8.

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Mai e Per sempre. 

8. [capitolo da correggere]

LEGGETE LO SPAZIO AUTRICE: IMPORTANTE !! 

15 Settembre 2013.

"It's all on you, it's all on you

It's all on you, so what you wanna do?

And if you don't have a clue

Not a clue, I'll tell you what to do

Come harder just because

I don't like it, like it too soft

I like it a little rough

Not too much, but maybe just enough!" 

- Fifth Harmony, Worth it.

MARCO P.O.V

Non era trascorso chissà quanto tempo da tutta quella serie di eventi che aveva travolto Maya, ma lei non si era mai fermata ed in quell'arco di tempo si era data da fare con la redazione per non pensare. 

Ci sentivamo tutti i giorni e lei mi raccontava delle proposte indecenti che Louis faceva per arredare il suo ufficio, mi raccontava di come tutti gli stilisti che li avevano notati li stavano contattando e supportando, mi raccontava di come pittavano le stanze e di come arrivavano lentamente sempre più modelle e giornalisti...

A pochi giorni dal lancio della rivista ed all'inaugurazione delle razione e dell'agenzia di moda, sembrava che già fossero abbastanza conosciuti e la cosa la rendeva elettrica ed estremamente felice. 

Dai profili di Louis su tutti i social possibili ed immaginabili, vedevo le dozzine di foto che caricava per fare pubblicità a se stesso ed alle sue amiche e non avevo potuto non salvarmene una che ritraeva Maya seduta su una seria di pelle nera, i capelli mossi  ed il trucco non pesante; aveva le costose scarpe con il tacco a spillo poggiate sull'angolo della scrivania e le gambe risalivano lucide fino al ginocchio dove una gonna nera aderente la fasciava; indossava una camicetta bianca con i primi bottoni aperti ed una collana molto elaborata. La trovavo estremamente provocante in quella posa. 

Al momento, ero nell'aeroporto di Fiumicino; aspettavo che aprissero il Gate per il volo di Parigi, quella sera ci sarebbe stata la grande festa di inaugurazione. 

Quando arrivai a Parigi all'aeroporto mi venne a prendere Louis, mi disse che i capi erano rimasti all'agenzia a gestire gli ultimi dettagli. 

Mi portò fino ad un alto palazzo dove le finestre erano completamente delle vetrate e la luce del sole lo illuminava in modo tale che sembrasse brillare, come un gioiello prezioso. Salimmo fino al ventesimo piano e quando le porte si aprirono un gran via vai mi travolse: modelle, giornalisti, fotografi.... Era una gran confusione. 

La stanza di ingresso, anche se molto trafficata, era molto elegante e c'era una pianta con dei fiori davvero belli; nella stanza che seguì c'era un divano di pelle bianca che staccava dai colori vivaci delle pareti e dalle fantasie dei quadri, mi disse che quella era la sala d'aspetto privata, per le persone più importanti. 

Dopo entrammo in una stanza più grandi dove le pareti erano bianche, c'erano due mobili con tantissime riviste e molti più quadri, una pianta come nelle altre due stanze ed una candela profumata. 

Maya e Matilde erano di spalle e stavano decidendo dove posizionare l'ultimo quadro. 

Matilde indossava un completo nero e bianco, aveva i capelli sciolti lungo le spalle e degli occhiali sulla testa.

Mai e Per sempre [M. M.] (#Wattys2017)Where stories live. Discover now