Capitolo 34

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Io e Mark siamo seduti tranquillamente ad un tavolo della caffetteria più vicina, nonostante sia notte inoltrata il locale è quasi pieno di ragazzi e di gente che sta per andare a lavoro.
Sono abbastanza stanca ma non ho voglia di tornare da Axl proprio ora che sto un po' meglio.

-Tra poco inizia il mio turno in ospedale, mi dispiace doverti lasciare sola- si alza e prende la giacca, faccio la stessa cosa e abbozzo un sorriso.

-Tranquillo, è stato un piacere parlare con te- si avvicina e mi abbraccia però questa volta sta attento ai tagli che ho sulla schiena.

-Tieni, magari la prossima volta andiamo a prendere un altro caffè- mi da un biglietto da visita ed esce dal locale.
Prendo un respiro profondo e mi preparo ad affrontare questa situazione, non sono psicologicamente pronta per tornare a "casa".

Non so in che zona io mi trovi di preciso e a quest'ora è difficile trovare un taxi, mi avvicino alla porta del locale e la apro, una folata di vento mi colpisce, mi faccio coraggio e inizio a camminare senza una meta.
Guardo attentamente le strade ma sembrano tutte uguali, il cielo è più chiaro rispetto a prima, sarà perché sono quasi le sei del mattino.

In mezzo a tutte quelle vie ed incroci trovo una strada a me familiare, è la stessa strada che ho fatto con Axl la prima volta che mi ha portato qui.
Continuo a giocare con il bigliettino da visita di Mark, lo poso dentro la tasca della giacca di pelle e continuo a percorrere quella via.

Dopo aver svoltato a destra mi ritrovo vicino casa, faccio un altro respiro profondo ed entro nel palazzo, salgo le scale con lentezza, sono priva di qualsiasi forza e voglia di fare.

Quando arrivo sul pianerottolo mi ricordo di non avere le chiavi di questo posto, sono costretta a suonare il campanello e a vederlo.
Ormai rassegnata decido di andare incontro al mio destino, premo il pulsante ossia il campanello e viene ad aprire Axl.

Apre la porta e mi fa passare subito dopo avermi squadrata da capo a piedi, lancio tutto con noncuranza, lego i miei capelli con un vecchio elastico e vado verso la camera da letto.

-Stai bene?- sento che è dietro le mie spalle e il suo respiro sul collo.

-Davvero lo vuoi sapere? No, Rose non sto bene, quello che è successo è sbagliato e io non dovrei perdonarti- urlo, inizio a spogliarmi e cerco qualcosa di comodo da indossare.

-Ma lo hai fatto- si siede ai piedi del letto e mi guarda mentre mi vesto, sbatto con forza le ante dell'armadio.

-Io ti amo, ma tu sei troppo difficile da gestire e so che questa è solo la punta dell'iceberg- mi siedo sulla poltrona e sbadiglio.

-Ti prego, riproviamo, domani vieni con me dai ragazzi- mi supplica e viene verso di me.

-E cosa risolverei venendo con te domani dai tuoi amici?- chiedo, alzo lo sguardo e noto i suoi occhi lucidi, non posso fare a meno di abbracciarlo.

-Izzy, sa tutto su di me, magari ti da qualche dritta- esce dalla camera, mi alzo e vedo che sta entrando nella camera degli ospiti, chiude la porta a chiave e mi lascia da sola.

Mi butto sul letto, mi copro con le coperte pesanti e chiudo gli occhi...

Spazio autrice:
Capitolo un po' breve però ci sarà una svolta importante tra qualche capitolo 😉

Un bacio~ Serena 😊

On the road ~ Dark trip [ #wattys2017 ]Donde viven las historias. Descúbrelo ahora