Capitolo 30

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Axl accosta davanti a un palazzo conciato veramente male, la maggior parte delle finestre sono rotte e riparate con il cartone, la vernice dei muri è scrostata.
La porta che permette di accedere all'interno di questo luogo è inesistente, il cielo è cupo e probabilmente stasera pioverà.

Mi stringo nel mio maglioncino, cerco di non fare la schizzinosa, d'altronde ho vissuto anche io in posti simili.
Sospiro e dalla mia bocca esce una nuvoletta di fumo, fa freddo e ho scordato la mia giacca di pelle.

-Non ti allontanare, prendo una cosa e andiamo via- mi prende per mano e mi conduce dentro, controlla attentamente i corridoi, tiene gli occhi aperti.
Per sbaglio faccio scricchiolare un asse di legno del vecchio pavimento in parquet e sussulta, mi guarda male e continua a perlustrare la zona.

Si avvicina alla porta dell'appartamento 12b, bussa con forza e arretra, viene ad aprire un uomo calvo e robusto, ci lascia passare e chiude la porta.
La stanza puzza in modo eccessivo, c'è odore di cibo marcio, di fumo e sudore.

La casa è proprio come me lo aspettavo, le pareti sono lesionate e  sono percorse da lunghe crepe, i mobili vecchi e sudici.
Nel salone c'è solo un divano ricoperto da polvere e lattine di birra.

-Axl, amico mio!- esclama un ragazzo, lo riconosco, è Bucky, il ragazzo che mi ha dato la mia prima dose di cocaina.

-Oh, hai portato la mia amica Claire- mi saluta, sono più rigida che mai, Axl mi fissa sbalordito, forse è più incazzatura che stupore.

-Sono qui per quella cosa- afferma Axl seriamente, mi stringe la mano con forza, cerco di staccarmi ma non ci riesco.

-Beh, viene con me la tua ragazza, non più di due minuti- sorride, mette il suo braccio tatuato attorno alle mie spalle, le scrollo via ma il suo sorriso non sparisce.

-Non...- prova a controbattere ma Bucky mi sta già portando via con lui, lancio uno sguardo fugace verso la persona che amo, ho paura e non poca.
Mi fa entrare dentro una stanza piena di scatole di cartone e scaffali, ne apre una e tira fuori due bustine trasparenti.

-Se la vuoi te la do per $150- afferma serio, la mette davanti i miei occhi, voglio provare di nuovo, voglio vedere cosa succederà.
Apro lo zaino e tiro fuori il denaro.

-Questa l'ha già pagata lui- mi da la seconda bustina e mi accompagna fuori dalla stanza, chiude la porta a chiave.
Nascondo la mia busta infondo allo zaino e percorro velocemente il corridoio e vado verso Axl.

-È tua- sussurro, gli do la busta, la mette dentro il suo giubbotto di pelle e afferra nuovamente la mia mano, mi da un bacio sulla tempia e usciamo velocemente dalla casa.

Corriamo fuori dal palazzo, non so perché ma ha fretta, apre la macchina e parte velocemente.

-Perché cazzo non mi hai detto che avevi uno spacciatore?- urla, da un pugno al volante e preme il piede contro l'acceleratore.

-Non è il mio spacciatore, ho solo partecipato a una gara di skate e ho vinto- urlo, non gli permetto di trattarmi così.

-Partecipi alle sue gare?- urla in preda alla rabbia, è rosso in faccia e continua ad aumentare la velocità dell'auto, si volta verso di me mentre impreca qualcosa di incomprensibile.

-Non sapevo fosse uno spacciatore, e mi servivano soldi- urlo, prendo una sigaretta e l'accendo.
Lui la prende dalle mie labbra e la lancia fuori dal finestrino, strappa il pacchetto dalle mie mani e lancia anche quello.

-Fammi scendere Rose- urlo, mi sta spaventando e non poco, forse questo è il momento di rabbia di cui mi parlava Blondie.

-Non ti permetterò di diventare una fumatrice e una tossica, non eri così quando ti ho conosciuta- sterza bruscamente e svolta a sinistra.

-Noi due non siamo fidanzati, mi hai sempre usata, sei tu il tossico qui, e vuoi dirmi cosa fare?- dico a denti stretti, appena frena davanti al semaforo prendo il mio zaino e scendo dall'auto.
La strada è deserta, c'è solo la sua auto.
Axl scende e corre verso di me, non corro, non avrebbe senso perché riuscirebbe a raggiungermi, mi siedo sul marciapiede.

-Scusa, andiamo a casa, non dovevo reagire così- prende delicatamente la mia mano ma io la strattono via.
Sembra triste e forse preoccupato.

-Non voglio più venire con te- mi sposto lontano da lui, cerca di avvicinarsi ma lo spingo via.

-Hai detto che non siamo fidanzati, ma tu vorresti stare con me?- mi guarda negli occhi e me lo chiede, non so cosa rispondere, non so più se è una buona scelta.

-Dopo questo non lo so- affermo sinceramente, sembra deluso, mi accarezza il viso e mi da un bacio sulla guancia.

-E se ti dicessi che l'ho fatto perché ti amo?-
La parola "ti amo" mi sconvolge, pensavo non l'avrebbe detto mai, non pensavo neanche che provasse questo sentimento per me.
Lo fisso a bocca aperta, sono sconvolta, stupefatta nonché felice.

-Tu mi ami?- domando, lui mi fa alzare, apre le sue braccia e mi avvolge in un abbraccio confortevole.

-Ti amo- sussurra dolcemente, mi bacia e mi stringe forte a se, mi prende per mano e mi conduce verso l'auto.

-Ti amo anche io Rose- si volta e mi bacia di nuovo, siamo al centro della strada e illuminati dalla luce fioca di un lampione posto nel marciapiede qui vicino.
Un'auto suona, ci spostiamo e saliamo in macchina...

Spazio autrice:
Amatemi 😂
È il primo "Ti amo" per Axl, e la prima vera cosa dolce che dice a Claire.

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Kiss, Serena.



On the road ~ Dark trip [ #wattys2017 ]Where stories live. Discover now