CAPITOLO 19

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EVELYN'S POV

"Ho il cancro"

Non ci potevo credere.. Perché proprio lui? Che ha fatto di male? Continuai a piangere ma dovevo essere forte. Mi asciugai le lascrime e guardai Raf negli occhi:

-Per qualunque cosa chiamami, per favore fallo.-

Mi annui e chiuse gli occhi, gli diedi un bacio sulla guancia e quando vidi Dan che veniva verso di noi mi alzai e andai da lui dicendogli:

-Dan?! Cosa ci fai tu qui?-

-Non ti trovavo a casa allora sono venuto qua per vedere se era tutto apposto.. Lo è?-

-Si.. Ma ho diciotto anni, so badare a me stessa.- Mi pentii subito di averlo detto. -Scusa non volevo.-

-Non ti preoccupare hai ragione, non dovevo seguirti..-

Durante il tragitto verso casa non parlò nessuno dei due, io non ce la facevo a parlare sapevo che se solo.avessii provato ad aprire la bocca per parlare di Raf sarei scoppiata in un pianto isterico.

A casa c'erano solo Candie e Elle che preparavano la cena.

-Ah eccovi, tra venti minuti è pronta la cena.-

-Mamma io non ci sono, vado da Miles.-

Lei mi guardò e io le dissi invece che rimanevo per cena. Salii subito in camera mia presi le sigarette e uscii in balcone. Fissai il cielo che lentamente diventava sempre più scuro più tenebroso. Feci il primo tiro e quando buttai fuori tutto il fumo mi sentii più tranquilla, rilassata. Continuai così con un'altra sigaretta.

-Lo sai che non dovresti fumare?-

-Lo so, infatti fumo solo quando sono stressata.-

-Chi era il ragazzo di oggi?-

-Raffaele..-

A quel nome spalancò gli occhi e mi fissò con la bocca spalancata per almeno dieci secondi.

-Se te lo stai chiedendo si, quel Raffaele. La sai l'ultima mi ha lasciato perché aveva paura che scappassi da lui come tutti gli altri e inoltre lui.. ha il... cancro..-

Non disse niente, non commentò. Mi strinse solamente in un grandissimo abbracio, poggiai la testa sul suo petto e giuro che sarei voluta rimanere così per sempre... Mi sentivo così protetta fra le sue braccia, così lontana dalla tristezza e dal dolore.

Ci staccammo e andai subito in cucina dove si sentiva l'odore di tacchino con patate..Che buono!

Ci misimo a tavola del più e del meno finché Candie non tirò fuori l'argomento del mio arruolamento.

-Allora Evelyn come ti senti in questo periodo?-

-Bene bene.. spero solo di farcela. Se ci riuscissi si realizzerebbe il mio più grande sogno, ma sono ottimista.-

-Mi fa piacere.. Quando ritornerai in America dopo le missioni e non hai un appoggio vieni da noi, veramente ci può fare solo che piacere.-

Le sorrisi e la ringraziai. Le aiutai a sparecchiare , stavo asciugando uno degli ultimi piatti quando suonarono al campanello. Andai ad aprire ed era Lola con un paio di bottiglie di vodka e birra.

-Wow.. Te le vuoi bere tutte te?-

-Ci avevo pensato tesoro, ma no. Sta sera c'è una festa da una mia amica e tu devi assolutamente venire!

-Non so se..-

Mi fulminò con lo sguardo e disse:

-Eh no carina tu vieni non accetto scuse.. Insomma che è successo all'Evelyn che voleva solo pensare al presente, a divertirsi.. Non la riconosco più. Quella che andava a tutte le feste e che era riuscita per poco a mettere i piedi in testa ad Owen.. Quella che ha fatto ingelosire Miles, c'è Miles!! Che più puttaniere di lui non esiste.-

Aveva ragione, ero cambiata. Ma in meglio ne ero sicura, però andai con lei e decisi di mostrare per tutta la serata uno dei miei sorrisi più falsi, ma anche uno dei più belli.

Dovevo cambiarmi assolutamente insomma se andavo così sembravo veramente una barbona. Chiusi gli occhi e feci un respiro profondo per poi immergermi in quel mare di vestiti che era diventato aimè il mio armadio. Trovai due vestiti: il primo era nero e tutto attillato senza spalline e arrivava poco sopra il sedere mentre il secondo era molto più sobrio infatti era azzurro con il corpetto un po' rigido con la gonna che ricadeva morbida sulle coscie. Visto che Lola aveva detto che ero "cambiata" scelsi quello nero ovvero quello più provocante. Come scarpe le scelsi nere semplici tacco dodici. Il trucco anch'esso non troppo lavorato ma sensuale. Misi solo un po' di eyeliner nero e sulle labbra invece optai per un rossetto rosso caldo. I capelli li allisciai semplicemente e li lasciai sciolti.

Collana di Tiffany e profumo e volià ero pronta! Quando scesi le scale Lola rimase al quanto stupefatta del mio look, disse che forse con quella serata potevo ritornare quella che ero all'inizio dell'estate e devo ammettere che un'pochino ci speravo...

La festa si teneva in una grandissima casa fuori San Diego, fortunatamente non dovevo preoccuparmi dell'orario del mio ritorno perché sarei rimasta a dormire da Lola. Già dall'inizio della via si sentivano urla di ragazzi ubriachi fradici e musica house a palla. Nel parcheggio c'erano una quantità industriale di macchine e ancora ne stavano arrivando.

Come entrammo Lola mi presentò alla ragazza che aveva organizzato il tutto, si chiamava Betty ed era molto graziosa da quello che ho visto, oppure era l'alcool che le faceva quest'effetto.

La festa si svolgeva per lo più in giardino dove c'era anche una piscina. Era pieno.di ragzzi e ragazze che si stusciavano, baciavano e ballavano. Stavo al bar aspettando per una vodka lemon quando intravidi Owen tra quell'ammasso di gente allora dopo aver bevuto tutto d'un sorso corsi da lui e gli saltai addosso.

-Oddio Evelym! Da quanto tempo! Come stai?-

-Io tutto bene! Che mi racconti?-

Parlammo sui divanetti per ore tra un drink e un altro.

-Senti ti va di ballare?-

Annuì e mi trasportò in mezzo alla pista da ballo, ormai ero ubriaca e non rispondevo più delle mie azioni. Ballavamo appiccicati, mise le mani sui miei fianchi e iniziammo a ballare tutti e due in modo provocante. Mi girai verso di lui e lo guardai negli occhi. Mise le sue grandi mani sul mio sdere e iniziò a palparlo mentre poggiò le sue labbra sulle mie, iniziai a baciarlo con foga mettendo anche la mia lingua nella sua bocca e senti che la sua mano destra si stava addentrando nelle mie mutante così mi staccai e intravidi Lola che mi fissava allora decisi di farlo:

-Non qui Owen..-

Lo presi per mano e lo portai dentro casa, andammo all'ultimo piano visto che i primi due erano già tutti occupati. Entrammo in una stanza  stanza rossa con anche un regolatore di luce, la misimo molto bassa e mi girai verso di lui.

-Qui è molto meglio..-

-Decisamente piccola. Ma sai cosa sarebbe meglio?- Si avvicinò a me con un sorriso malizioso sulle labbra. -Se questo non ci fosse..-

Mi tolse il vestito in un modo così lento da diventare eccitante. Gli tolsi anche io i vestiti e rimase solo in boxer. Feci per togliermi le scarpe ma mi bloccò chiedendomi di fare una sfilata per lui. La feci e il mio premio era proprio davanti a me.

-E ora me le posso togliere?-

-Si.. ma ti voglio mostare una cosa prima.. -

Mi prese per mano e mi portò in quello che pensavo fosse il bagno, invece quando aprì la porta i miei occhi rimasero spalancati alla vista della jacuzzi.

Ormai lui era completamente nudo, si avvicinò a me e con cautela mi tolse sia le scarpe che gli slip e mi prese in braccio facendo combaciare perfettamente la sua intimità con la mia.

-Sei dannatamente sexy piccola.-

Mi tolse anche il reggiseno e mi portò nella jacuzzi e iniziò a succhiarmi un capezzolo e iniziai a gemere dal piacere.. Mentee si muoveva il suo membro sfiorava la mia entrata continuamente facendomi impazzire ancora di più.

Andammo avanti facendo sesso sia in acqua che fuori per ore finché ovviamente un cazzo di guastafeste entrò in camera vedendoci in azione.

-Cazzo amico esci! È già occupata questa stanza!-

Sporsi la testa per vedere chi era. Era Dan e aveva gli occhi lucidi.

Almost in Heaven~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora