Epilogo

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Quando ancora eravamo al liceo, nessuno si sarebbe mai immaginato di vedere me e Jude insieme. Gli sguardi curiosi nei corridoi e i pettegolezzi ne erano una prova, così come il rifiuto da parte dei miei genitori, che sembravano non capire come potessi amare una persona all'apparenza così diversa da me.

La verità è che noi due eravamo, e tutt'ora siamo, più simili di quanto credessero, di quanto noi stessi credessimo, anche se al mondo ci presentavamo come due caratteri opposti. E poi, sono proprio le piccole differenze a renderci più uniti.

Sono passati cinque anni ormai, ma riesco ancora a ricordare con precisione il nostro lavoro di scienze. Strano, vero? Chi avrebbe mai pensato che un compito avrebbe potuto cambiare per sempre la mia vita? Forse, se la prof avesse creato una coppia diversa quel giorno, ora mi ritroverei in una situazione completamente differente. Se non avessi conosciuto l'amore prima che fosse troppo tardi, avrei potuto facilmente dare ascolto ai miei genitori e accontentarmi di ciò che gli altri volevano per me, senza mai oppormi.

Sarebbe stata una vita triste. Certamente più lussuosa, ma non per questo più felice. Sono contenta, anzi no, sono entusiasta di tutto quello che ho e non scambierei questo momento, qui e ora, per nulla al mondo, nemmeno per la promessa di un futuro migliore. Perché per quanto mi sforzi non riesco ad immaginare un futuro migliore di quello che sto già vivendo.

Finalmente i miei genitori hanno imparato ad accettare la mia relazione con Jude, non che avessero molta scelta visto che giusto il mese scorso mi ha chiesto di sposarlo, e spero che fra qualche anno riescano persino a essere felici per me. Ovviamente l'università non è riuscita a separarci, nonostante gli avvertimenti di mia madre. Anzi, penso che ci abbia perfino uniti.

Un sorriso mi spunta sulle labbra ripensando a quei giorni pieni di studio, divertimento e tanti baci. Soprattutto divertimento e baci.

Jude è rimasto fedele alla sua promessa e ogni sabato sera mi ha trascinata a qualche festa da perfetto ragazzo del college, ma la maggior parte delle volte non si è ubriacato, dicendo che l'alcool non gli sarebbe servito per divertirsi fintanto che ci sarei stata io al suo fianco. Per quanto riguarda il sesso, invece... quello è un'altra storia. Un leggero rossore si diffonde sulle mie guance. Ammetto di averlo fatto aspettare tanto, tutti e quattro i lunghi mesi che ci separavano dal diploma, perché dopo ciò che è successo a Lizzie non sono più riuscita a liberarmi del tutto dalla preoccupazione che potesse accadere anche a me, ma lui non mi ha mai fatto pesare il fatto che non fossi pronta. E io lo amo ancora di più per questo.

Anche fra Manuel e la mia migliore amica le cose vanno alla grande e non avrei mai creduto di poterlo dire, ma la piccola Jasmine non avrebbe potuto sperare in un padre migliore. È stato proprio durante la festa che abbiamo organizzato per Lizzie e Manuel, pochi giorni dopo che si sono messi insieme, che ho confessato per la prima volta a Jude di amarlo. Non che fosse un segreto prima di allora, perché entrambi eravamo già a conoscenza dei sentimenti che provavamo l'uno per l'altro anche senza bisogno di esprimerli a parole, ma ricordo l'emozione che ho provato sussurrandogli quelle due paroline, con lo sguardo fisso nel blu oceano dei suoi occhi.

Ripensando a quel giorno un sorriso spunta sulle mie labbra e una mano corre ad accarezza la mia pancia, dove il nostro bimbo sta crescendo. La sensazione che ho provato dicendogli di amarlo è stata fantastica, ma niente può misurarsi con la consapevolezza di aver creato una vita con lui. Nemmeno quando mi ha chiesto di sposarlo mi sono sentita così felice come quando mi sono resa conto di essere incinta di nostro figlio. Mancano solo un paio di mesi, dopodiché finalmente potrò stringerlo fra le braccia e scoprire se le mie preghiere sono state esaudite e i suoi occhi sono dello stesso meraviglioso colore di quelli del padre e se il suo sorriso è altrettanto luminoso.

Jordan Ryan Wayne. Ricordate quel tatuaggio a forma di J che avevo promesso a Jude avrei fatto non appena avessi compiuto diciotto anni? Ebbene, sì: proprio il giorno del mio compleanno il mio caro fidanzato mi ha trascinata a farlo, prima che potessi cambiare idea. Fortunatamente, sono riuscita a convincerlo a imprimere sulla mia pelle, e successivamente anche sulla sua, solo la nostra iniziale. Naturalmente, quando ha appreso dell'arrivo di nostro figlio ha insistito affinché scegliessimo un nome con la J e io l'ho lasciato fare con un sorriso. Amo vederlo così emozionato e a volte mi domando come ho potuto pensare, quando ancora avevo diciassette anni, che non sarebbe stato felice di avere un bimbo.

Forse avevo ragione a dire tempo fa che la vita non è come un film e Mr. Popolarità non si innamorerà mai della secchiona, ma dalla mia esperienza ho capito che nella realtà i confini sono molto meno definiti che in qualunque racconto. La verità è che non esistono nemmeno un Mr. Popolarità e una secchiona, perché ognuno di noi contiene dentro di sé pezzi di entrambi, che possono essere in equilibrio o in netto vantaggio l'uno sull'altro in base alla persona e alla sua storia.

Un'altra cosa importante che ho imparato è che indipendentemente dal carattere, dall'aspetto e dall'intelligenza, per amare basta avere un cuore e per essere amati... beh, questo non lo so ancora, ma sarete i primi a saperlo se mai lo scoprirò. Posso solo dire che nel mio caso sono stata benedetta con l'amore di un ragazzo fantastico quando ormai avevo smesso di credere che sarebbe successo e forse è proprio questo il segreto. Saper aspettare, tenendo duro, fino a che la felicità busserà anche alla nostra porta, ma potrei anche sbagliarmi.

Nessuno lo sa. 

Nobody knows (Revisionata)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora