Capitolo 53

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POV ANASTASIA

Quando rientriamo dalla festa, mettiamo i pigiamini ai bambini e li mettiamo subito a nanna. Erano davvero sfiniti.
"Amore, ti spiace se vado a fare una doccia?" chiedo a Christian, mentre lui è intento a visionare alcune mail al cellulare.
"Vuoi che ti accompagni??"
"Mmm.. no" rispondo con un sorrisetto, indietreggiando verso il bagno.
Mio marito ancora non lo sa, ma ho in serbo una piccola sorpresina per lui.
Mi spoglio rapidamente e mi butto sotto il getto d'acqua tiepida, lasciandomi coccolare per qualche minuto dalla morbidezza e dal profumo del doccia schiuma. Una volta uscita, mi asciugo velocemente ed indosso uno dei completini preferiti di Christian: tutto seta e pizzo, nero e rosa. Sciolgo i capelli e li spazzolo, lasciandoli ricadere in morbide onde sulle spalle, spalmo la crema corpo, e infine indosso una vestaglia di seta rosa che arriva al ginocchio.
Ritorno in camera, ma Christian non c'è. Controllo che il baby monitor sia acceso ed esco per cercarlo: in cameretta di Teddy non c'è, nell'altro bagno nemmeno, così scendo al piano inferiore, e giunta sulla soglia del salone mi immobilizzo. Sul tavolino vi è una piccola torta al cioccolato con una candelina, accanto il cestello dello champagne, due bicchieri e qualche candela sparsa qua e là.
Sorrido, mentre due braccia mi avvolgono dolcemente la vita.
"Buon compleanno piccola" sussurra Christian al mio orecchio, lasciandomi poi un bacio sul collo.
Mi volto, ritrovandolo con addosso solo con i pantaloni del completo e la camicia sbottonata che offre un'ampia visuale del suo meraviglioso fisico.
Gli allaccio le braccia al collo e lo bacio. "Grazie! Questa mise rientra nei miei auguri?" chiedo fissando il suo torace scolpito, forte e caldo.
"Avevo caldo"
"Mmm.. allora dovrebbe essere estate tutto l'anno" osservo prima di far incontrare le nostre labbra e baciarlo intensamente.
Le sue mani scorrono lungo la mia schiena, fino a fermarsi ai fianchi e stringerli dolcemente.
"Sai una cosa?" dico poi staccandomi da lui. "Visto che è il mio compleanno, c'è un regalo che vorrei davvero tanto.."
"Sarebbe??"
Mi allontano da lui, in modo da offrirgli la visuale del mio corpo, lentamente slaccio il nodo della vestaglia, e poi la sfilo.
"Te" mormoro mentre la morbida seta mi accarezza il corpo e si posa a terra.
Gli occhi di Christian diventano di un grigio più scuro, magnetico, quasi liquido d'eccitazione.
"Sei bellissima" dice avvicinandosi e prendendomi il viso tra le mani. "E solo Dio sa quanto desideri fare l'amore con te.. ma non poss.."
"Sssshhh" sussurro posandogli due dita sulle labbra "Questa mattina sono stata dalla dottoressa Greene, è tutto a posto" lo rassicuro.
Christian sgrana gli occhi. "Che cosa? Ma non dovevi andare giovedì prossimo?"
"Ho chiesto se fosse possibile anticipare la visita.. ma non ho voluto dirti niente per farti una sorpresa.."
Il suo sguardo si incendia di dolcezza e passione. Senza dire nulla mi attira più forte a sé e mi bacia con una brama che mi toglie il respiro. Le sue mani che percorrono i miei fianchi nudi, unite alla sensazione del mio corpo seminudo contro il suo torace e i suoi addominali, mi fanno correre dei brividi lungo la schiena.
Lo voglio. Lo voglio con tutta me stessa.
"Ti voglio.." sussurro al suo orecchio.
Christian con uno scatto mi solleva, e di istinto allaccio le gambe intorno alla sua vita, senza smettere di baciarlo. Non appena mi accorgo che si sta avviando verso le scale, mi stacco dalle sue labbra.
"No.." sussurro.
"Come no??"
"In giardino"
"Eh..?" domanda confuso.
"Voglio fare l'amore in giardino, sotto le stelle.."
Christian mi guarda con un'espressione che è un misto tra sorpresa e incredulità.
"Ma.. non l'abbiamo mai fatto.."
"Appunto! È il mio compleanno e voglio spuntare un'altra prima volta.."
Mio marito ride e scuote la testa. "Sei pazza, lo sai vero??"
"Sì, ma tanto tu mi ami lo stesso"
"Sì, ti amo!"
Mi bacia e si dirige verso il salone, aprendo poi la portafinestra che dà sul giardino. Mi fa scendere e mi prende il mento tra le mani.
"Aspetta un attimo qui.."
Rientra in casa ed esce poco dopo con in mano una coperta di gomma, che spesso stendiamo in giardino quando giochiamo con Teddy. Christian la stende sull'erba e si siede sopra, porgendomi la mano affinchè faccia altrettanto. Mi fa accomodare tra le sue gambe, facendo appoggiare la mia schiena al suo petto. Mi scosta i capelli di lato e si china a baciare lentamente il mio collo e la spalla destra, e solo questo è sufficiente a farmi perdere la lucidità.
Mi lascio andare completamente ai suoi baci, e neanche mi accorgo che ha slacciato il mio reggiseno, fino a quando non mi fa segno di allargare le braccia per far scorrere giù le spalline. Lancia l'indumento da qualche parte sull'erba, e poi accarezza il mio seno con una mano, mentre l'altra scende verso l'ombelico e oltre, facendo magie al di sotto del tessuto di pizzo dei miei slip. Mi aggrappo alle braccia muscolose di Christian e abbandono la testa sulla sua spalla mentre l'orgasmo mi travolge, impetuoso, sconvolgente e incessante.
"Vederti venire è sempre una delle cose più eccitanti del mondo.." mi sussurra Christian, suadente.
Ho bisogno di qualche istante per riprendermi da questa deliziosa sensazione di stordimento, eccitazione, brividi e stomaco sottosopra.
Christian mi avvolge di più, intrecciando le mani con le mie e baciandomi dolcemente tra i capelli. "Cosa c'è piccola??"
"Niente, sto così bene.."
"Mmm.. devo dedurre che sono bravo allora.."
Giro il viso, in modo da incontrare i suoi occhi. "Ti ho mai fatto avere dubbi su ciò??"
Christian finge di riflettere per qualche istante. "Effettivamente no.."
"Vedi di non deludermi allora" dico allusiva, voltandomi e sfilandogli la camicia.
Lo bacio e poi gli poso una mano sul petto per farlo stendere sulla coperta. Mi inginocchio tra le sue gambe e gli slaccio la cintura lucida, gli sbottono poi i pantaloni e faccio scorrere giù la cerniera, che rivela la sua prorompente eccitazione.
Con una punta di divertimento gli sfilo i pantaloni una gamba alla volta, poi mi avvicino nuovamente a lui e mi chino a baciargli il petto. Non c'è niente di più appagante che vederlo abbandonarsi completamente a me, la testa gettata all'indietro, e i gemiti che riempiono il silenzio intorno a noi.
All'improvviso, senza neanche rendermene conto, mi ritrovo stesa di schiena sulla coperta, con il mio meraviglioso marito che mi sovrasta con il suo corpo.
"Fin'ora abbiamo scherzato, adesso si inizia a fare sul serio.." mormora, guardandomi negli occhi.
Non posso che sorridere e sporgermi a baciarlo, stringendolo forte a me. Le meravigliose labbra di mio marito dedicano poi attenzione al mio collo, e poi sempre più giù, verso il seno e il ventre. Giunto alla vita, Christian aggancia con le dita la stoffa degli slip e me li sfila, facendo poi lo stesso con i suoi boxer.
Si abbassa di nuovo su di me, reggendosi con i gomiti e guardandomi negli occhi con un amore sconfinato.
"Ho così tanta voglia di te che ho paura di fare una figura indegna.."
"Ssshh" gli accarezzo le labbra con il pollice, e lui lo bacia. "Fai solo l'amore con me, non desidero altro.."
Mi rivolge uno dei suoi sorrisi più belli, e mi bacia mentre entra lentamente in me, strappandomi un gemito.
I minuti successivi sono un turbinio di sospiri, gemiti, passione, baci, occhi che si incontrano e corpi che si uniscono. Ritroviamo dopo tante settimane quella forma di intimità che solo quest'unione ci può regalare. Christian è lento, dolce, delicato, come se fosse la prima volta, e questo suo modo di fare accresce ulteriormente la magia del momento, facendomi battere forte il cuore.
Raggiungiamo il piacere estremo nello stesso istante, Christian si accascia su di me, ansimando e baciandomi il collo. Dopo qualche secondo fa per staccarsi, ma io lo blocco, tenendolo su di me. Voglio tenerlo stretto, sentire ancora la sua pelle a contatto con la mia, il suo respiro tra i miei capelli.
"Amore" mormora Christian, sollevando il viso e guardandomi negli occhi.
Senza dire nulla gli sfioro il viso e mi perdo nei suoi oceani grigi, e senza che me ne renda conto, calde lacrime cominciano a scendere dai miei occhi.
"Piccola! Cosa c'è??" domanda mio marito allarmato.
Gli accarezzo le guance, sfiorandogli le labbra con il pollice.
"E'.. è stato bellissimo.. E' stato come la prima volta.."
Christian mi rivolge un sorriso felice, emozionato e dolcissimo. I suoi occhi affogano nei miei per diversi istanti, durante i quali il suo corpo continua a sovrastare il mio, e le sue mani scorrono delicate tra i miei capelli.
"Tu non sai quanto io ti ami" sussurra poi, strofinando il naso contro il mio.
"Almeno quanto me.. da morire" rispondo prima di ricominciare a baciarlo.


Quando apro gli occhi, la mattina successiva, mi rendo conto di essere nel nostro letto matrimoniale, con la testa sul petto di Christian, il mio braccio a cingergli la vita, e il suo intorno alle mie spalle.
"Ben svegliata!!" esclama mio marito.
Sollevo il viso e incontro il suo bellissimo sorriso, mi allungo leggermente per baciarlo.
"Buongiorno piccola"
"Buongiorno" mugugno, ancora assonnata.
"Ancora una volta, buon compleanno" mi stringe di più a sè.
Sorrido e lo bacio, mormorando un "Grazie".
Nel frattempo qualcuno dalla culla accanto al nostro letto reclama attenzioni. Mi stiracchio e mi alzo per prendere in braccio la mia principessa.
"Buongiorno amore della mamma!" esclamo baciandole il naso.
Phoebe mi fissa con i suoi occhioni magnetici, e il mio cuoricino come al solito si riduce in gelatina. Nel tornare a letto, lancio uno sguardo alla sveglia sul comodino.
"Christian ma sono le otto passate! Non devi andare in ufficio??"
Mio marito in tutta risposta si appoggia alla testiera del letto, sorridendo e incrociando le mani dietro la nuca.
"No. Oggi voglio dedicarmi solo a te e ai nostri bambini.."
Sorrido, felice del fatto che abbia deciso di prendere un giorno libero per trascorrerlo con noi. Mi rimetto a letto ed insieme a Phoebe mi accoccolo tra le braccia del mio meraviglioso uomo.
"Mmm.. quanto sono belle le mie donne!" Christian ci bacia entrambe e ci stringe forte. Manca solo Teddy a completare l'idillio.
E infatti, pochi minuti dopo, una vocina tenera ed assonnata dal baby monitor mi chiama.
"Non ti muovere, tesoro, vado io" mi rassicura Christian alzandosi.
Esce dalla nostra stanza e rientra un paio di minuti dopo con in braccio il nostro cucciolo che si strofina gli occhi.
"Buongiorno amore!" esclamo al mio piccolo, che mi ricambia con il suo bellissimo sorriso.
Christian torna a letto e Teddy si stacca dalle sue braccia per venire verso di me e cingermi il collo.
"Tatti auuuri mamma!!"
Lo stringo forte a me con un braccio. "Grazie amore mio!" lo riempio di baci e lui si rifugia con la testa sulla mia spalla.
"Oggi, però, non è solo il compleanno della mamma" interviene Christian. Si sposta in modo da trovarsi di fronte a me, e prende Phoebe in braccio. "Oggi è anche il primo complimese della principessa. Vero piccolina? Hai già un mese tu.."
Stringo Teddy mentre osservo mio marito che si coccola la nostra bambina, e mi sembra impossibile che sia già passato un mese.
Un mese fa a quest'ora non sapevo che di lì a poche ore avrei vissuto per la seconda volta l'emozione più bella, incredibile ed immensa della mia vita. E' stato un mese fatto di scoperte, emozioni, preoccupazioni e sorrisi. Non pensavo di poter essere così fortunata ancora una volta, con una bambina dolce, tranquilla e super coccolosa, e soprattutto mai avrei immaginato quanto Teddy potesse essere affettuoso, tenero e protettivo nei confronti della sorellina, nonostante i soli due anni di età.
"Dio.. è già passato un mese..." sussurro sfiorando la manina di Phoebe.
Christian solleva lo sguardo e mi sorride con amore, intrecciando le dita alle mie.
Phoebe ad un tratto comincia ad agitarsi.
"Fame??" domanda Christian.
"Credo di sì, ma deve aspettare almeno una mezz'ora. Ha mangiato alle 5:30" mi allungo verso il comodino e prendo il ciuccio. "Vediamo di trattenerla un po' con questo"
"Io ioooo!!" esclama Teddy allungando la mano.
"Glielo vuoi dare tu??"
Mio figlio annuisce ed io gli porgo il ciuccio. Lui si avvicina alla sorellina e glielo dà, chinandosi poi a darle un bacino con dolcezza e ad accarezzarle la guancia.
Christian ed io ci guardiamo ancora una volta negli occhi, innamorati ed orgogliosi dei nostri figli.
Teddy si accoccola tra le braccia del suo papà, e poi allunga una mano verso di me. "Vieni mammaa!"
Li raggiungo e mi unisco al loro abbraccio.
E ditemi se può esistere un buon compleanno migliore.

Quando scendiamo per la colazione, Gail mi fa gli auguri e annuncia che è già tutto apparecchiato in giardino. Non appena mettiamo piede fuori, chiudo per un istante gli occhi e inspiro l'aria pura del Puget Sound, lasciandomi accarezzare il viso dai raggi del sole.
Ci dirigiamo verso il gazebo, Christian con Phoebe in braccio ed io con Teddy. Giunti al tavolo, noto, accanto alla mia tovaglietta, un cartoncino arrotolato e un pacchetto rettangolare accanto.
"E questi??"
"Sono tuoi mamma!!" mi fa notare mio figlio.
"Sono curiosissima!" e non lo dico solo per far felice Teddy; nonostante i miei venticinque anni appena compiuti, davanti ai regali sono sempre euforica come una bambina.
Christian ed io ci sediamo con i bambini in braccio, dopodichè chiedo quale regalo debba scoprire per primo.
"Quetto!" suggerisce Teddy indicandomi il pacchetto rettangolare.
Lo prendo e sciolgo il fiocco argentato, poi sfilo delicatamente la carta rosa, ritrovandomi tra le mani un bellissimo ritratto di venti centimetri per quindici, una copia fatta a mano di una nostra foto durante la festa di benvenuto per Phoebe. Sfioro con i polpastrelli la cornice bianca, perdendomi nella meraviglia di quell'immagine, nell'amore che trasmette, nel senso di familiarità dell'hand-made che la rende ancora più magica.
"E' bellissima" mormoro, baciando Teddy sulla testa e stringendo la mano a Christian.
"Ma non è ancora finita" mi fa notare mio marito.
Appoggio la cornice sul tavolo e afferro il cartoncino arrotolato, sciolgo anche qui il fiocco e lo apro. Sopra vi sono le impronte di quattro mani, due piccole e due minuscole, con sotto i nomi Teddy e Phoebe; in alto vi è una scritta con la pittura "Buon compleanno mamma", e in basso "Ti vogliamo tanto bene".
"Ovviamente la pittura era quella atossica fatta apposta per i bambini" mi rassicura Christian.
Sollevo lo sguardo dal cartoncino e stringo nuovamente la mano di Christian, mentre contemporaneamente abbraccio forte il mio cucciolo.
"Grazie, sono due regali meravigliosi" mormoro commossa.
C'è tutta l'essenza della nostra famiglia, del nostro vivere, e non avrei potuto desiderare nulla di meglio.
Dopo aver messo Teddy nel seggiolone, dove da solo prende il suo biberon, mi accingo a fare colazione anche io, ma proprio mentre sto per afferrare una brioche, la piccola principessa comincia a reclamare il suo cibo.
"Vedetevela fra donne questa cosa" scherza Christian porgendomela "Io non posso fungere da distributore di latte, mi spiace. Mi manca la materia prima"
Ridacchio e prendo in braccio Phoebe, sbaciucchiandola un po' prima di allattarla. Christian, nel frattempo, strappa alcuni pezzetti di brioche e mi imbocca, scatenando il divertimento di Teddy.
Dopo aver fatto colazione, ci prepariamo tutti e quattro per uscire, anche se, ad essere sincera, non so neanche dove stiamo per andare. Provo a chiederlo a Christian in macchina, ma lui come al solito fa il misterioso.
Prima ancora di arrivare a destinazione, però, comincio a captare qualche indizio dal paesaggio.
"Stiamo andando al porto??" Christian, dal suo posto di passeggero accanto a Taylor, si volta e mi guarda ma non accenna a rispondermi.
"Uffa!" sbuffo, incrociando le braccia sotto al petto.
"Mamma arrabbiata??" chiede il mio piccolo tesoro.
Sorrido e gli scompiglio i capelli. "E' papà che mi fa arrabbiare, fagli la linguaccia amore"
Teddy non se lo fa ripetere due volte e mostra la linguaccia a Christian, che finge di arrabbiarsi, facendolo divertire ancora di più.
Quando Taylor ferma finalmente l'auto, ho la conferma che i miei sospetti erano giusti. Siamo al porto; forse Christian vuole portarci a fare una passeggiata e poi a pranzo sul mare.
Mio marito scende dall'auto e prende l'ovetto con Phoebe, mentre io slego Teddy dal seggiolino e lo faccio scendere insieme a me.
"Dove andiamo??"
Christian mi prende la mano libera e intreccia le dita con le mie, mi bacia dolcemente sulle labbra e poi comincia a camminare. Questo eludere le mie domande sta cominciando ad innervosirmi. Dopo pochi metri a piedi imbocchiamo il ponte, e avanziamo lentamente. Solo quando ci fermiamo mi rendo realmente conto di dove Christian voglia portarci.
"La Grace?? Andiamo sulla Grace??" chiedo euforica.
Christian fa spallucce e sorride, scatenando ulteriormente la mia euforia.
"Oddio grazieee!!" strillo saltellando e agganciando le braccia al suo collo.
Gli do un bacio sulla guancia, facendolo sbilanciare e ridere.
"Benvenuti signori Grey!" esclama Mac, attraversando il ponticello e venendoci incontro.
"Buon compleanno Mrs Grey"
"La ringrazio molto" rispondo con un sorriso.
"Allora, è tutto pronto??"
"Tutto perfetto Mr Grey! Mancate solo voi!"
Mi chino per arrivare all'altezza di Teddy. "Amore sei contento di andare in barca??"
"Sììììì! Come Capitan Uccino"
Ridacchio e gli scompiglio i capelli. Mac prende in braccio Teddy e mi porge la mano e ci aiuta a percorrere il ponte, mentre Christian porta il seggiolino con Phoebe. Arrivati sulla barca, tiro un sospiro di sollievo: quel ponticello mi mette ansia, non posso farci nulla.
Mac ci guida verso il ponte principale, dove davanti ai divanetti c'è un tavolino con stuzzichini, bibite, qualche stella filante, e palloncini sparsi un po' ovunque.
"E' bellissimo" dico, sincera. "Grazie mille!"
"E ancora non hai visto nulla" interviene Christian.
Lo fisso con le sopracciglia aggrottate, non comprendendo il senso delle sue parole. "Cioè..?"
Prende in braccio Phoebe, che nel frattempo si è svegliata, e poi mi prende per mano, ed io a mia volta prendo per mano Teddy. Christian ci conduce verso le scale che conducono al ponte coperto al piano inferiore.
E finalmente capisco il senso delle sue parole, quando, nel salottino, scorgo Kate, Elliot, Mia ed Ethan che urlano in coro "Tanti auguri!", sommersi da altri palloncini.
Mi porto le mani davanti alla bocca, emozionata e sorpresa.
"Ma.. ma.. che.. che ci fate voi quì?" farfuglio, alternando lo sguardo tra loro e Christian, che semplicemente mi sorride.
"Come che ci facciamo?" domanda Kate. "Festeggiamo il tuo compleanno con te!" mi abbraccia forte, seguita da Mia, Elliot ed Ethan.
"Grazie! Io.. io non so che dire.." mi volto verso Christian e lo bacio con dolcezza. Sono sicura che sia stato lui ad organizzare tutto.
"Ma la mia orsacchiotta dov'èè??" chiedo poi, non vedendo Ava in giro.
"E' in camera che dorme, ma tranquilla che ci teneva anche lei a festeggiare"
Ed iniziano così i nostri festeggiamenti. Non appena la barca parte, saliamo sul ponte superiore e ci accomodiamo sui divanetti per goderci il sole settembrino e il leggero vento. Phoebe se ne sta tranquilla nel suo seggiolino, con la capannina a farle ombra, mentre Teddy è super euforico. E' la prima volta che lo portiamo in barca, e osserva tutto con stupore e meraviglia. Mi siedo sul divanetto appoggiandomi con la schiena al bordo della barca e tengo mio figlio in piedi tra le mie gambe, facendogli osservare il mare.
"Guadda mammaa!!"
"Hai visto che bello??"
Lui allaccia le braccia intorno al mio collo e accosta la guancia alla mia, mentre continua ad ammirare la splendida distesa azzurra davanti a noi. Io inspiro il suo profumo e lo tengo stretto a me, coccolandolo e godendomi le sue coccole. Osservo il suo profilo perfetto, i suoi occhi più azzurri del mare, le guanciotte tondeggianti e le labbra carnose, e mi ritrovo ancora una volta a chiedermi come sia possibile che un angioletto del genere l'abbia fatto proprio io. E' un bambino dolce, coccoloso, intelligente e giocherellone. E' un fratello maggiore perfetto, e anche se Phoebe ha solo un mese, sembra già avvertire la sua presenza, ed è sempre tranquilla e felice quando Teddy è accanto a lei.
"A cosa pensi?" domanda ad un tratto Christian, sedendosi accanto a me.
Gli sorrido. "Al nostro piccolo principe" rispondo accarezzando i capelli di Teddy "Siamo così fortunati, Christian"
Mio marito inclina la testa e mi sorride. "Sì amore, siamo davvero fortunati.."
Teddy, vedendo il suo papà, scalpita per saltargli in braccio, mentre Kate, scesa in camera per controllare Ava, riemerge con la mia patatina in braccio.
"Ha detto che vuole fare gli auguri alla zia"
Mi alzo e la prendo subito in braccio. "Amore mio! Ma quanto sei bella!" la riempio di baci a schiocco e lei mi regala la sua bellissima risata.
"Quanto è bella la principessa della zia. Dio mio ha già sei mesi.. sembra incredibile.."
"A chi lo dici!" mi appoggia Elliot, alzandosi e avvicinandosi a noi "Vero cucciola?" porge le mani ad Ava, che però non accenna a sporgersi verso di lui.
"Spiacente, vuole stare con la sua zietta!" punzecchio Elliot, che dà un pizzicotto sul braccino morbidoso di Ava, facendola ridere, e poi si coccola un po' il suo nipotino.
Mia ed Ethan, invece, dedicano le loro attenzioni a Phoebe. Sono davvero bellissimi, e credo che un giorno saranno dei genitori meravigliosi.
"Posso spupazzarmi anche io la mia nipotina?" domanda Christian prendendo Ava dalle mie braccia. Lei in un primo momento non sembra molto d'accordo, ma basta che Christian la sollevi un po' in aria per sentirla nuovamente ridere.
Kate, approfittando del fatto che i bambini stiano con gli zii, si siede accanto a me, accoccolandosi al mio fianco. Con un braccio le cingo le spalle e le accarezzo i capelli.
"Neanche il tempo di partorire la seconda che ho già avuto anche la terza figlia" ironizzo. Ma in realtà ho sempre adorato questi momenti tra me e Kate; a volte era lei a prendersi cura di me, altre volte il contrario, ed è bellissimo vedere che nonostante il matrimonio e i figli, alcune cose non cambiano mai.
"Sono davvero felice che siate tutti quì" mormoro.
"Anche io. Non meriti nulla di meno, Steele!"
La abbraccio più forte, emozionata. "Grazie!"
Il resto della mattinata trascorre nel modo che più amo: le attenzioni di mio marito, l'affetto della famiglia, e le coccole dei bambini, che, seppur piccoli, sembrano entusiasti della barca: Teddy si guarda intorno tutto il tempo, Ava ride sempre, e Phoebe è più tranquilla del solito.
Per pranzo ci fermiamo in un ristorantino sulla costa, piccolo, semplice ed intimo, proprio come piace a me.
Ritornati sulla barca, dopo pranzo, mettiamo i bambini a dormire in camera da letto, e noi sei ci distendiamo sui divanetti del ponte principale, andando a controllare ogni cinque minuti.
"Vieni quì" mormora Christian attirandomi tra le sue braccia. "Sei contenta?"
Mi adagio sul suo petto, sfiorandogli il viso con le dita. "Non potrei esserlo di più! Mi avete organizzato una sorpresa bellissima"
"Per me la cosa più importante è vederti felice!"
"Con te lo sono sempre" affermo baciandolo dolcemente sulle labbra.


Quando rientriamo a casa, veniamo raggiunti da una Gail piuttosto agitata.
"Gail, è successo qualcosa??"
"No, nulla di grave.. Solo che.. mia sorella è caduta e si è lussata un braccio.. e, insomma, volevo chiedervi se.."
"Gail" la blocco subito "Non devi neanche chiederlo! Vai, e non ti preoccupare di nulla. Adesso non sono più incinta e posso fare tutto, in più domattina c'è Roxy, quindi stai tranquilla!"
"Mi dispiace, proprio la sera del tuo compleanno.."
"Ma non dirlo nemmeno!! Vai e preoccupati solo di tua sorella!" la rassicuro con un sorriso.
"Grazie Anastasia, davvero!"
"Non azzardarti a ringraziarmi!" la abbraccio e le auguro buon viaggio. Diamo la serata e la mattinata seguente libere a Taylor, cosicchè possa accompagnare Gail e tornare con calma domattina dopo aver riposato.
Mi siedo sul divano per allattare Phoebe, mentre Christian e Teddy cercano in frigo qualcosa da mangiare, e mi raggiungono poco dopo l'uno con un bicchiere di limonata, e l'altro con un gelato al cioccolato.
"Grazie per aver pensato anche a me!" li prendo in giro.
Teddy viene subito verso di me, porgendomi il suo cucchiaino. "Tieni mamma!"
Quel gesto così tenero mi fa sciogliere completamente. "Ooh amore della mamma, sei davvero il bimbo più dolce del mondo! Ma non ti preoccupare, la mamma scherzava. Mangia tu il gelato"
Teddy si siede sul suo tappeto preferito a mangiare il gelato, reclamando le attenzioni del suo papà, che si siede accanto a lui, aiutandolo a fare le costruzioni. Io mi godo il momento della poppata con la mia piccolina, il mio regalo anticipato.
Le sfioro il profilo con i polpastrelli, fermandomi ad osservare la perfezione del suo piccolo viso.
"La principessa della mamma" sussurro, chinandomi a baciarle la fronte. "Quanto sei bella".
"Amore, ora si presenta un problema.." annuncia Christian.
"Cioè??"
"Stasera abbiamo tutti a cena, senza Gail come facciamo??"
"E questo sarebbe il problema?? Cuciniamo noi!" risolvo subito.
Christian mi fissa per qualche istante, stupito. "Cioè.. anche io??"
"Certo! Anche Teddy!"
Vedo chiaramente che è incerto, ma probabilmente a convincerlo è il luccichio nei miei occhi.
"E va bene! Per sicurezza, però, controllo che in dispensa ci siano panini e insalata.."
"Scemooo!!" esclamo afferrando un cuscino e lanciandoglielo.
E così, mezz'ora più tardi, siamo tutti e quattro in cucina. Christian ed io con indosso i grembiulini, Teddy in ginocchio sulla sedia per arrivare all'altezza del tavolo, e Phoebe nel suo dondolino, che sta per addormentarsi.
"Allora, prima cosa: impasto per la pizza fatta in casa, a quello penso io. Tu, invece, taglia il pane per le tartine, e poi pomodorini, prosciutto cotto a dadini, e quando hai finito sbucci le patate. Domande??"
"Una sola" si avvicina al mio orecchio "Sai di essere pericolosamente eccitante quando dai ordini??" mi mordicchia il lobo dell'orecchio.
Mi volto verso di lui e gli allaccio le braccia al collo. "Potrai ricordarmelo stasera" gli poso un bacio sotto la mandibola e mi allontano, recuperando dalla dispensa tutti gli ingredienti di cui abbiamo bisogno.
Comincio a preparare l'impasto per la pizza, mentre Christian si accinge a tagliare per prima cosa il pane a triangolini.
"Vanno bene così?"
"Sì, vanno bene. Ma sei lento, lentoo!! Più sveltezza suu!" lo stuzzico.
Mio marito, in tutta risposta, prende un po' di farina e me la lancia addosso.
"Brutto..." mi fermo per non far ascoltare a Teddy eventuali insulti "Ora ti faccio vedere io!"
Poso le mie mani ancora appiccicose di acqua, farina e lievito, sulla sua adorata polo Armani.
"Ti muovi adesso??" lo provoco.
Mi fa la linguaccia. "No" mi lancia una manciata di farina nei capelli.
"Christian" ringhio a denti stretti, sciacquandomi velocemente le mani per potermi sistemare i capelli. Mio marito, però, è più svelto e agile di me, e prima ancora che riesca ad asciugarmi le mani, mi afferra per i fianchi e comincia a farmi il solletico.
"Nono dai Christian.." mi dimeno, ridendo "Basta ti prego.."
"Cosa cosa? Mi preghi?"
"Eddai bastaa!"
I nostri battibecchi scatenano il divertimento di Teddy, che comincia a ridere come un pazzo.
"Teddy chi è più bravo, mamma o papà??"
"Papà" risponde nostro figlio, con il sorrisetto di chi la sa lunga.
"Ma quanto sei bravo!" esclama Christian orgoglioso, allontanandosi da me e prendendo in braccio Teddy per sbaciucchiarlo un po'.
"Bene" incrocio le braccia al petto "Vorrà dire che questa sera la pizza la mangerò solo io.." e detto questo mi rimetto ad impastare.
"Oh-oh" mormora Christian a Teddy "E ora??"
"Acche io pitta mammaaaa" protesta il mio bambino.
"Hai detto che è più bravo papà? Allora niente pizza!" mi fingo risentita, faticando a trattenere un sorriso.
Noto con la coda dell'occhio Teddy che fissa Christian per diversi secondi, per poi uscirsene con un "Mamma braavaa!"
Il sorriso che cercavo di trattenere spunta largo e radioso davanti al comportamento di mio figlio che, seppure sia un ruffiano, è anche di una dolcezza unica. Mi pulisco le mani e mi avvicino ai miei uomini.
"Se mi fai le coccole forse ti perdono"
Teddy protende le braccia verso di me, e non appena lo prendo in braccio, mi stringe forte baciandomi la guancia.
"Non so chi tra te e tuo padre sia più ruffiano e approfittatore" rivolgo un'occhiata a Christian, che mi guarda divertito "Ma siete tutta la mia vita"
Christian si avvicina e ci stringe entrambi, baciandomi dolcmente sulle labbra. "E tu sei la nostra regina"
Li bacio entrambi e poi ci rimettiamo a lavoro. Lascio la pasta a lievitare, dandone un pezzetto a Teddy per farlo giocare, come fosse plastilina, e aiuto Christian a finire di tagliare il resto degli ingredienti.
"Non so se noti la differenza tra quello che ho tagliato io e quello che hai tagliato tu.." prendo in giro mio marito.
"Non è che stai approfittando un po' troppo del fatto che sei la festeggiata??"
Ci rifletto su un attimo. "No, perchè sto dicendo la verità.."
Christian lascia andare il coltello e si sposta alle mie spalle, cingendomi i fianchi e appoggiando il mento sulla mia spalla. "Sì ma tu mi ami lo stesso, anche se non sono bravo a tagliare, vero??"
Mi volto, ritrovandomi tra le sue braccia, a pochi centimetri dalle sue labbra. "Ti amo proprio per questo, perchè ti metti sempre in gioco per me"
Mio marito mi sorride e mi bacia, fino a quando il campanello non ci interrompe.
"E chi sarà?"
"Vado io, piccola" dice Christian dirigendosi verso l'atrio.
Lo raggiungo proprio nel momento in cui entra mio fratello Thomas.
"Sorellina!" esclama correndomi incontro. "Buon compleanno!!" mi abbraccia con trasporto, baciandomi poi una guancia.
"Grazie! Ma come mai sei arrivato in anticipo??"
"Sono arrivato in qualità di rinforzo culinario"
Guardo Christian, che come al solito finge di cadere dalle nuvole.
"Non sai quanto ti siamo grati! Graziee!" gli do un sonoro bacio sulla guancia, e poi ci dirigiamo tutti e tre in cucina, dove mio fratello viene subito accolto calorosamente da mio figlio, mentre Phoebe, incurante di tutto, continua a dormire nel suo dondolino.
"Ma Roxy non viene??" chiedo a Thomas.
"S-sì.. però ha preferito non venire insieme a me.. dice che poi le persone parlano.. e possono pensare chissà cosa.."
So che per gli uomini è un ragionamento complicato da comprendere, perchè rispetto alle donne sono meno propensi a soffermarsi su cosa potrebbero pensare gli altri, però capisco perfettamente lo stato d'animo di Roxy: sono solo usciti insieme una volta, e saltuariamente si sentono al telefono; presentarsi insieme in un'occasione del genere significherebbe rendere la cosa più seria.
"Come vanno le cose?" domando posandogli una mano sulla spalla.
Thomas sospira. "Mah.. non lo so! Ho sempre paura di.. non lo so, paura di essere troppo avventato nelle cose, di correre troppo, di fare qualcosa di sbagliato.."
"Hai ragione.. devi avere un po' di pazienza tesoro.."
"Stasera non ci pensiamo, però" mi dà un dolce bacio nei capelli "Stasera è solo per te!"
Gli sorrido, dopodichè l0attenzione di mio fratello viene nuovamente monopolizzata da Teddy.
"Amore" interviene Christian, cingendomi un fianco "Visto che quì è arrivato il grande chef, perchè non ne approfitti per fare un bagno e rilassarti un po'??"
Quanto è premuroso mio marito! A volte ancora mi ritrovo a chiedermi se sia finto o meno.
"Beeh.. mi dispiace lasciarvi soli.."
"Non ti preoccupare piccola, noi ce la caviamo benissimo!" mi rassicura Christian.
Beh, visto che insiste così tanto...
"E va bene, grazie!" gli bacio le labbra e salgo in camera per fare un bagno rilassante.
Completamente immersa nella schiuma bianca e nel profumo di vaniglia, mi soffermo a pensare a quest'altro anno che è passato. E' stato, senza dubbio, il più bello della mia vita, insieme ai precedenti due: mi ha portato innanzitutto la mia principessa, il mio secondo miracolo, e poi Thomas, che è arrivato nella mia vita all'improvviso, per ritagliarsi un proprio posto fondamentale nel mio cuore e restarci per sempre.
L'amore tra me e Christian si è rafforzato di giorno in giorno, e ancor di più quello verso nostro figlio, che diventa sempre più bello, dolce ed intelligente.
Sorrido, rendendomi conto ancora una volta di quanto sia fortunata; e ogni anno che passa sento di esserlo sempre di più.
Una volta uscita dalla vasca, infilo l'accappatoio e mi dirigo nella cabina armadio per asciugarmi e vestirmi. Indosso un completino intimo di seta blu elettrico, un vestitino corto dello stesso colore con il seno tempestato di strass color argento, e un paio di sandali color argento. Ci abbino il girocollo e gli orecchini di diamanti che mi ha regalato Christian in passato, so che ama da morire vedermeli addosso. Raccolgo i capelli a destra e mi trucco in maniera semplice, come piace a mio marito. Mi specchio un'ultima volta, e sono soddisfatta di ciò che vedo. Anche se è solo una cena in famiglia, mi piace sentirmi bella, soprattutto nel giorno del mio compleanno, mi piace avere addosso gli occhi estasiati e magnetici di mio marito.
Spengo le luci in camera e apro la porta; ad attirare subito la mia attenzione è una freccia rossa che indica le scale. Le imbocco e scendo al piano inferiore, dove ad attendermi c'è Christian, meraviglioso in giacca e cravatta, che mi tende la mano: la afferro e scendo gli ultimi scalini.
"Sei bellissima" mormora con una voce dolce e profonda, guardandomi intensamente negli occhi.
Gli sorrido. "Grazie" mi sporgo e lo bacio sulle labbra, accarezzandogli il viso.
"Andiamo?" propone poi Christian stringendomi la mano "Sono già arrivati tutti.."
Già arrivati tutti? Ma quanto tempo sono stata a prepararmi?
Sorpresa ma emozionata, annuisco e lo seguo verso la portafinestra del salone. Non appena usciamo in giardino, tutta la nostra famiglia schierata scroscia in un applauso. Li osservo tutti, sorridente ed euforica, ma ad emozionarmi più di qualsiasi altra cosa è il mio bambino che viene verso di me con in mano tre rose rosse avvolte in una carta trasparente.
"Quette sono tue mamma!!" esclama porgendomele.
Mi chino, in modo da essere alla sua altezza, e prendo le rose, abbracciando e baciando il mio piccolino. Stacco il biglietto dalla carta e lo leggo.

"Buon compleanno dai tuoi tre grandi amori.
Grazie per tutto quello che fai per noi, grazie per il tuo amore, grazie di essere la moglie e mamma più spettacolare del mondo.
Ti amiamo tanto.
Christian, Teddy e Phoebe"

Mi asciugo velocemente una lacrima e prendo in braccio Teddy.
"Amore della mamma" sussurro baciandolo poi sulla guancia.
Christian si inserisce nel nostro abbraccio, accarezzandomi i capelli e baciandomi una tempia.
"Ti amo" dico sfiorando le sue labbra.
Metto giù Teddy per avvicinarmi a Mia che tiene in braccio Phoebe. Prendo subito la mia piccolina e la stringo per diversi secondi: anche se è ancora molto piccola, a modo suo anche lei mi dimostra il suo amore, facendomi sentire ancora una volta la mamma più fortunata del mondo.
Mi crogiolo negli abbracci e negli auguri dei miei familiari per diversi minuti, e poi ci sediamo a tavola. C'è anche Roxy con il piccolo Lucas, casualmente seduta accanto a Thomas.
"Ma chi ha apparecchiato tutto quì?" chiedo a Christian.
"Io! E poi Kate non appena è arrivata; mentre Mia ha aiutato Thomas.."
"Oooh graziee!" dico alla mia migliore amica e a mia cognata.
"Grazie a loro? E io??" Thomas si finge risentito.
"Quanto sei permaloso!" mi alzo e lo raggiungo, avvolgendogli il collo da dietro e baciandolo su una guancia. "Ti voglio bene"
"Sei proprio brava a farti perdonare.."
"Ne so qualcosa" interviene Christian.
Gli rivolgo un'occhiata divertita e allo stesso tempo imbarazzata; non credo che a mio fratello faccia piacere sapere quali sono i modi in cui mi faccio perdonare da mio marito...
La serata scorre divertente e bellissima, non avrei potuto davvero desiderare un compleanno migliore: questa mattina il meraviglioso giro sulla Grace, e questa sera la cena con tutta la famiglia riunita. Mancano solo mia madre e Bob, che non sono quì perchè mia madre si è beccata un virus intestinale, ma mi hanno promesso che verranno a trovarci appena possibile.
Mentre Thomas e Mia si occupano dei dolci, scambiandosi consigli culinari, do l'ultima poppata a Phoebe, affidandola poi a Christian per farle fare il ruttino, e accompagno in casa Kate e Roxy per dar loro modo di cambiare i bimbi.
"Signore..?" ci interrompe poco dopo Thomas, fermandosi sull'uscio della porta della cameretta "Volevo solo dirvi che i contorni sono a tavola.."
"Io arrivo subito" esclama Kate prendendo in braccio Ava e uscendo.
"Io vorrei lavarmi le mani" dice Roxy.
Ridacchio. "Non credo ci sia bisogno che ti mostri la casa.."
Lei scuote la testa e ride. "Direi di no"
"Posso tenerlo io Lucas" interviene mio fratello, prendendo il piccolo dalle braccia di Roxy.
"Grazie" mormora lei, leggermente imbarazzata, prima di uscire e dirigersi verso il bagno.
"Campione! Diventi ogni giorno più bello!" esclama Thomas sollevando leggermente in aria Lucas, che sorride contento.
Mio fratello è estremamente dolce e premuroso con lui, e guardandolo non posso fare a meno di pensare che sarebbe un papà davvero meraviglioso, e Lucas sembra stare bene con lui.
"Perchè mi guardi con quel sorrisetto??"
"Io? No.. niente.." sorrido ancora e gli do un bacio sulla guancia, prima di uscire e tornare in giardino.
Teddy sta giocando con Elliot ed Ethan, mentre Christian è seduto sul dondolo con Phoebe tra le braccia; lo raggiungo e mi siedo accanto a lui, accoccolandomi al suo braccio.
"Hei" mormora mio marito baciandomi una tempia.
"Non ne vuole sapere di dormire la principessa??" domando accarezzando la manina di mia figlia.
"No. Mi sa che comincia ad amare le feste già da piccola.."
Christian ridacchia, dando un dolce bacio sul nasino di Phoebe. "Ti somiglia ogni giorno di più" dice poi, guardandomi negli occhi.
Sorrido, orgogliosa che mio marito veda in nostra figlia un po' di me, anche se gli occhi sono i suoi, profondi e magnetici. Mi allungo verso mio marito e lo bacio teneramente sulle labbra. Ad interromperci è l'arrivo euforico e chiassoso di nostro figlio.
"Mammaaa patatinee!"
Christian ed io ridendo ci alziamo e torniamo a tavola per terminare la cena.
Al momento dei dolci, Mia tira fuori dal frigorifero la torta che hanno portato Grace e Carrick. Per fortuna che hanno avuto loro quest'idea, perchè io tra una cosa e l'altra la torta l'avevo completamente dimenticata.
Prendo in braccio Phoebe, che non si è ancora riaddormentata, e Christian prende in braccio Teddy, mentre i nostri familiari cantano "Happy birthday to you". Li guardo tutti, uno ad uno, e infine guardo Christian, che con le labbra mima un "Ti amo", Teddy che batte le mani e canticchia felice, e Phoebe, che si accoccola tra le mie braccia e mi stringe il dito. E l'unico pensiero che riesco a formulare è: "Grazie, vita. Sei davvero un'avventura meravigliosa".



Tre mesi dopo...

"Amore ma quanto sei bella con il cappellino nuovo!!" esclamo alla mia piccolina, mettendola nel seggiolino.
Sono passati, o meglio dire volati, già quattro mesi da quando è nata, e ogni giorno diventa più bella e cicciotta.
"Sei l'amore della mamma tu, vero??" le sfioro il nasino con il mio, e lei subito afferra i miei capelli.
Ha cominciato a ridere e afferrare le cose, oltre che a riconoscere le voci e i visi delle persone, soprattutto quelli di suo fratello.
Infatti, eccola girarsi subito non appena sente la voce squillante di Teddy, che corre velocemente verso di noi.
"Andiamo mamma??"
"No amore, dobbiamo aspettare papà!"
"E quando viene??"
"Tra poco" rispondo sorridendo.
Christian a momenti passerà a prenderci per andare a fare una passeggiata in centro, e Teddy è euforico all'idea del Natale. Ad essere sincera, io lo sono ancor più di lui: amo il periodo natalizio, le luci, l'atmosfera di festa; e quest'anno l'emozione e l'euforia raddoppiano, perchè è il primo Natale di Phoebe, e perchè vedo Teddy felice e avvolto completamente dall'atmosfera, nonostante abbia solo due anni e mezzo.
"Anastasia, ecco la sciarpa che non trovavi" sopraggiunge Gail, porgendomi una delle mie sciarpe preferite.
"Grazie Gail! Ma non dovevi metterti a cercarla, avevo già indossato questa!" la rimprovero.
E' entrata nel settimo mese di gravidanza, e non voglio assolutamente che si stanchi.
"Oddio mi sembra di sentire Jason! Ana, sto benissimo, davvero!"
Le sorrido. "Questo piccolino mi odierà ancor prima di nascere" le poso una mano sulla pancia. Sarà un maschietto, l'abbiamo scoperto solo un mese fa, prima ad ogni ecografia era sempre girato di spalle ed era troppo complicato per il medico capirci qualcosa.
Inutile dire che Jason è più che entusiasta dell'idea di avere un figlio maschio, ma sono sicura che lo sarebbe stato anche se fosse stata una femmina.
Gail mi sorride. "No, non ti odierà. Anzi, probabilmente senza te e Mr Grey, lui neanche sarebbe quì.."
"Sono davvero felicissima per te e Jason. E non ti nascondo che non vedo l'ora che nasca. Sai che bello insieme a Phoebe e Teddy..?"
"Ci daranno un bel da fare!"
Rido. "Questo è vero, però noi siamo forti, e in più c'è Roxy, che sta diventando indispensabile!"
"Sono d'accordo! Senza lei non saprei più come fare ora.." all'improvviso poi il suo volto cambia espressione "A proposito di Roxy.. scusa se te lo chiedo.."
Alzo una mano per bloccarla. "Alt! Ti fermo ancor prima che tu possa parlare. Ti garantisco che non so nulla, e muoio anch'io dalla voglia di sapere qualcosa in più, ma sono diversi giorni che non vedo Thomas.. è impegnatissimo in ospedale.."
In questi tre mesi Thomas e Roxy hanno continuato a frequentarsi, in maniera sempre più assidua. Mio fratello è chiaramente presissimo da lei, e anche Roxy, a dire il vero, sembra molto più serena, solare, coinvolta. Però la loro "relazione" è in una fase di stallo: spesso escono insieme, si sentono al telefono praticamente ogni giorno, e so che più volte si sono anche baciati; ma nulla più di questo. So che Thomas vorrebbe fare qualche passo avanti, a cominciare dal rendere la cosa ufficiale, perchè nonostante tutto non si definiscono fidanzati, e questo manda mio fratello in confusione. Lui teme di correre troppo e metterle pressione, per cui va con i piedi di piombo. Inoltre, Roxy ancora non è riuscita a parlargli del misterioso padre di Lucas, nonostante lei e Thomas in questi mesi abbiano costruito pian piano la fiducia dell'uno sull'altro.
Spero con tutto il cuore che il loro rapporto possa avere un salto, perchè meritano davvero di essere felici, e qualcosa mi dice che possano essere felici insieme.
Un'ora più tardi siamo immersi nelle luci del centro di Seattle, Christian guida la carrozzina di Phoebe mentre io tengo per mano Teddy, anche se di tanto in tanto dobbiamo sederci su qualche panchina perchè il mio piccolo sostiene di essere "ssanco". E' un pomeriggio davvero bellissimo: le strade sono colme di vita, di persone che passeggiano, di turisti, di luci, decorazioni, musiche natalizie, enormi cartelloni e uomini travestiti da Babbo Natale ad ogni angolo.
"Mamma beellooo!!" esclama Teddy ogni cinque minuti, ed il mio cuore si riempie di gioia ad ogni suo sprazzo di euforia.
"La vuoi fare una foto con Babbo Natale??" domando a mio figlio, indicando un uomo travestito fuori ad un negozio di giocattoli.
Teddy annuisce.
"Amore dai vogliamo farla??" chiedo impaziente a Christian.
Mio marito scoppia in una fragorosa risata.
"Ti fa ridere Babbo Natale??"
"No tesoro mio. Mi fa ridere il fatto che non so chi tra te e Teddy sia più felice di fare la foto con Babbo Natale"
Sorrido e lo bacio con tenerezza. "Dai andiamo!"
Ci avviciniamo al negozio e ci mettiamo in fila per la foto. Nel frattempo Phoebe si sveglia, così la prendo in braccio per farle fare la sua prima foto con Babbo Natale.
Proseguiamo la nostra passeggiata, ammirando le vetrine e cominciando a cercare i regali per i nostri familiari.
In un negozio di borse e accessori, alla ricerca di un regalo per Kate e Mia, noto le commesse lanciare occhiate parecchio eloquenti a Christian. Mi avvicino di più a lui, in modo da far capire che il ragazzo è fuori dalla piazza, ma loro sembrano non farci caso.
Ora, nessuno meglio di me sa quanto mio marito sia attraente anche solo mentre respira, ma sbavargli dietro in maniera così spudorata con la moglie accanto mi sembra davvero un atteggiamento da gatta morta, o gallina, come dirsi voglia.
"Ana??" mi chiama Christian, schioccando le dita davanti ai miei occhi.
"Eh? Sì, dimmi.."
"Ma che hai??" chiede, notando probabilmente il mio sguardo assassino.
Lo faccio voltare, in modo da dare le spalle alle oche. "Ci sono due commesse che ti stanno mangiando con gli occhi.. ti avviso che se non la smettono dovrai cominciare a telefonare a qualche tuo avvocato importante, perchè non rispondo di me.."
Christian si volta lentamente per verificare ciò che ho appena detto, dopodichè comincia a ridacchiare.
"Bravo! Crogiolati nella consapevolezza di quanto sei figo.." dico a denti stretti, scatenando ulteriormente l'ilarità di mio marito.
"Christian vaff..." faccio per allontanarmi, ma non riesco a terminare il mio sussurrato insulto perchè Christian mi afferra per un braccio, attirandomi accanto a sè.
"Quanto vuoi marcare il territorio da uno a dieci??" domanda con gli occhi brillanti e divertiti.
Afferro al volo ciò che intende dire, e i miei lineamenti si rilassano, mentre gli sorrido e attiro con delicatezza il suo viso verso il mio per baciarlo dolcemente.
"Che non ti venga più in mente di dire che sono io l'uomo delle caverne" mi sussurra poi Christian, con le labbra sulle mie.
Rido e gli schiocco un ultimo bacio, voltandomi poi lentamente verso le due commesse, che sembrano alquanto contrariate.
"Papàà battaaa!" interviene ad un tratto Teddy, tirando la giacca di Christian.
Mio marito lo prende in braccio, fingendosi risentito. "Che cosa? A chi vuoi dare ordini tu??" gli fa il solletico e Teddy ride come un pazzo, dimenandosi.
Troviamo due bei regali per Mia e Kate e, giunti alla cassa, Christian mi cinge il fianco con fare possessivo mentre la commessa striscia la carta di credito. Non posso fare a meno di sorridere e appoggiarmi a lui. Sarà pure un uomo delle caverne, ma adoro quando fa così.
Ci godiamo la nostra bellissima passeggiata, suggellandola con una fantastica cioccolata calda, ogni tanto anche Christian Grey sa mandare al diavolo le calorie, la buona alimentazione e bla bla bla. E' un pomeriggio davvero fantastico: il Natale, la nostra famiglia, e la semplicità. Non posso desiderare altro.

Quella stessa sera, dopo cena, siamo finalmente pronti ad addobbare il nostro albero di Natale. Christian e Taylor montano tutti i rami, mentre io aiuto Gail a sparecchiare e sistemare la cucina, dopodichè lei e Jason si ritirano nei loro appartamenti.
"Allora, pronti??" domanda Christian posandosi le mani sui fianchi.
"Sìììì!" esclama euforico Teddy.
Phoebe, invece, ci osserva dal suo dondolino, più interessata alle apine di plastica che svolazzano.
"La prima è di Teddy" annuncia Christian, porgendo a nostro figlio una pallina di vetro con all'interno una foto di noi quattro. "Dove la vuoi mettere tesoro??"
Teddy si avvicina ad un ramo e delicatamente appende la pallina, aiutato dal papà. Andiamo avanti almeno per una mezz'ora tutti e tre insieme, ed è un momento semplicemente meraviglioso, uno di quelli che urlano FAMIGLIA, unione, amore e atmosfera di festa. E' così bello vedere mio figlio entusiasta per il Natale, e ancora di più Christian, che insieme a Teddy torna bambino anche lui, riscoprendo l'euforia per le piccole cose.
Quando ormai mezzo abete è bello addobbato, sono costretta a fermarmi perchè la principessa reclama la sua pappa.
"Sì amore della mamma, hai ragione.. ti stiamo trascurando.." la prendo in braccio, stringendomela al petto, e lei come suo solito si accoccola, calmandosi subito.
Mi siedo sul divano e sbottono camicetta e reggiseno per allattarla, carezzandole la schiena e fermandomi, come sempre, ad ammirare la perfezione dei suoi lineamenti.
Teddy e Christian, nel frattempo, aggiungono all'albero altre decorazioni, ed io li osservo, sentendomi felice ed orgogliosa dei miei uomini: è così bella la complicità tra padre e figlio.
"Mamma! Phe ha tinito??" domanda Teddy venendo verso di noi.
"Tinito no, finito forse" lo correggo ridendo.
Dopo il ruttino, metto Phoebe seduta sulle mie gambe, e Teddy la abbraccia, facendola ridere.
"Fatto la pappa sì? Tutta tutta??" chiede alla sorellina, imitando le parole che dice spesso Christian.
Mio marito ed io scoppiamo a ridere davanti alla scena: nostro figlio è spassosissimo quando fa queste uscite da "grande".
Christian si china e abbraccia Teddy da dietro. "La vuoi smettere di crescere così tanto? Che io non sono ancora pronto.."
Phoebe, quasi come volesse rispondergli, lancia uno dei suoi urletti divertiti.
"Con te lo sono ancora meno" dice Christian, dandole un leggero pizzicotto sulla coscia morbidosa.
"Su donne, finiamo quest'opera d'arte!" ci incita poi, rialzandosi.
Mi alzo anche io e ricomincio ad appendere qualche decorazione all'albero, anche se non è semplice con Phoebe in braccio che vorrebbe afferrare tutto, però è divertente lo stesso: in qualche modo anche lei deve partecipare.
"Qua c'è qualcuno che vuole smontare l'albero" scherza Christian prendendo in braccio la piccolina "Vero?? Vuoi distruggere tutto tu??" se la sbaciucchia e Phoebe ride, fiondandosi poi con la bocca sul mento del suo papà, succhiandolo neanche fosse il migliore biberon del mondo. Non so se lo faccia perchè ha bisogno di stimolare le gengive, o se è il suo modo di dare bacini; so solo che fin'ora l'ha sempre fatto solo con me, ed è evidente quanto Christian sia felice di questo nuovo contatto con sua figlia.
Dopo aver messo il pigiamino a Phoebe e averla messa a dormire, raggiungo Christian in cameretta, convinta di trovarlo a raccontare la favola a Teddy. Ma il mio tesoro dorme già profondamente, e di Christian non c'è traccia. Do un bacio a Teddy e gli sistemo le coperte, e poi scendo in salone, trovando mio marito in piedi davanti alla vetrata che dà sul giardino.
Riconosco che è uno di quei momenti in cui si chiude nelle sue riflessioni, lo vedo dalla postura rigida della schiena, e dal suo respiro profondo.
Mi avvicino cautamente. "Hei"
Lui si volta, e l'espressione seria del suo viso si tramuta rapidamente in un sorriso.
"Piccola"
Annulla la distanza tra noi prendendomi le mani e attirandomi a sè, gli allaccio le braccia intorno al collo e lo guardo negli occhi.
"Cosa c'è?" domando.
"Niente, perchè?"
Mi acciglio. "Christian.. dai su lo sai che ti conosco meglio di me stessa.. cos'hai? Sembravi molto pensieroso prima.."
Lui sospira. "Mi conosci meglio di te stessa, eh?" dice quasi con rassegnazione.
"Sì, per cui muoviti a dirmi cosa ti turba.."
Lui sospira di nuovo, passandosi una mano sul viso. "E' che..." si blocca, come se volesse cercare le parole giuste "Giuro io non vorrei pensarci, però.."
"Amore" gli poso una mano sulla guancia "Non ti devi preoccupare di nulla.."
Lui appoggia il viso contro la mia mano, chiudendo gli occhi per un istante.
"Stavo pensando a prima, quando abbiamo addobbato l'albero con Teddy.." si interrompe, ma io non lo incito. So che ha molto altro da dire, ma voglio lasciarlo libero di prendersi tutte le pause che vuole.
"E.. ho pensato che alla sua età avrei desiderato tanto un momento del genere.. qualcosa di semplice, che per tutti i bambini è la routine.. mentre per me era qualcosa di totalmente sconosciuto.."
Oh, amore mio. Ma quanti sono i brutti ricordi che porti dentro? Quanto ancora il tuo passato ti fa soffrire? Cos'hai dovuto sopportare tanti anni fa...
Sto per dire qualcosa, quando Christian riprende a parlare.
"E mi sento una merda nei confronti di Grace e Carrick. Perchè dal primo giorno in cui mi hanno preso con sè hanno fatto di tutto per darmi tutto ciò che per quattro anni non avevo mai avuto.. ma io non lo apprezzavo, li respingevo.. solo ora capisco quanto fosse importante.."
Stringo la mia mano sulla sua guancia, guardandolo negli occhi, incapace di parlare. So che se aprissi bocca probabilmente comincerei a piangere, ed è l'ultima cosa di cui Christian ha bisogno in questo momento.
Ad un tratto l'espressione di Christian si fa più dura, e lui si stacca bruscamente da me.
"Ecco perchè non volevo dirti nulla.. è quello che non volevo vedere.." dice guardando verso il giardino.
"Ma cosa??" chiedo confusa.
Lui sospira, imponendosi di calmarsi. "Quell'espressione di pietà sul tuo viso.." risponde poi a bassa voce, continuando a guardare fuori.
Oddio cos'ha capito?? Come può pensare che dopo tutto questo tempo che stiamo insieme, dopo aver conosciuto ogni sua singola sfumatura, io possa provare pietà per lui??
"Christian ma.."
"No Ana" mi interrompe voltandosi "So cosa stai pensando.. e so anche che.."
Gli tappo la bocca con la mano.
"Zitto!" mormoro decisa, dopodichè lo spingo verso il divano, facendolo sedere e sedendomi a cavalcioni sulle sue ginocchia.
"Ti prego lasciami parlare" lo supplico.
Lui accenna un sorriso, incitandomi ad andare avanti.
"Non è pietà la mia, Christian, non pensarlo mai. Io ti amo, e sento sulla pelle tutto ciò che senti tu. Ogni volta in cui un ricordo del tuo passato ti fa star male, io vorrei dare tutta me stessa per tornare indietro e alleviare le tue sofferenze. Però allo stesso tempo mi sento orgogliosa di te, perchè forse non te ne renderai conto, ma in questi anni hai fatto dei passi avanti enormi: il fatto che tu ora riesca a parlare del tuo passato, vuol dire che lo stai pian piano affrontando e superando.."
Gli sfioro con le dita gli zigomi, il naso, le guance, come se volessi disegnare il suo viso, e nel farlo immergo gli occhi nell'argento liquido dei suoi.
Christian chiude gli occhi per godersi il mio tocco, e lentamente i suoi lineamenti si rilassano e sul suo volto nasce un bellissimo sorriso.
"Amore mio" mormora nascondendo il viso nell'incavo del mio collo e stringendomi forte a sè.
Lo stringo a mia volta, accarezzandogli i capelli.
In questo momento sembra davvero un bimbo, il mio bimbo perduto, il mio amore grande, tutta la mia vita.
Christian si stacca da me e mi prende il viso tra le mani, sfiorandomi le guance con i pollici e guardandomi negli occhi con una profondità da far venire i brividi.
"Ti amo" sussurra semplicemente.
Ed io non ho bisogno di sentire altro. Quelle due semplici parole hanno una potenza sovrumana, e i nostri occhi comunicano più di quanto altre parole possano fare. Gli prendo il viso e mi fiondo sulle sue labbra, baciandolo con passione.
Le sue mani mi avvolgono i fianchi, spingendomi più verso di lui, mentre le mie scendono a sbottonargli lentamente la camicia.
Bacio una ad una le cicatrici che ha sul petto, e non c'è nulla di più appagante che sentire i suoi sospiri e vederlo abbandonarsi completamente alle mie attenzioni.
"Sai che non fanno più male..?" domanda ad un tratto.
Sollevo il viso e lo guardo negli occhi.
"Perchè tu le hai guarite tutte"


31 dicembre 2014

Mi guardo ancora una volta allo specchio, pienamente soddisfatta della figura che vedo. Indosso un abito nero, lungo, con uno spacco sulla gamba destra e ricoperto qua e là di strass color argento. Ho abbinato un paio di decoltè color argento e gioielli in oro bianco e diamanti. I capelli scendono sulle spalle in morbide onde, raccolti solo da due mollettine argentate nei lati, e il trucco, stavolta, è un po' più carico del solito. In fondo è la sera di Capodanno, se non oso ora, quando posso farlo?
Ad un tratto due inconfondibili braccia mi avvolgono i fianchi.
"Sei bellissima" mormora Christian appoggiando il mento sulla mia spalla e sfiorandomi il ventre.
Ci guardiamo negli occhi attraverso lo specchio. Mi perdo in quello sguardo magnetico che ha sempre la stessa capacità di ipnotizzarmi e farmi sentire la donna più bella del mondo.
"Anche tu sei bellissimo" mi volto tra le sue braccia e gli sistemo il papillon color argento. Dopodichè gli liscio la giacca e lo bacio.
"I bambini?"
"Sono giù con tua madre e Bob, stiamo aspettando solo te"
"Sono pronta"
"Io no, però"
Lo guardo interrogativa. Christian mi sfiora le labbra con il pollice.
"Queste labbra così invitanti.. come faccio a non baciarle?" sussurra con la voce suadente, mentre attira il mio viso verso il suo per travolgermi in uno dei tipici baci alla Christian Grey, cioè quelli che ti fanno dimenticare anche i connotati anagrafici.
"Vorrei baciarti per sempre"
Sorrido sulle sue labbra, e gliele sfioro ancora una volta. "Anche io"
Ci prendiamo per mano e usciamo dalla nostra camera, raggiungendo mia madre e Bob in salone.
"Ma quanto sono belli gli amori di mamma" dico ammirando i miei bambini.
Teddy è vestito elegante come Christian, ha voluto il completo come il suo papà; mentre Phoebe indossa un vestitino rosa di tulle con un nastro fuxia in vita, abbinato a scarpette e fascia fuxia: è una vera bambolina.
Una volta chiuse tutte le finestre e attivato l'allarme della villa, siamo pronti per dirigerci al ristorante dove abbiamo deciso di festeggiare tutti insieme l'ultimo dell'anno.
Ci saranno i genitori di Christian, Kate ed Elliot, Mia ed Ethan, i genitori di Kate ed Ethan, Ray, mia madre e Bob che sono arrivati da Savannah il giorno della Vigilia di Natale, e anche mio fratello Thomas con sua madre Sonny. Taylor e Gail, invece, sono ad Olympia dai parenti di Jason: meritavano davvero qualche giorno di ferie.
La sala è addobbata in maniera superlativa: lampadari di cristallo, tovaglie di lino bianche con inserti color argento, con relativi fazzoletti abbinati, posate d'argento e bicchieri di vetro soffiato. Lungo le pareti corrono fili di luci natalizie, e le finestre affacciano sul bellissimo panorama del Puget Sound. Il nostro tavolo è in fondo alla sala, sono già arrivati tutti, tranne mio fratello Thomas.
Cominciamo a prendere posto, notando con piacere che c'è ampio spazio anche per la carrozzina di Phoebe e il passeggino di Ava. La mia piccola principessa non appena mi vede agita le braccia verso di me.
"Tesoro della zia!" la prendo in braccio e lei appoggia la sua bocca sulla mia guancia, a mo' di bacino. E' splendida nel suo vestitino rosso e bianco, con quei piccoli ricciolini biondi che le incorniciano il viso.
"Ma sei una meraviglia!" la sollevo leggermente in aria e poi le schiocco una serie di bacini sulla guancia, facendola ridere. Nel frattempo ci raggiunge anche Teddy, che è innamorato della sua cuginetta.
"Taoo!" le prende le manine, ed Ava lo fissa curiosa, ridendo poi un attimo dopo.
E' così bello l'affetto che dimostrano i bambini, ed io spero tanto che, avendo alla fine solo due anni di differenza, anche da grandi Teddy, Ava e Phoebe possano essere così uniti.
Poco dopo arriva anche mio fratello Thomas, anche lui bellissimo nel suo smoking. Lui e sua madre salutano affettuosamente tutti noi, e poi prendono posto a tavola. Thomas è seduto di fronte a me, e vedo chiaramente quanto i suoi occhi siano spenti, nonostante lui li nasconda abilmente dietro i suoi bellissimi sorrisi.
Sono diversi giorni che è molto giù, precisamente dal giorno di Natale, quando andò a casa di Roxy per farle gli auguri e portare un regalino a lei e a Lucas: in quell'occasione, dalle poche parole che sono riuscita a tirare fuori a Thomas, lei gli disse che riteneva fosse meglio che smettessero di frequentarsi, perchè lei non era la persona adatta a lui e tutte quelle frasi fatte che usiamo noi donne per allontanare qualcuno.
A lavoro è sempre rimasta solare ed impeccabile, ma riuscivo comunque a scorgere qualche ombra nei suoi occhi. Però non ho voluto intromettermi: è giusto che, qualsiasi cosa sia successa, la risolvano da soli.
Però mi fa male vedere Thomas così triste; lui tiene davvero a Roxy, e non sa cosa fare per far sì che lei possa fidarsi e lasciarsi andare completamente.
La serata trascorre nel modo che più amo in assoluto: tutta la mia famiglia al completo, l'affetto, le risate, gli scherzi, e una bellissima atmosfera di festa e di voglia di ricominciare che rende tutto perfetto.
Dopo i primi, mi dirigo insieme a Kate e Mia in una stanzetta riservata, per poter allattare Phoebe in tutta privacy.
"Vi rendete conto che sta finendo il mio ultimo anno da fidanzata? Cioè... il prossimo capodanno sarò una donna sposata.." osserva Mia incredula.
"Eh già" sospira Kate "E chissà.. potresti essere in dolce attesa.."
Mia sorride. "Magari.." dice con aria sognante.
"Vorresti rimanere incinta presto o aspettare un po'?" domando curiosa.
"Beh.. da un lato non mi dispiacerebbe godermi per qualche mese la vita matrimoniale.. però.. diciamo che sin da piccola ho sempre desiderato avere dei figli, e negli ultimi tre anni questo desiderio è aumentato in maniera esponenziale.. Guarda là che meraviglie.." indica con un cenno del capo Ava e Phoebe.
"Anche Ethan secondo me non vede l'ora di diventare papà.." sentenzia Kate "Glielo leggo negli occhi quando ha in braccio i nipotini.."
"E tu ed Elliot? Vorreste il secondo?" chiede Mia a Kate.
"Certo, però non subito. Ava ha solo nove mesi, vorremmo aspettare ancora un po'.."
Mia sorride, dopodichè volge lo sguardo a me.
"E no eh! Io per ora ho già dato. Sono già al secondo, e Phoebe ha solo quattro mesi.."
Le ragazze ridono, dopodichè il discorso si sposta sul battesimo di Phoebe, che avrà luogo tra un paio di mesi. Quello di Ava, invece, è stato ad ottobre: sono stata felicissima e orgogliosa di essere la sua madrina, e mi sono anche emozionata parecchio.
Quando torniamo in sala, i secondi non sono ancora stati serviti. I "grandi" chiacchierano amabilmente tra loro, così come Christian, Elliot, Ethan e Thomas.
"Ma che belli questi uomini!" esclamo raggiungendoli, poi mi guardo intorno e non vedo il mio bambino "Ma Teddy dov'è?"
Christian mi indica la parete alle spalle del nostro tavolo, seguo la direzione del suo dito e trovo Teddy che dorme nel passeggino.
"E' crollato" spiega mio marito con un sorriso.
"Amore della mamma, speriamo si svegli per il brindisi di mezzanotte"
"Ssshh, silenzio un attimo!" ci zittisce ad un tratto Elliot.
"Che c'è?" domanda Carrick corrucciato.
Elliot fa segno di attendere un attimo, mentre prende Ava dalle braccia di Kate.
"Cos'hai detto cucciola??"
Ava si guarda intorno curiosa, tenendo le manine in bocca come suo solito. Posa poi il suo sguardo su Elliot, che la guarda quasi con trepidazione, e pochi istanti dopo capiamo il perchè.
"Paaa... paaa.. papapa..."
Tutti noi ci guardiamo e sorridiamo, mentre Elliot per poco non crolla al suolo. E' la prima volta che Ava pronuncia la parola "papà", fin'ora aveva sempre detto solo "mamma".
"Paa..pàà" prosegue Ava a ruota libera, mettendo a serio rischio la salute del suo papà.
"Oh amore miio" sospira Elliot stringendosela forte al petto.
Potrei giurare di vedere i suoi occhi lucidi mentre tiene stretta sua figlia, e allunga il braccio per stringere anche Kate.
"Sono bellissimi" mormora Grace emozionata.
"E' vero" le fa eco Christian, abbracciandomi da dietro, stringendo così me e Phoebe insieme. "Non vedo l'ora che lo dica anche lei.."
"Comincio a preparare le bombole d'ossigeno" ironizzo, baciandolo e porgendogli poi sua figlia.
E' bellissimo vedere Christian con Phoebe: sembrano davvero una piccola principessa con il suo principe azzurro, il suo grande eroe.

Sono ormai le 23 quando terminiamo anche i contorni; i genitori decidono di uscire in giardino per sgranchirsi un po' le gambe, mentre noi ragazzi restiamo a tavola a chiacchierare e a dare un'occhiata ai bambini, che dormono tutti e tre.
Mio fratello Thomas cerca di stare al passo con la conversazione, ma è evidente che sia assente, perso nei suoi pensieri, e ne ho l'assoluta certezza quando all'improvviso si alza e, adducendo una scusa, esce anche lui in giardino.
Christian ed io ci rivolgiamo un'occhiata eloquente, dopodichè mi alzo ed esco a cercare mio fratello. Lo trovo appoggiato alla ringhiera che separa l'enorme giardino del ristorante dal piccolo laghetto antistante, la postura rigida, lo sguardo rivolto al blu della notte.
Mi avvicino cautamente, fino ad affiancarmi a lui, e gli poso una mano sulla sua.
"Dovevo immaginare che mi avresti seguito.." osserva, senza staccare lo sguardo dal laghetto.
"Sai.. credo che abbiamo sempre bisogno di qualcuno che ci segua, anche quando diciamo di voler restare da soli.. soprattutto se quel qualcuno ci vuole un bene dell'anima.. e se abbiamo un disperato bisogno di sfogarci.."
Thomas annuisce lentamente, voltandosi poi verso di me.
"Non so cosa fare Ana.. da un momento all'altro è crollato tutto.."
"Scusami se te lo chiedo di nuovo.. ma a me non è chiaro il concetto di "da un momento all'altro".. Cioè, cos'è successo di preciso??"
"Fino al 24 mattina era tutto a posto, ci siamo incontrati a casa vostra, abbiamo scherzato e chiacchierato come sempre.. La sera le ho telefonato, ma lei non mi rispondeva.. Ho pensato fosse impegnata in famiglia, così le ho scritto un semplice sms di auguri, e a quello ha risposto, ma in maniera abbastanza distaccata. Il giorno dopo sono andato a casa sua per portare un regalino sia a lei che a Lucas.. e tutto ad un tratto mi dice che sarebbe meglio non vedersi più, perchè lei non può essere la persona giusta per me, perchè ora deve pensare a suo figlio e non alle pene d'amore come una diciottenne, e una serie di motivi vari che neanche ricordo sinceramente... Io.. io davvero non so perchè da un momento all'altro pensi questo.. E non so cosa fare per tentare di farla ragionare.."
"Tu cosa provi per lei??"
"Io.. io.. io mi sono innamorato Ana.." sorride, di un sorriso amaro "Il solito clichè, no? Te ne rendi conto sempre quando è troppo tardi.. Il mio cuore probabilmente lo sa già da un po', ma io solo in questi giorni mi sono reso conto di quanto lei mi manchi, di quanto avrei voluto averla qui con me stasera.."
"Vieni qua" lo attiro verso di me e lo abbraccio forte.
E' così vulnerabile, dolce, quasi indifeso.
"Non ti preoccupare.. io sono sicura che andrà tutto bene.." mi stacco da lui e lo guardo negli occhi "Io non credo che Roxy pensi davvero ciò che ha detto.. secondo me alla base ci sono altri motivi.. e se davvero a lei ci tieni devi lottare per scoprirli, e far sì che li superiate insieme.."
"Ana io non.."
"Io non cosa?? Thomas, sappiamo bene che Roxy recentemente ha vissuto un periodo difficile nella sua vita, non sappiamo quanto difficile, ma sicuramente abbastanza da frenarla e impedirle di lasciarsi andare e fidarsi delle persone.. Di te si è fidata, anche se non totalmente, per cui tu devi lottare affinchè lei si apra completamente e ti confidi tutto ciò che ha dentro. Tu te la senti di lottare per lei?"
Thomas mi fissa per diversi secondi, e sono i suoi occhi e il suo sorriso a darmi la risposta.
"Come farei io senza di te?" mi stringe forte e mi dà un bacio sulla testa.
"Hei hei, piano con le effusioni!"
Ci voltiamo contemporaneamente, vedendo arrivare Christian con un sorrisetto sul volto. Thomas sorride e si stacca da me.
"Mi raccomando, trattala come una regina, perchè non merita nulla di meno"
"Non faccio altro da tre anni a questa parte, caro cognato"
Thomas ride e dà una pacca sulla spalla a Christian, prima di avviarsi verso l'interno della sala.
"Come sta??" domanda poi mio marito.
"Credo meglio. L'ho visto molto più motivato e pronto a lottare"
"Bene"
Mi sorride e mi prende il viso tra le mani per regalarmi un dolcissimo bacio.
Poco più di mezz'ora dopo, siamo tutti in piedi in sala, con i calici pronti. Per fortuna i bambini si sono svegliati e possono festeggiare con noi l'arrivo del nuovo anno.
Al termine del count-down in sala scroscia un tripudio di applausi, grida di auguri e tappi che volano.
"Buon anno amore mio" mormora Christian baciandomi.
"Tanti auguri amore"
Il secondo e il terzo bacio sono per i miei bambini, soprattutto per Phoebe, che festeggia il suo primo capodanno. Il successivo quarto d'ora è fatto di baci, abbracci e auguri, prima di poter finalmente brindare al nuovo anno. Il discorso, come al solito, spetta a Carrick.
"Dunque, quest'anno è stato davvero meraviglioso. Ci ha portato due gioie immense.." indica Ava e Phoebe "Nuovi membri della famiglia" si rivolge poi a Thomas e Sonny "Ma soprattutto la consapevolezza di essere sempre più uniti, forti e capaci di affrontare qualsiasi ostacolo. Il prossimo anno ha in serbo già tanti progetti, e speriamo che vada tutto per il meglio. Buon 2015"
"Auguri!" esclamiamo in coro, prima di far tintinnare i bicchieri e bere.
Poco dopo tutti gli ospiti della sala vengono gentilmente invitati ad uscire in giardino per i fuochi d'artificio. Ci avviciniamo tutti alla ringhiera, Christian mi tiene per mano e dall'altra parte tiene in braccio Teddy, mentre io Phoebe.
I bambini sembrano molto divertiti e affascinati dai fuochi, per nulla spaventati dal rumore che provocano.
Ammirando i meravigliosi giochi di luce che si vengono a creare nel cielo, non posso fare a meno di pensare all'anno che è appena trascorso: è stato uno dei più belli di tutta la mia vita, mi ha portato la mia bambina, il mio secondo grande miracolo; mi ha portato Thomas, il fratello che ho sempre desiderato. Mi ha portato soddisfazioni lavorative, qualche momento di debolezza, di sconforto, ma allo stesso tempo mi ha portato la consapevolezza di poter superare tutto, grazie alla forza della mia famiglia e all'amore, quell'amore che vedo adesso riflesso negli occhi di mio marito e dei miei bambini.
Buon 2015 a noi, famiglia Grey-Steele.  

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