ed aveva sentito l'irrefrenabile necessità di correre da lui. Di stringerlo. 
Aveva provato quel bisogno di sentirsi a casa ed al sicuro ed aveva avvertito una fitta al cuore nel pensare che lui se ne fosse già andato...

Sì, una parte di lei sperava che lui se ne fosse andato, che avesse preso il primo volo per Roma e che avesse definitivamente abbandonato l'idea di poterla vedere ancora.
L'aveva sperato con tutta se stessa e con la stessa intensità con cui stava sperando il contrario.
Ma sapeva, nel profondo del suo cuore, che Marco non si sarebbe mai arreso prima della fine della notte e che non avrebbe lasciato quella stanza fino al mattino dopo solo nella vana speranza che lei lo raggiungesse. 

E lei l'aveva raggiunto, esattamente come lui sperava o si aspettava. 

Nella sua testa viaggiavano ricordi e pensieri confusi, mentre Marco ancora dormiva serenamente, avvolto tra le coperte ed aggrovigliato al corpo di Maya. 

La bionda non sapeva cosa fare, come comportarsi.
Le avevano sempre detto che in amore vince chi fugge, ma lei non aveva mai condiviso quella frase perché era convinta della fatica e del coraggio che comportasse il "restare".
Ed in quel momento lei era stesa lì, su quel letto, tra le sue braccia, come se nulla fosse mai accaduto.
Fuori sembrava solo un'altra fredda giornata, una normale e comune giornata; ma dentro, Maya combatteva una guerra che la stava stremando.
La parte più profonda di lei, quella più legata a Marco, voleva che restasse; l'altra, quella più superficiale e nuova, fuggire.

Mai e Per sempre [M. M.] (#Wattys2017)Where stories live. Discover now