Capitolo 12

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Jude

Mi lavo in tempo record, cercando di non pensare a come sarebbe stato se davvero Julia mi avesse seguito nella doccia. Non dicevo sul serio quando gliel'ho proposto, la stavo solo prendendo in giro, ma ripensandoci ora mi rendo conto di quanto mi piaccia l'idea. Molto più del dovuto, specialmente se consideriamo il fatto che non stiamo insieme nemmeno da una settimana.

Eppure, mi sono spinto tanto più in là con altre ragazze dopo molto meno tempo.

Improvvisamente, mi ritornano in mente le parole di Mason. Pensi di riuscire ad essere paziente per una volta, oppure perderai presto interesse? Non sono abituato ad avere una ragazza, di solito vengono da me per un giretto nel sedile posteriore della mia macchina, o della loro visto che io ho solo una moto. So che vale la pena di aspettare per Julia, ma il mio corpo non vuole capirlo.

Afferro la maglietta e mi precipito verso l'uscita degli spogliatoi, indossandola mentre cammino, impaziente di raggiungere la mia ragazza. So che probabilmente domani me ne pentirò, ma oggi ho intenzione di comportarmi un po' più come... me stesso. Portarla a letto è fuori discussione, ma ciò non significa che non possa divertirmi un po'. Dopotutto, dovrebbe aspettarselo, decidendo di uscire con il cattivo ragazzo.

«Hai fatto in fretta» esclama, avvicinandosi per baciarmi. «E sei molto più profumato ora.»

Sorrido sulle sue labbra e poso le mie mani sui suoi fianchi per avvicinarla a me, senza interrompere il nostro bacio.

«Non ti piace vedermi sudato?» la scherzo. «Devi abituartici se hai in programma di venire a trovarmi di nuovo mentre mi alleno.»

«Mhmm no, se devo essere sincera mi piace, ma ora posso abbracciarti senza correre il rischio di bagnare la maglietta» risponde, immergendo le sue mani fra i miei capelli, come per provare le sue parole.

«Julia» rispondo, sorridendo malizioso. «Non penso che tu sappia in cosa ti stai cacciando. Se continui così potresti trovarti in una situazione fuori dalla tua portata.»

Julia alza lo sguardo verso il mio con un sorriso di sfida. «E se fosse proprio quello che ho in mente?»

Senza distogliere lo sguardo dal suo le scosto i capelli dal viso, poi lentamente mi avvicino, in modo da sfiorare il suo orecchio con le labbra. «Vieni, andiamo via da qui.»

Annuisce, prendendomi per mano e in silenzio ci avviamo verso la sua macchina. Non riesco a nascondere il sorriso che si apre sulle mie labbra al pensiero che passerò il pomeriggio con Julia fra le mie braccia. Spero solo di non fare nulla di stupido o avventato che la faccia correre nella direzione opposta.

Fortunatamente, sono venuto a piedi così posso tornare a casa insieme alla mia ragazza. Le circondo le spalle con un braccio e la attiro accanto a me chinandomi per un bacio, mentre con l'altra mano le rubo le chiavi dell'auto.

«Guido io» sussurro, rivolgendole un sorriso compiaciuto. Mi piace il modo in cui reagisce ai miei baci o alla mia vicinanza, perché non ho mai incontrato una ragazza capace di procurarmi delle emozioni così potenti con un solo tocco e sono contento di non essere l'unico a sentirsi così.

«Non ti fidi forse della mia abilità alla guida?» domanda fingendosi offesa, ma so che sta trattenendo un sorriso.

«No», rispondo. «Ma questa potrebbe essere la mia unica occasione per guidare una macchina di questo secolo.»

Non è proprio la verità, in realtà mi sembrerebbe strano stare fermo mentre Julia guida, ma non è nemmeno una bugia. Anche se dovessi decidere di comprare una macchina, non potrebbe mai essere una così nuova e lucente come la sua. Io e mia madre non possiamo permettercelo.

Nobody knows (Revisionata)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora