Nobody knows (Revisionata)

Capitolo 6

Dopo che tutti se ne sono andati, usciamo in silenzio dal fast food, tenendoci per mano. Non so esattamente cosa aspettarmi, ma sono curiosa di scoprirlo. Non ho mai tenuto per mano un ragazzo, non negli ultimi anni almeno. Forse qualche bambino quando ero piccola, ma non mi ricordo.

«Hai freddo?» chiede Jude.

Scuoto la testa, sorridendo. Io non ho quasi mai freddo. «Sto bene.»

Passeggiamo per alcuni minuti, finché non troviamo una panchina libera e lì ci fermiamo. Siamo molto vicini. Le mie gambe sfiorano le sue, siamo spalla contro spalla, le mani ancora intrecciate. Qualcuno avrebbe paura, molti compresa la mia migliore amica hanno paura di lui e dei suoi amici, ma io mi sento al sicuro con Jude.

«Cosa ne pensi dei miei amici?» domanda, scrutandomi con espressione seria.

«Mason è davvero molto simpatico. Manuel e Jack non lo so. Hanno dedicato più attenzione alla bocca delle ragazze che al cibo davanti a loro, quindi non posso dire di averli conosciuti bene.»

Jude sorride. «Hai ragione, mi dispiace che tu abbia dovuto vederli così. Scommetto che lo trovi disgustoso. Vero, principessa?»

Scuoto la testa. «No, non è così. La lingua è la loro. Se vogliono metterla in bocca a quelle ragazze non è un problema mio, se vogliono mettere altro oltre alla lingua... non voglio saperlo. Avranno le loro ragioni. Io non potrei mai comportarmi così, ma non li giudico per questo.»

Lo sguardo di Jude mi scruta di nuovo, come se mi stesse mettendo alla prova e volesse vedere se sono sincera. «Tu cerchi l'anima gemella e tutte quelle stronzate.»

Rido del suo tono chiaramente contrariato. «No, non sto aspettando il vero amore o il principe azzurro, ma non voglio nemmeno andare a letto con il primo che capita. Cerco semplicemente un ragazzo carino che mi faccia provare qualcosa.»

Come te, per esempio. Rimaniamo in silenzio per un po', semplicemente godendoci la sensazione dell'arietta fresca sulla pelle. Ogni tanto lancio qualche occhiata di nascosto a Jude per ammirare la sua bellezza. Indossa ancora il piercing e non riesco a fare a meno di chiedermi se ne ha qualcun altro sotto ai vestiti. Maledetta Lizzie!

«Mi stai fissando, principessa?» domanda divertito.

Alzo gli occhi al cielo, prima di rispondere: «Come se fosse la prima volta che una ragazza ti guarda.»

«Ma ce n'è una in particolare dalla quale mi piace essere fissato» dice, voltandosi per guardarmi negli occhi.

Non ho mai visto un blu più intenso di quello delle sue iridi. Mi manca il fiato, come se stessi annegando in quello sguardo color oceano. Voglio che mi baci, non ho mai baciato nessuno e non riesco a pensare ad una prima persona migliore di Jude.

«Julia...» sospira, avvicinandosi. Non mi piace quando mi chiama con il mio vero nome, preferisco di gran lunga principessa. Mi fa sentire importante, perché non si dà un soprannome a chiunque.

Senza stare a pensare a tutti i motivi per cui dovrei tirarmi indietro, accorcio la distanza tra le nostre bocche, senza mai distogliere lo sguardo dal suo. Jude mi posa una mano sulla guancia e mi avvicina a sé, coprendo le mie labbra con le sue. Non sono mai stata una di quelle ragazze che passano ore a immaginare il loro primo bacio, non ho mai dato particolare importanza a tutto questo, ma so che non avrei potuto chiedere di meglio. Forse non è dolce, delicato o romantico, ma è Jude il ragazzo di fronte a me, non un principe azzurro delle favole. Non mi sono mai piaciuti i ragazzi troppo romantici, perché temo sempre che non credano davvero in ciò che dicono, mentre con Jude sono certa che non stia fingendo di essere qualcuno che non è. Il suo bacio è irruento, pieno di passione sepolta, come se da tempo aspettasse questo momento e mi fa perdere la testa. Intreccio le mie dita fra i suoi capelli per avvicinarlo ancora di più a me. Forse da lui non potrò mai aspettarmi fiori, candele, poesie e tramonti mano nella mano, ma almeno ho la certezza che se dice o fa qualcosa è perché lo crede davvero. Potrà far male, potrà far soffrire, potrà non essere ciò che vorrei sentire, ma sarà sempre la verità.