Capitolo 19

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Claire (punto di vista)

Aspetto all'entrata del McDonald la mia amica, appena viene verso di me mi accorgo su subito della espressione  disgustata che ha dipinto nel volto.

-Che è successo- chiedo come prima cosa, alza lo sguardo verso di me ma lo sposta subito altrove.

-Stai lontana soprattutto da Axl, dammi retta- dice a bassa voce, passa accanto a me e va verso il tavolo dove ci sono le altre ragazze.

Ha gli occhi lucidi, non ordina niente da mangiare, fissa il muro durante tutta la durata del pranzo.
Non chiedo perché sta così, probabilmente mi manderebbe a fanculo prima che io possa aprire bocca.

Mangio solo un po' di insalata e nient'altro, non mi sento molto bene, voglio andare a casa e distendermi sul materasso mezzo rotto, voglio piangere in tranquillità.

Appena finiamo tutti di mangiare ci alziamo, paghiamo e chiamiamo subito un taxi.

Il taxi ci lascia davanti casa, scendo, aspetto che Melanie apra la porta e poi corro subito in camera.
Prendo il pigiama e mi cambio, mi infilo sotto le coperte, mi addormento piangendo.

-Claire, svegliati, c'è una persona qui per te- sussurra nel mio orecchio Darcey, solo lei mi sveglia così dolcemente.

Mi fanno male gli occhi, mi alzo lentamente, sono uno zombie, entro nel salone e davanti a me trovo Axl con un mazzo di fiori in mano.

-Voi state scherzando- inizio a ridere, ma smetto perché gli occhi mi fanno male a causa delle lacrime versate.

-Non sto scherzando- si alza e apre le braccia, forse si aspetta che io lo abbracci.

-Tu non puoi venire qui e far finta di niente, non puoi far finta di non essere sposato, non puoi rovinarmi la vita, non mi ami, non mi rovinare quel briciolo di felicità che ho- mi scappa una lacrima, cerco di ricompormi.

-Ho sbagliato, non negarmi un abbraccio, proviamo ad essere felici insieme- mi scongiura e si mette in ginocchio.

-No Rose, sei sposato, non sarò il tuo giocattolo, ho ancora la dignità e una reputazione da mantenere, vai da Erin e facciamo finta che tutto ciò non sia mai accaduto- gli volto le spalle e inizio a piangere silenziosamente, non c'è niente di più doloroso che mandar via una persona che ami.

Non parla, sento il rumore dei fiori che vengono posati sul tavolo e poi la porta sbattuta violentemente.

Darcey mi viene incontro e mi abbraccia, mi accarezza i capelli, solitamente sono io la persona più dura del gruppo ma ora i ruoli sono cambiati.

-Hai fatto bene, sei stata brava, hai un cervello- sussurra la mia amica, mi accascio a terra, e inizio a piangere come una bambina.

Alzo lo sguardo e vedo le ragazze che guardano la scena in silenzio.
Sento un dolore lancinante al petto, mi scappa un urlo a causa del dolore che sto provando, le lacrime rigano il mio amato volto.

Non avrei mai pensato di soffrire per amore, ho sempre pensato che sarei stata io far soffrire gli altri a causa del mio carattere, ma lui mi rendere fragile, mi rende ciò che non sono mai stata.

Blondie e Darcey mi aiutano ad alzarmi e mi portano a letto, mi coprono ed entrambe si distendono accanto a me.

-Stasera usciamo a fare un giro così ti distrai- mi abbracciano e rimaniamo così finché le mie lacrime non cessano.

-Mi vado a lavare- dico a bassa voce, mi alzo, apro l'armadio e prendo i vestiti puliti, vado nel bagno e mi chiudo a chiave.

Entro nella doccia e mi lavo con calma, sento una canzone magnifica provenire dalla stanza accanto Breathe dei Pink Floyd.
Inizio di nuovo a piangere, queste canzoni fanno questo effetto su di me.

Mi faccio coraggio ed esco dalla doccia, mi asciugo, infilo prima l' intimo e poi una felpa enorme e i jeans neri.

Raggiungo le mie amiche...

Spazio autrice:
Oggi ho voglia di scrivere 😅
Ho già delle belle idee 😏

Kiss, Serena ❤

On the road ~ Dark trip [ #wattys2017 ]Where stories live. Discover now