Fall in Love[COMPLETA MA NON CORRETTA] Wattys2018

Capitolo 50

LEGGETE L'ANGOLO AUTRICE  ALLA FINE.

GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE HANNO LETTO DALL'INIZIO FINO A QUESTO ULTIMO CAPITOLO.

Pov. Marylin

In coma.
Mia sorella è entrata in coma.
Delle calde lacrime salate scendono dal mio viso quando il dottore se ne va dopo averci dato la notizia, mio padre si passa la mano nei capelli, mia madre singhiozza e mio fratello guarda fisso la stanza di Charlotte, nessuno di noi può crederci..la nostra piccola Charlotte in coma.
È passata già una settimana dall'incidente e tutti abbiamo sperato che si svegliasse senza nessun problema, si un pò ammaccata ma viva..a mostrarci il suo splendido sorriso e farci ridere, ma ora credo che dovremmo aspettare ancora un pò per questo.
Le porte della sala d'aspetto si aprono rivelando, come ogni giorno, gli amici di mia sorella e Mason: Cassie, Leila, Allyson, Damian, James, Adam e infine Samuel e la sua ragazza Emily.
Entrano tutti e vengono verso di noi con passo felpato
<< come sta?>> ci chiede mio cugino, è l'ora della notizia e non so come potranno prenderla..sicuramente non bene.
<< è entrata in coma>> dice mio padre con un filo di voce ancora ancora udibile
<<cosa voldire che è entrata in coma?!>> alza leggermente la voce Damian mentre le ragazze iniziano a piangere, Emily consola Samuel e gli altri continuano a dire 'non è possibile'
<<vuoldire ciò che ho detto.>> dice mio padre anche lui alzando la voce, in questo giorni è stato molto nervoso, si lo siamo stati tutti, ma lui più di noi.
<< possiamo vederla?>> chiede Cassie singhiozzando e mio padre annuisce e loro entrano chiudendosi la porta alla spalle.
All'entrata entra la famiglia Moore e il mio cuore fa una capriola quando vedo Marius, in questo periodo ci vediamo solo in ospedale e visto che ci sono i suoi genitori, o meglio dire suo padre, non possiamo neppure darci un bacio se non quando magari ci mettiamo d'accordo e ci vediamo al bar o nel bagno.
Tutto sommato però tra suo padre e il mio sembra essersi calmate le acquee, sarà perché il primo giorno mio padre lo ha messo al suo posto o forse perché tutte e due hanno i figli in ospedale e hanno fatto una tregua per non peggiorare la situazione.
Per quanto riguarda Mason ho saputo che è stabile anche se ancora non si sveglia, per fortuna se le cavata con solo una gamba rotta e un taglio profondo in fronte.
la signora Moore viene vicino a noi facendoci un piccolo sorriso
<< ciao, come sta?>> chiede riferendosi a mia sorella, questa domanda sembra scatenare l'ira di mio padre che tutto ad un tratto si alza
<< basta! sono stanco di sentire questa domanda!>> urla andandosene, lo seguiamo tutti con lo sguardo finché non lo vediamo girare l'angolo
<<scusalo, non è facile...è entrata in coma>> dice mia madre cercando di non continuare a piangere ma fallendo miseramente, Jane si porta la mano davanti alla bocca e gli occhi gli si riempiono di lacrime, Marius viene affianco a me e mi prende la mano in modo consolatorio, stiamo tutti in silenzio perché in questi casi anche la minima parola può farci crollare.

dopo dieci minuti la famiglia Moore entra da Mason e noi entriamo da Charlotte.

Pov. Mason

<<si sta svegliando>> dice una voce dolce <<vado a chiamare il dottore>> dice un'altra voce però questa risulta profonda e mi fa venire i brividi.
Apro leggermente gli occhi, ma li chiudo di nuovo di scatto quando una forte luce colpisce i miei occhi, cerco di aprirli piano sbattendo le palpebre per potermi abituare alla luce;

davanti a me, appena ho gli occhi aperti, compaiono Marius e mia madre, quest'ultima sta piangendo mentre viene verso di me e mi abbraccia forte, per quando sia assurdo, anche solo pensarlo: mi era mancato il suo profumo, il suo odore da mamma...il suo affetto.

<< finalmente ti sei svegliato tesoro mio!>> dice tra i singhiozzi, si stacca da me e io mi guardo intorno: pareti bianche, un armadio -dove suppongo ci sia la mia roba-, il bagno, una finestra dove il sole entra illuminando tutta la stanza; ho una gamba ingessata e un ago nel braccio destro e vari fili collegati ad una macchina.