6.

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Mai e per sempre. 

6. [capitolo da correggere]

26 Agosto 2013 

" And the walls kept tumbling down

In the city that we love 

Great clouds roll over the hills

Bringing darkness from above .

But if you close your eyes 

does it almost feel like nothing changed at all? 

Does it almost fell like you've been here before? 

How am I gonna be an optimist about this? 

How am I gonna be an optimist about this?" 

-Bastille, Pompeii 

MAYA P.O.V  [foto]

Che le cose erano radicalmente cambiate da quella cena, era chiaro a tutti perché non facevamo che tenerci per mano e camminare l'uno stretto all'altra. 

La sfilata si era tenuta pochi giorni prima ed era stato un evento per  cui l'accademia non aveva badato a spese: stravagante, di classe e divertente. Era stato un successo senza precedente. 

Avendo fatto delle collezioni combinate, io ed i miei amici ci eravamo classificati al primo posto vincendo il finanziamento di un anno dall'accademia e da un fondo organizzato da molti stilisti famosi, per mettere in piedi la nostra piccola azienda, insomma per iniziare nel mondo della moda. 

Era stato bellissimo, il modo in cui mi fu permesso di parlare con stilisti di grande fama, di avere i loro contatti e loro proposte....Era stato tutto stupendo e dopo la sfilata Marco mi aveva portato, con ancora il vestito disegnato da Louis, sul lungo Senna e ci siamo seduti su una panchina ad aspettare l'alba. 

Quello sarebbe stata l'ultima notte che Marco avrebbe trascorso a Parigi ed odiavo ammettere che già sembrava che fosse partito. 

Eravamo saliti sul tetto e ci eravamo messi come l'ultima volta che ci eravamo saliti nel cuore della notte; stavamo parlando di cose divertenti, banali e certe volte anche stupide; stavamo ridendo e ci stavamo godendo quegli ultimi momenti che avrebbe trascorso a Parigi quando il mio cellulare prese a squillare.

Sullo schermo comparve scritto il nome di mio fratello "Luca" e la cosa mi fece sorridere. 

Luca era mio fratello minore, aveva sedici anni ed era l'unica persona della mia famiglia con cui ero rimasta in contatto. I miei genitori non li sentivo da quando me ne ero andata, non si erano neanche preoccupati di fare una chiamata per sapere come stessi, come stessero andando le cose... Nulla, erano semplicemente scomparsi, come se io non fossi mai esistita. 

Per il primo periodo ci rimasi male, piansi molto, ma poi li mandai a fanculo con la stessa gentilezza che loro avevano usato nei miei confronti. 

Luca... Luca invece mi chiamava tutti i sabati, mi raccontava della sua settimana e mi parlava quando le cose non andavano bene; mi diceva che gli mancavo e quando sarebbe venuto a Parigi. E a Parigi ci venne, ci venne molto spesso, talmente spesso che Matilde iniziò a chiedere quando tornasse perché andavano molto d'accordo; talmente spesso che Louis se ne prese una cotta. 

Luca non era molto alto ed era magro; aveva i capelli castani e gli occhi azzurri come quelli di mia nonna. Aveva un carattere introverso ed era una persona molto timida, non si fidava subito delle persone e tendeva a stare da solo, ma con me era tutta un'altra persona. Il suo lato pieno di gioia di vivere e di spensieratezza riemergevano e sorrideva sempre. 

Mai e Per sempre [M. M.] (#Wattys2017)Where stories live. Discover now