Capitolo 5

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«Vedo che sei ancora viva!» esclama Lizzie, abbracciandomi. Sono appena tornata a casa dopo che Jude mi ha riaccompagnata a scuola per recuperare la mia macchina e ora devo prepararmi per uscire con la mia migliore amica che è già qui pronta per partire.

«Scusa Lizzie, non pensavo fosse così tardi!»

«Non fa niente», risponde sorridendo. «Scommetto che ti sei divertita con il tuo nuovo amore.»

Arrossisco ripensando a Jude e al suo piercing o al modo in cui i capelli gli cadono sugli occhi o al suo fisico da modello che scommetto mi possa mandare in iperventilazione al solo guardarlo.

«Ha un piercing!»

«Chi? Jude?»

«Certo, chi se no?» dico ridendo. «Sì, Jude.»

«Mi fai preoccupare, Julia. Che io sappia non ha nessun piercing visibile, dove esattamente dici che ce l'ha?»

Rido, perché la faccia di Lizzie in questo momento è troppo ridicola. «Tranquilla, Liz! Non è sotto i vestiti, ma sul sopracciglio sinistro» spiego. Poi, vedendo l'espressione sospettosa della mia amica, aggiungo: «Non lo porta a scuola perché dice che alcuni prof fanno storie. Che stronzi!»

«Suppongo dalla tua reazione che approvi» commenta Lizzie, unendosi alle mie risate.

«Certo, lo rende ancora più figo! Oddio è troppo bello quel ragazzo, non ce la potrò mai fare a stargli vicina per tutto il semestre e vederlo con altre ragazze senza stare male se continuo così.»

Divenendo seria all'improvviso, la mia amica si avvicina e cerca di consolarmi: «Magari con lui sarà diverso, vedrai che passando del tempo insieme inizierai a piacergli anche tu.»

Annuisco anche se non ci credo. Ho smesso da tempo di sperare di poter interessare ad un ragazzo che mi piace.

«Dai andiamo, ho voglia di cibo spazzatura!» esclama alzandosi in piedi.

Finisco velocemente di prepararmi senza mettermi troppo d'impegno, tanto so già che con la mia solita fortuna non ci sarà nessuno di interessante. E anche se ci fosse, al momento riesco solo a pensare a due occhi blu e sopracciglia con piercing. La cosa più triste è che molto probabilmente questa sera Jude sarà a qualche festa a divertirsi con una ragazza, non certo a pensare a me e alla nostra emozionantissima ricerca di scienze!

«Muoviamoci» esclama Lizzie, prendendomi per un braccio e trascinandomi fuori di casa.

Una decina di minuti dopo ci troviamo davanti al nostro fast food preferito e come previsto all'interno ci sono solo coppiette e famiglie con bambini che corrono da tutte le parti urlando.

Ordiniamo e ci sediamo, intanto Lizzie mi racconta di ciò che le è successo oggi in classe: «Non ci crederai mai! Hai presente Henry?»

Annuisco. Chi non conosce Henry Fisher? È uno dei ragazzi più popolari della scuola e insieme a Jude uno dei più belli, ma a differenza di quest'ultimo lui è ricco, è il capitano della squadra di football e tutte quelle stronzate lì... non il mio tipo insomma. Anche se non posso negare che sia bello, non mi sono mai sentita attratta da lui in alcun modo. Probabilmente i miei genitori vorrebbero vedermi insieme ad uno come lui, come mia mamma prima di me è stata reginetta del ballo di fine anno insieme al capitano della squadra di football della scuola, alias mio padre. Bella roba, ora non fanno altro che litigare.

«Comunque, Henry è seduto accanto a me in storia americana e questa mattina stavamo parlando. Cioè, lui si è seduto e ha iniziato a parlarmi come se ci conoscessimo da una vita. Il che è vero, ma non ci eravamo mai rivolti la parola prima d'ora. Poi è arrivata Marissa e ha iniziato a chiedergli che impegni avesse per domani sera, proprio interrompendoci, come se non fossi nemmeno lì. Era esattamente ciò che mi aspettavo, ma lui l'ha guardata solo per un secondo e poi le ha detto che stava parlando con me. Davvero, lo sguardo di Marissa in quel momento avrebbe potuto uccidermi» esclama la mia amica tutto d'un fiato.

Nobody knows (Revisionata)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora