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Mai e per sempre.

7.

30 Agosto 2013.

" I am tired of growing older

I'm getting weaker everyday, yeah.

I carry the weight of you...

I carry the weight of you...

Lay down here beside me in shallow water

beside me where the sun is shining on a steel.

Lay down here beside me in the hallowed water

beside me with the silver lightning stays until the -sirens- calling."

-Cher Lloyd, Sirens

MAYA P.O.V

La morte è qualcosa di inaspettato ed anche se tentiamo di ignorarlo, è un qualcosa che ci affascina particolarmente. Tutti, almeno un paio di volte nella loro vita, pensano e fantasticano sulla loro morte, su cosa ci sia dopo, su cosa accada alle persone che fino a poco prima ci circondavano.

Io non sono nessuno, ma ho capito poche piccole cose che aiutano a vivere meglio ed a colmare quella sete di curiosità nei confronti di questo stato che, presto o tardi, spetta raggiungere a tutti noi:

1: la nostra sarà una morte banale; per quanto potrà essere strana e d'effetto, sarà tenuta in conto per ventiquattro ore, forse anche meno, e dopo di esse saremo solo morti.

2: probabilmente dopo non c'è nulla. Mi è difficile immaginarmi qualcosa dopo. Non sono credente, non credo al paradiso, all'inferno o al purgatorio; mi sembra difficile anche immaginare che tutte queste anime vaghino nel nulla o che entrino in altri corpi e vivano altre vite.... Sia chiaro ognuno è libero di credere quello che preferisce. A me piace credere che dopo la morte non ci sia nulla, solo luce immensa. Mi piace credere che dopo la morte si diventi stelle, si brilli di luce propria, si rimanga fermi a guardare la vita degli altri senza intervenire, senza sentirsi in colpa. E' una bella fantasia immaginare di essere stelle, una fantasia un po' da bambina, ma è così che mi piace pensarla, senza troppi drammi.

3: le persone che prima ci circondavano... Bhe, loro senza dubbio soffriranno, perché quando muore qualcuno a cui si tiene si soffre... Ma dopo un po' si abitueranno alla nostra assenza, perché la vita va avanti. Troveranno altri modi per colmare il vuoto, modi giusti o sbagliati; in qualche modo andranno avanti con le loro vite e si innamoreranno e rideranno e saranno di nuovo felici. No, non dimenticheranno, le persone non dimenticano... Le persone si abituano.

Ad esempio, quando morì mio nonno, si pensava che subito dopo mia nonna sarebbe morta, per il dolore. La sua fase di dolore acuto durò due mesi e mezzo, poi prese a scrivere, gli scriveva lettere che chiudeva in un cassetto e metteva la chiave al collo, sulla catenina che lui le aveva regalato. Ora tutte quelle lettere le ho io, chiuse in uno scatolo messo nel ripostiglio, non le ho mai lette, mi sembrerebbe una violazione di privacy... Ma non ho il coraggio di buttarle.

Ad ogni modo, come stavo dicendo poco fa, la morte è qualcosa di inaspettato e che ci attrae anche se non ci rendiamo conto che essa ci circonda e che è molto più ordinaria di come la immaginiamo ( con il cappuccio e la falce, insomma è abbastanza inquietante come cosa!).

I fiori che appassiscono, l'autunno che fa seccare le foglie, gli animali che vengono uccisi da altri animali o per finire nel nostro piatto accompagnati da un bel contorno colorato.... E' talmente ordinaria che non ce ne rendiamo neanche conto che ci circonda, eppure è più facile vedere lei che vedere la vita... La vita... Quella sì che è difficile da vedere.

Mai e Per sempre [M. M.] (#Wattys2017)Where stories live. Discover now