Capitolo 50

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Il riccio apre la porta della camera da letto e si dirige verso la valigia, la apre e tira fuori dei vinili.
Lo guardo stupefatta, ne ho sempre voluto uno, sono unici e speciali.
-Questa è una piccola parte del regalo- mi da un bacio sulla fronte e sorride, posa i vinili sul letto e i nostri sguardi si incontrano, non riesco a distogliere lo sguardo dai suoi occhi marrone scuro e da quelle labbra carnose.
-Vai a prepararti così andiamo un po' in giro, prima che io possa prenderti e buttarti sul letto- mi da una pacca sul sedere e scoppio a ridere.
Vado in bagno e inizio a riempire la vasca, poi ritorno in camera per prendere dei vestiti puliti.
Appena ritorno nel bagno trovo Saul nudo nella vasca piena di schiuma, non so come abbia fatto ad entrare senza farsi vedere da me.
-Era il mio bagno quello- metto il broncio e poso i vestiti su uno sgabello.
-Vieni qua dentro con me- mi rifiuto di fare il bagno con un'altra persona nella vasca, sono abituata a farlo da sola e in tutta tranquillità.
Il riccio esce dalla vasca senza neanche coprirsi, proprio come mamma l'ha fatto, divento rossa in viso e chiudo gli occhi.
Sento che mi solleva dal pavimento, continuo a tenere gli occhi chiusi, poi sento l'acqua caldo a contatto con i miei vestiti e con la mia pelle.
Apro gli occhi e inizio a schizzarlo.
-Non puoi portarmi qua dentro con la forza- piagnucolo, lui invece si avvicina e mi bacia dolcemente e proprio in questo istante dimentico ciò che ha combinato pur di farmi fare un bagno con lui.
Inizia a spogliarmi, butta i miei vestiti pieni di acqua per terra, poi inizia a baciarmi il collo e non posso far altro che gemere.
Mi è mancato troppo, sentire il suo corpo e soprattutto sentire la sua voce pacata.
Lui esplora il mio corpo e la stessa cosa faccio io, mi avvicino al suo collo ma non inizio a baciarlo bensì gli lascio dei succhiotti.
-Mi sei mancata- sussurra nel mio orecchio, lo abbraccio, il riccio si gira verso il mobile che ha alle sue spalle e prende un preservativo che sicuramente aveva appoggiato lì prima.
Apro la bustina e srotolo il preservativo sulla sua lunghezza, poco dopo entra dentro di me.
Sento i sentimenti esplodermi dentro, nonostante abbia fatto sesso con diversi ragazzi quello che ho provato in passato non si avvicina per niente a quello che sto provando adesso.
Quattro mesi che non sentivo il suo corpo contro il mio, mi è sembrata un eternità.
Dopo aver fatto l'amore ci laviamo ed usciamo dalla vasca, prendo l'asciugamano e mi asciugo con tutta la calma del mondo.
Il riccio, invece, con un straccetto addosso cammina per casa tranquillamente e mette su una canzone dei System Of A Down.
Prendo la gonna e un top corto e li indosso, mi trucco leggermente, solo un filo di matita e infine raccolgo i capelli in una coda.
-Dai, se facciamo presto ti faccio vedere una cosa bellissima- viene verso di me sorridente e mi lancia una lattina di birra come fa solitamente Steven.
-Mi hai fatto già vedere una cosa bellissimo- inizio a ridere e lui fa il finto scandalizzato, si gira e mi mostra il suo fondoschiena, inizia a scuoletarrare mentre cammina verso la camera da letto.
Vado nel salone e mi siedo davanti al camino a gambe incrociate stando attenta che la gonna non si alzi del tutto.
Apro la lattina di birra e in due sorsi la finisco.
-Sono pronto- mi volto, è bellissimo, indossa i soliti pantaloni di pelle neri e una semplice maglietta nera, su i suoi ricci c'è l'immancabile cilindro.
-Prendo le scarpe e sono pronta- sorrido e vado in camera mia, prendo un paio di tacchi alti e neri ed la mia giacca di pelle.
Con tutto che fuori fa freddo io mi vesto sempre allo stesso modo.
Dopo esser arrivata davanti all'ingresso Saul mi prende per mano e mi conduce fuori come un galantuomo.

[...]

Saul accosta davanti a una villa immensa, la zona è una delle più lussuose, la Gold Coast viene chiamata.
È uno di quei quartieri dove la gente come me non potrebbe neanche comprare un bottone senza dover prima firmare un assegno.
Lo fisso, spero solo non abbia fatto qualche pazzia come comprare un appartamento o peggio ancora una mega villa qui.
-Volevo farti vedere la zona- ridacchia ed io tiro un sospiro di sollievo, mette di nuovo in moto l'auto e inizia a percorrere il viale che è di fronte a noi.
Okay, devo seriamente preoccuparmi.
Il viale è semplice, non è pieno di alberi o fontane ma semplicemente terreno ben curato.
Appena arriviamo in cima alla salita spegne di nuovo l'auto.
-Dimmi che siamo venuti a trovare qualche tuo amico ricco- incrocio le dita senza farmi vedere e lo fisso negli occhi.
-No, in realtà ho pensato di prendere una casa qui a Chicago dato che tu non vuoi muoverti da qui, inoltre potrai venire quando vuoi- sorride, credo sia fiero di se, ma io tremo al pensiero di mettere piede in una villa del genere.
-Potevi comprare un'appartamento non un castello- dio solo sa quanto avrà speso.
-Cosa ti preoccupa?- il suo sorriso sparisce e tramuta in preoccupazione.
-Dovrai di nuovo partire e... Hai speso troppi soldi- cerco le sigarette nella tasca del giubbotto, ne tiro fuori una e l'accendo velocemente.
-Non partirò così presto- mi da un bacio e scende dall'auto...

Spazio autrice:
Una villa? 😱😰🤔
Che combinerà il nostro Saul?
Kiss, Serena ✌

On the road ~ Dark trip [ #wattys2017 ]Where stories live. Discover now