Capitolo 14

2.7K 140 7
                                    

«Mamma, papà!» esclamo, non appena Jude se ne è andato. «Vi costava tanto essere educati?»

Mio papà non si è nemmeno alzato dalla sua postazione dietro la scrivania per venire a conoscere il mio ragazzo e ha il coraggio di dire che non è adatto a me, mentre mia mamma l'ha guardato con tanta di quella superiorità negli occhi che non mi sarei stupita se Jude non avesse più voluto avere a che fare con me e la mia famiglia.

«Julia cara, sai bene anche tu che non c'è futuro con un ragazzo come lui. Prendi Henry, per esempio...»

Non le lascio nemmeno il tempo di finire la frase. «Basta! Non ne posso più di sentire il nome di quell'essere spregevole. Volete spingermi fra le sue braccia da quando sono nata! Voi non avete nemmeno idea di che persona sia davvero Henry Fisher. Indipendentemente dal suo conto in banca o da quanto possa sembrare un ragazzo d'oro, la verità è che non ho mai incontrato una persona più meschina di lui. E voi siete qui a dirmi che un ragazzo come lui sarebbe alla mia altezza, all'altezza di vostra figlia, mentre Jude no?! Non lo conoscete! Anzi, non conoscete nessuno dei due, eppure vi ostinate a pensare che Henry sia meglio solo per il cognome che porta. Sapete cosa vi dico? Fate quello che volete! Se pensate che Jude non faccia per me, bene, posso accettarlo, ma sappiate che niente e nessuno potrà mai farmi cambiare idea. Sia su di lui che su di Henry. E che continuerò a vederlo, qualunque cosa diciate.»

Dopo aver lasciato andare tutto ciò che da tempo tenevo dentro, mi precipito in camera mia per sfuggire ai rimproveri che sono certa arriveranno, non appena i miei genitori si saranno ripresi dallo shock.

Io: Li odio! Perché non possono accettare Jude?

Tra le lacrime riesco a mandare un messaggio a Lizzie, che risponde immediatamente. Con la mia migliore amica non ho neanche bisogno di specificare il soggetto.

Lizzie: Stai bene?

Io: No. Jude mi ha accompagnata a casa e i miei lo hanno incontrato.

Due secondi dopo aver premuto invio sento il mio cellulare vibrare, segnalando l'arrivo di una chiamata.

«Ciao, Lizzie» esclamo, vedendo il nome della mia amica comparire sullo schermo. «Sai come sono i miei genitori... Non li sopporto più, ti giuro! Dovevi vedere come lo guardava mia mamma. E poi continua a mettere Henry di mezzo, come se fosse una specie di santo.»

«Mi dispiace tanto, Julia!» risponde Lizzie. «E lui come l'ha presa?»

«Meglio di quanto sperassi. Jude è fantastico! Penso... penso che io mi stia innamorando di lui» sussurro rendendomi conto, mentre pronuncio le parole, che è la verità. Mi sto innamorando di Jude Wayne. O forse l'ho già fatto.

«Oddio» esclama Lizzie, facendomi ridacchiare.

«Scusa Ju, è che non me lo aspettavo! Sei sicura? Glielo hai detto?»

Sì e no. Me ne sono resa conto solo ora e non voglio spaventarlo dicendoglielo troppo presto. Non voglio che pensi che io sia una di quelle ragazze che offrono ti amo ai ragazzi come se fossero caramelle. Ho solo diciassette anni e lui è il mio primo ragazzo. Ho bisogno di un po' di tempo per esserne certa al cento per cento prima di dirglielo.»

«Presumo che le cose fra di voi vadano bene, dunque?» chiede nel tentativo di distrarmi dal comportamento dei miei genitori.

«Sì, è davvero tutto... fantastico. Poi questo pomeriggio eravamo da soli a casa sua e sai com'è...» accenno, interrompendomi per alcuni secondi per tenerla sulle spine. «Ci siamo baciati... almeno per un paio d'ore.»

«No, in effetti non so com'è...» inizia con un pizzico di malinconia nella voce, ricordandomi che non ha mai avuto un ragazzo. «Sì, capisco cosa intendi, ma non l'ho mai provato direttamente. Non so come sia davvero... In ogni caso, sono così felice per te!»

«Grazie, Lizzie! Non preoccuparti, vedrai che fra pochissimo tempo avrai anche tu un ragazzo meravigliosissimo!»

«Anche meglio di Jude?»

«No», esclamo ridendo. «Lui è il migliore.»

«Forse hai ragione, non conosco nemmeno un ragazzo che sarebbe rimasto a farsi squadrare da capo a piedi da tua mamma.»

«Spero che Jude non si stanchi mai di me» sussurro.

«Tranquilla, Julia. Non ti lascerebbe scappare per niente al mondo, fidati.»

«Grazie di tutto, Lizzie. Non so cosa farei senza di te.»

«Hai il tuo fantastico, meraviglioso, bellissimo ragazzo!»

So che sta solo scherzando, ma in fondo un minimo di dubbio c'è. Penso che sia una paura che ogni ragazza prova quando la sua migliore amica inizia a uscire con un ragazzo, quella di essere messa da parte e dimenticata.

«Non preoccuparti, per quanto Jude sia fantastico non potrà mai competere con te! Ti voglio troppo bene, capito?» la rassicuro.

«Va bene, ora basta che mi fai commuovere» risponde, soffocando un singhiozzo.

Lizzie di noi due è sempre stata la più sensibile e spesso basta anche la più piccola delle ragioni per farla piangere.

«Ora ti devo salutare. È tardi e domani è venerdì! Ancora uno sforzo poi c'è il fine settimana e posso rilassarmi» dico, alzandomi in piedi.

«A domani!» risponde.

Soffocando uno sbadiglio, ripongo il cellulare sul comodino, dopodiché mi butto sotto alla doccia. Dopo essermi lavata scendo in punta di piedi in cerca di cibo per saziare il mio stomaco, cercando di evitare anche il più piccolo rumore nella speranza di non incontrare i miei genitori. Dopo aver mangiato, mi butto sotto alle coperte e rivivo nella mia mente ogni singolo istante di questo pomeriggio passato fra le braccia del mio ragazzo fino a che, quando finalmente il sonno mi coglie, mi addormento con un sorriso sulle labbra. 

Nobody knows (Revisionata)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora