Capitolo 48

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Sono rimasta in questo parco per molto tempo, non so neanche che ore siano, so solo che inizia a fare buio e che dovrei tornare a casa anche se non so come.
Mi mancava allenarmi e oggi finalmente ne ho avuta l'opportunità, i pensieri negativi sono spariti per un po' ma adesso sono tornati a tormentarmi.
Un gruppo di ragazzi si avvicina a me e si forma un groppo alla gola, sono seduta a terra e non so cosa fare, da quando quel tizio cerca di uccidermi sono diffidente e non poco.
Un ragazzo alto con i capelli castani e gli occhi scuri si ferma davanti a me, allunga il braccio e mi porge un volantino.
-Stasera a mezzanotte inizierà una festa a casa mia, sei la benvenuta- lo sconosciuto mi fa l'occhiolino e se ne va.
Esamino il volantino, su di esso c'è scritto il numero di telefono per sapere la via e la zona in cui è tenuto questo party.
Sembra una buona idea, non conosco nessuno e potrei far amicizia con qualcuno o semplicemente ubriacarmi per dimenticare i problemi.
So già che Mark e Richard non mi lasceranno andare, ho due possibilità, o convinco Mark a venire con me alla festa oppure dovrò scappare di nuovo.
Con lui tra i piedi sarà difficile fare nuove amicizie ma almeno potrò ballare un po'.
Mi alzo e chiamo un taxi, spenderò tutti i soldi per farmi portare a casa ma almeno potrò arrivare sana e salva.

[...]

Non appena l'auto accosta davanti il palazzo vedo il portone aprirsi e fuori esce Richard, apre lo sportello per me e paga l'autista, mi fa cenno di seguirlo e lo faccio, non voglio creare altri casini per il momento.
Apre la porta di casa mia e non appena metto piede al suo interno lui mi chiude qui a chiave.
Maledizione!
-Che ti salta in mente!- sbraita Mark non appena entra nel salone, santo cielo neanche i miei genitori si preoccupavano per me, ora arrivano loro e vogliono comandare.
-Senti mi stavi simpatico finché non hai iniziato a dettare leggi! Ho ventitré anni e so badare a me stessa. Fanculo- urlo, vado in cucina e faccio la stessa cosa che faceva Steven, prendo una lattina di birra e la bevo con calma.
Sono digiuna e l'alcol comincia a far effetto, domani dovrò lavorare e non voglio diventare inguardabile dato che dovrò posare per delle foto.
-Mangia qualcosa, scommetto che non hai mangiato ma hai bevuto qualcosa di forte- mi fa notare questo errore, non è uno sbaglio, in realtà è un'abitudine che "mi ha trasmesso" Steven.
Sto prendendo la strada sbagliata e la cosa peggiore è che ne sono consapevole, so di stare sbagliando eppure non mi importa.
Non ho nulla a cui aggrapparmi, non ho le mie amiche, non ho i ragazzi, dunque potrei pure lasciarmi andare e segnare la mia fine finché non troverò un senso alla mia vita.
-Mangerò se tu stasera verrai a una festa con me- voglio uscire con qualcuno e lui è l'unica persona con cui potrei divertirmi.
-Usciremo solo se mangerai e non berrai ancora alcolici- la sua proposta non è orribile, del resto domani dovrò alzarmi presto.
-Va bene- sospiro e prendo il depliant dove sono segnate tutte le pizzerie nelle vicinanze, ne ordino due e poi mi distendo sul divano...

Spazio autrice:
Nonostante la montagna di compiti eccomi qui con un nuovo capitolo 🤗
Come riuscirà a trovare un senso alla vita Claire?
Quando rivedrà le sue migliori amiche?
Un abbraccio ~ Serena ❤

On the road ~ Dark trip [ #wattys2017 ]Where stories live. Discover now