Capitolo 42

55 5 0
                                    

Mi sveglio perché mi sento osservata, apro gli occhi e trovo davanti a me Duff, il bassista del gruppo.
I suoi capelli biondi sono così luminosi che quasi mi accecano di prima mattina, mi metto a sedere e stropiccio gli occhi.
Mi guardo intorno e non trovo né Slash né nessun altro.

-Qualcuno ieri ti ha seguita?- questa è la sua prima domanda e non mi sono neanche svegliata del tutto, sbuffo e lego i miei capelli con l'elastico.

-Buongiorno anche a te Duff, no nessuno mi ha seguita- mento, quale altra scelta mi danno? Mi sento agli arresti domiciliari, non posso fare un passo senza chiedere il permesso, non posso neanche andare in bagno tra poco.

-Non costringermi a farti dire la verità con le cattive maniere, so essere buono ma non sono così stupido da farmi fregare da te.
Non metterò in pericolo la mia vita per te- è rude, schietto e serio, sono qualità che in un altro momento avrei apprezzato ma non ora di prima mattina né in questa situazione.

-Non vi sto chiedendo io di farmi da guardia, e non sono io che per non pagare un debito sono finita in un giro della droga e non sono stata io a mettere in pericolo la vita degli altri. Ringrazia il tuo amico Rose- urlo, sento la porta spalancarsi ed entrano Axl e Steven.
Perfetto sono tutti qui, gran bel risveglio.

-Tuo padre dopo aver pagato il debito con Tom lo spacciatore lo ha pagato perché tu diventassi il giocattolo di quest ultimo e per ucciderti non appena si sarebbe stancato di te. Tu sei scappata e ora ti vuole morta, non è solo colpa mia se sei in pericolo- lo stronzo si sta prendendo gioco di me e sorride come se niente fosse, gran figlio di puttana che è Rose.

-Dovevo rimanere con mio padre e farmi stuprare Rose? Vai fuori da questa casa ora! Sei solo uno stronzo figlio di puttana. Se tu avessi pagato il debito le mie amiche sarebbero al sicuro e non dovrebbero spacciare- mi alzo e lo spingo fuori dalla camera, vedo infondo al corridoio che Slash sta correndo verso di me, entro in camera e faccio uscire tutti.
Chiudo la porta a chiave e poggio le spalle contro di essa.

-Sei uno stronzo Axl e tu Duff dovevi stare attento a lei e non farle il terzo grado- urla Slash e sento che sta parlando a bassa voce con Steven ma non riesco a capire con precisione di cosa stiano parlando.
Mi alzo e vado verso il mio solito zaino di pelle nera e lo apro, prendo le sigarette e l'accendino.
Metto la sigaretta tra le labbra e l'accendo, la nicotina e il catrame si impossessano dei miei polmoni, inizio a pensare al mio passato e non posso far a meno di piangere.

-Tesoro, sono Steven, apri così parliamo insieme o se preferisci stiamo in silenzio-afferma dolcemente, è l'unico ragazzo del gruppo sempre allegro è come un bambino, è molto simpatico.
Cammino verso la porta e giro la chiave, apro la porta quanto basta per farlo passare.
Non appena entra chiudo di nuovo la porta e mi siedo a terra, ho il gli occhi e le labbra rosse, le lacrime salate scorrono lungo le guance e la sigaretta è tra le dita della mano sinistra.
Steven si siede accanto a me, ha una lattina di birra tra le mani e mi abbraccia.

-Axl e Duff sono troppo schietti ma sono bravi ragazzi, non pensare al passato hai fatto la cosa giusta, hai avuto la forza di cambiare vita- posa la lattina per terra e prende la sigaretta che ho tra le dita e la porta alle labbra.

-Axl si è preso gioco di me e per di più di ha tradita con Blondie- provo ad asciugare il mio viso con la maglietta.

-Lui non è fatto per stare con una donna sola, è un caso particolare, però c'è Slash che ti fa la corte- mi fa l'occhiolino e io lo guardo a bocca aperta.

-Non dire stronzate Steven- gli do una pacca sulla spalla e gli rubo la lattina di birra dato che mi ha rubato la sigaretta.

-Ma se ti divora con lo sguardo, scommetto che vi siete già baciati- ridacchia, io divento rossa in viso e lui salta in piedi.

-Oddio, state insieme, lo sapevo!- urla e inizia a saltellare come un bambino, mi strappa la lattina dalle mani e inizia a saltare sul materasso, fa una capriola e versa tutta la birra sulle lenzuola.

-Adesso pulisci- mi alzo e corro verso di lui, lo prendo da un orecchio e gli do le lenzuola pulite.
Mentre Steven fa il letto io inizio ad appendere i vestiti nuovi nell'armadio e lascio qualche abito pulito fuori per poi cambiarmi.
Sistemo tutto e poi lascio da solo Steven in camera mia e vado in bagno per lavarmi.

[...]

-Claire ti va di andare a fare colazione fuori?- urla Steven fuori dal bagno.

-Certo- urlo e mi vesto velocemente, ho una fame assurda e per di più ho bisogno di uscire, mi guardo allo specchio e noto che ho delle occhiaie terribili, cerco il correttore nella pochette dei trucchi e appena lo trovo inizio a spalmarne un quintale sotto gli occhi, non appena sono soddisfatta del risultato esco dalla stanza da bagno.
Apro la porta e trovo davanti a me trovo davanti a me il biondino, è vestito malissimo e non posso smettere di ridere.

-Cosa c'è che non va?- chiede guardandosi in giro spaesato.

-Stai scherzando spero, hai dei peli talmente lunghi che trapassano il tessuto della canotta che indossi, e vogliamo parlare dei calzini su i pantaloni di pelle. Andiamo Steven, ti aiuto io- affermo ridacchiando, lo prendo per un braccio e lo trascino in camera dove ha lasciato per terra una borsa contenente il necessario per restare a dormire qualche giorno da me.
Apro il borsone e tiro fuori un berretto nero semplice, una t-shirt con il logo di una band, glieli do e lui li indossa.

-La prossima volta tagliamo questi peli- affermo indicando il petto.
Ci incamminiamo verso l'uscita pronti per andare a fare colazione...

Spazio autrice:
Ecco un capitolo e questa volta è più lungo.
Che ve ne pare?
Un bacio~ Serena 🤘

On the road ~ Dark trip [ #wattys2017 ]Where stories live. Discover now