CAPITOLO 23

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EVELYN'S POV

-Ev...-

A quelle parole mi girai di scatto, speravo veramente di non starmi sognando tutto. Gli presi le mani e gliele strinsi nelle mie.

-Sei sveglio.. Sveglio..-

Lasciai le sue mani e andai verso la porta quando sentì la sua voce debole che mi chiamava.

-Non sforzarti, devo dire a un dottore che sei sveglio. Torno sub..-

-No ti prego devo dirti una cosa prima.-

Mi avvicinai incuriosita, non avevo la più pallida idea di cosa si potesse trattate.

-Mi dispiace..-

-E per cosa?-

-Per quello a cui hai dovuto assistere.. Io non volevo che tu mi vedessi in quelle condizioni.-

-Ehi non preoccuparti è tutto apposto.- Mi avvicinai a lui e gli baciai la fronte -Ora vado a chiamare un medico, va bene?-

Annuì e uscì dalla stanza con un grandissimo sorriso. Corsi verso Gianni e lo abbracciai forte, dopo averlo detto anche a lui andai dal dottore, il quale mi disse che doveva solo fare dei controlli per vedere se Raffaele poteva ritornare a casa o no.

Dopo che ebbe finito di fare questi esami lo portai in una terrazza dell'ospedale con vista sul mare.. Era tutto così magico, sembrava di stare in un altro mondo. Uno solo per noi due. Sembrava come se quel posto ci appartenesse... Quella calma, quel silenzio cullavano i nostri pensieri e sospiri.. C'eravamo solo noi due, nessuno poteva rovinare questo equilibrio.

-Bello qua su vero?-

Annuì con la testa ancora immersa nei miei pensieri finchè due mani si posarono sui miei fianchi.

-Mi stai ascoltando?-

Feci segno di no cercando di risultare il più dolce possibile. Mi strinse a se e rise, sentivo la sua risata vibrare nel suo petto e sorrisi perché ero io il motivo.

-Domani mi vieni a trovare?-

No. Non potevo. Avevo l'esame per fare il militare.

-Non posso, ho l'esame..-

-Sai che non voglio che tu lo faccia vero?-

-Lo so Raf, ma questo è quello che voglio e che ho sempre voluto fare..-

-Ma è pericoloso... E se dovesse accaderti qualcosa? Come pen..-

-Non farti già tutte queste paranoie.- dissi allontanandomi da lui.

-Almeno sai quando partirai?-

Feci segno di no con la testa -Avendo avuto come preparatore un generale non so se possono mandarmi subito oppure no..-

-E dove ti manderanno?-

-Non lo so.. E anche se lo sapessi sai che è top-secret.-

Ci furono dei minuti di silenzio quando lui iniziò a parlarmi spiazzandomi con la sua domanda:

-Ti mancherò?-

Mi mancherà? Certo che si. Mi mancherà come quando mi ha lasciato, mi mancheranno i suoi occhi nei quali potevo affogare tutte le mie preoccupazioni, mi mancherà il suo sorriso quello che aveva solo quando stava com me. E delle volte ancora mi sembra di vederlo quel sorriso, di sfuggita ma ho paura che questo sia tutto frutto della mia immaginazione. Mi mancheranno i momenti passati con lui a ridere ma anche a litigare. Ogni piccolo particolare dei suoi lineamenti così perfetti, ogni sfumatura del suo carattere ribelle e scontroso. La sua risata... Quanto mi mancherà! Come farò senza di lui? Mi direte : come facevi prima. Ma se prima di conoscerlo non sapevo che cosa significasse amare, stavo vivendo veramente? No, io penso di no. Ho iniziato a vivere quel giorno che il suo sguardo mi rapì facendomi prigioniera di lui. Ho provato a smettere di pensare a lui ma la verità è che non ci sono mai riuscita e per il momento non voglio neanche provarci. Alle persone questa potrà sembrare una semplice cotta, un'amore giovane, appassionato. Ma noi siamo di più. Ovunque andiamo ci troviamo, destino? No, amore.

-Si. Io ti mancherò?-

-Come non mi è mai mancato nessuno.-

Sorrisi abbassando lo sguardo... Lui ancora teneva a me.

-Ti amo.-

A quelle parole alzai la testa di scatto e notai che lui si stava avvicinando al mio viso. Oramai le nostre labbra distavano di pochi millimetri ma prima di farle combaciare dissi:

-Non ho mai smesso.-

Sorrise e prese il mio viso tra le sue grandi mani e fece combaciare le nostre labbra perfettamente. Eravamo fatti per stare insieme, io ero fatta per lui come lui era fatto per me. Ci staccammo e ci guardammo negli occhi. Lui mi amava! Potevo vederlo nei suoi occhi...

-Ora che farai il militare come faremo..?-

-Non lo so sarà complicato..-

-Io ti amo, veramente. Però la nostra situazione è un po' critica, tu starai lontano e io ho il cancro... Non penso sia giusto mandarti in guerra con quest'angoscia...-

-Sopporterei anche di più. Sono forte lo sai.-

-Si lo so. Ma io non lo sono quanto te. Mi dispiace.-

Se ne andò. Così. Senza un vero e proprio saluto. Mi lasciò lì da sola, a marcire con i miei pensieri. Perché?

JHON'S POV

Ormai era da tre ore che Evelyn stava nella sala con gli altri ragazzi e non avevamo ancora notizie. Con me ad aspettarla c'erano Candace e Dan e posso dire che loro erano nervosi. Sapevo che in fondo Dan sperava che Evelyn non ce la facesse, ma non diceva niente. Forse gli voleva veramente bene.

Dopo altri venti minuti finalmente uscì da quella stanza, ma aveva qualcosa di diverso. La sua divisa!

-Ce l'ho fatta!!-

Venne incontro a me e l'abbracciai forte, stessa cosa fece con i miei due figli.

La sera a casa organizzammo una grande festa in suo onore. Invitammo tutti i suoi amici e ci annunciò che l'indomani sarebbe partita.

EVELYN'S POV

-Domani sera parto.-

Dissi attirando l'attenzione di tutti... Tutti mi fecero i complimenti. Chi veramente felice, chi cercava di nascondere la sua tristezza. C'erano tutti. Tranne Raffaele, ma forse era meglio così. Chi mancava veramente era Dan così decisi di andarlo a cercare dentro casa. Lo trovai in camera mia che guardava le foto, una in particolare. Ritraeva noi due sulla nostra collina con le nostre immancabili bici, io ero abbracciata a lui, gli stringevo i fianchi e tutti e due sorridevamo veramente. Eravamo felici, e tutto era così fino a poco tempo fa, prima che scoprissi i suoi sentimenti per me. Da quel giorno qualcosa era cambiato, non eravamo più gli stessi. Non eravamo più quei due ragazzi spensierati che pensano al divertimento e basta, tutto era cambiato. Noi eravamo cambiati.

-Ehi Dan..-

Si girò verso di me e potevo benissimo vedere dai suoi occhi che stava male.

-Quindi domani parti.. Anche io. Vado al college. Andrò in un college privato vicino Boston, è specializzato nella lotta libera. Quello che voglio fare.-

-E me lo dici così? Non sei felice?-

-Si ma tu andrai in guerra, domani... E io non potrò fare niente per proteggerti.-

-Non devo star male per questo, poi se ora sono un militare per so sarà anche perché so difendermi da sola... Sai?-

Si mise a ridere e si avvicinò a me:- Hai ragione, però non dimenticarti di me quando starai via...ti voglio bene, veramente tanto.-

-Io anche Dan..-

Lo abbracciai e prima che uscissi dalla stanza lui mi richiamò e mi diede un piccolo medaglione con dentro una nostra foto e il suo nome inciso dietro.

-Questo portalo sempre con te. Ti proteggerà, ma non farlo vedere troppo, nascondilo tra le maglie è tuo. Così ti starò sempre vicino. Sii forte, io credo in te.-

Almost in Heaven~Where stories live. Discover now