Capitolo 26

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  Una settimana dopo...
POV CHRISTIAN
Mi alzo dal letto con mezz'ora di anticipo rispetto al solito, tentando di fare meno rumore possibile, se Ana si sveglia manda a monte tutti i miei programmi. Oggi è San Valentino e voglio portarle la colazione a letto.
Scendo al piano inferiore e trovo Mrs Jones già in cucina.
"Buongiorno Mr Grey.."
"Buongiorno Gail, mia moglie sta ancora dormendo e vorrei portarle la colazione in camera, può aiutarmi??"
"Certo! Cosa desidera che prepari?"
Ci penso un attimo su. "Dunque, Ana in questi giorni sta facendo colazione con il tè, i pancake, poi ci aggiunga qualche muffin, il caffè per me, e un po' di frutta.."
"Perfetto! Mi dia dieci minuti e sarà tutto pronto!" afferma con un sorriso prima di mettersi ad armeggiare con pentole e alimenti.
Nel frattempo sento la serratura della porta scattare, mi dirigo nell'atrio e vedo entrare Taylor con in mano due splendide rose rosse, ciascuna avvolta da una carta trasparente. Una la appoggia sul tavolino dell'ingresso, deduco per darla dopo a Gail, e l'altra me la porge.
"Buongiorno Mr Grey, ecco la rosa come mi aveva chiesto"
"Grazie mille Jason!"
Torno in cucina e Mrs Jones sta sistemando in un vassoio le diverse cose che ha preparato, emanano un profumo divino. Ci aggiungo sopra la rosa, e poi afferro il vassoio e cautamente salgo le scale, apro la porta della nostra camera con il gomito ed entro, poggiando il vassoio sul letto. Il materasso si incurva sotto il mio peso, e Ana si muove leggermente, poi riprende a dormire serena. Mi dispiace da morire svegliarla, soprattutto perché è bellissimo guardarla dormire, ma meglio che si svegli con la mia voce che con il gracchiare della sveglia.
Prendo la rosa e con delicatezza gliela faccio ondeggiare davanti al naso, così che ne senta il profumo.
"Amore.." sussurro. Ana si muove un po', borbottando.
"Dai piccola, svegliati.." la incito dolcemente.
Lei apre a fatica gli occhi e non appena vede la rosa, sorride.
"Buongiorno.." le dico sorridendo.
Ana sbadiglia e stiracchia le braccia. "Buongiorno.." risponde con la voce ancora impastata dal sonno.
Mi chino su di lei e la bacio sulle labbra. "Buon San Valentino, amore mio"
"Anche a te cucciolo!" mi tira a sé e mi stringe forte.
"Ti va di fare colazione?" le indico il vassoio accanto a noi.
"Uaaau, la colazione a letto??" chiede sorpresa, e giuro che potrei farlo ogni mattina, solo per vedere quel suo sorriso magico.
Si tira su a sedere e prende la rosa, annusandola. "E' bellissima"
"Mai bella come te"
Mi prende il viso, stringendomi le guance, e mi bacia sulle labbra. "Mangiamo?" chiede impaziente.
Le avvicino il vassoio e la vedo riflettere su cosa prendere. Alla fine si versa un po' di tè, mentre io bevo un caffè. Non appena finisco, mi allungo verso il comodino, apro il cassetto ed estraggo una scatolina: il mio regalo. Anzi, il primo regalo della giornata. Chiudo il cassetto e metto la scatolina davanti agli occhi di Anastasia.
"Oh.." sospira sorpresa. Posa la tazza di tè e prende la scatolina, la fissa con gli occhi sgranati.
"Aprila, su.." la sprono.
"Oh, sìsì.." dice prima di aprire la scatolina. Si porta la mano alla bocca e i suoi occhi si illuminano mentre osserva il gioiello: una semplice catenina d'oro bianco con un ciondolo formato da una A e una C intrecciate.
"Ho pensato che, dato che la collana che portavi ogni giorno si è spezzata, potresti indossare questa.. è molto semplice e.. così mi porti sempre con te.."
Ana sbatte ripetutamente le palpebre, e so che lo fa per non piangere, ma non appena apre bocca il suo tentativo fallisce.
"Amore è.. è.. è così bella.." dice quasi singhiozzando.
"Tesoro.." le prendo il viso e le accarezzo le guance "Ti prego non piangere.."
"Sì scusa, hai ragione.." si asciuga il viso e sorride, sfiorando con le dita il ciondolo. "E' davvero stupenda.. tu sei stupendo.."
Mi prende per la nuca e mi attira verso le sue dolcissime labbra. "E comunque, sappi che tu sei sempre con me, capito? Sempre. Collana o non collana" dice prima di baciarmi di nuovo.
"Adesso c'è un problema.." torna a fissare il vassoio.
"Sarebbe??"
"Pancake o muffin??" chiede seria.
Rido. Alla fine l'ardua sfida è vinta dai pancake allo sciroppo d'acero, mentre io prendo un muffin al cioccolato. Mentre mangio noto che Ana mi fissa, e fissa il mio muffin.
"Ne vuoi uno anche tu?" chiedo, a dirla tutta confuso dal suo sguardo profondo.
Scuote la testa.
"E allora perché mi guardi così?"
"Niente è che.. quel muffin mi ha ricordato quella mattina in cui mi portasti a fare colazione, dopo il servizio fotografico all'Heathman.."
Mi fermo di colpo, con il muffin a mezz'aria, e ad un tratto mi scorrono davanti agli occhi le immagini di quella mattina: i miei occhi che non riuscivano a staccarsi da lei, i suoi che mi scrutavano attenti, la colazione, l'amara convinzione che non avrebbe mai accettato ciò che avevo in mente di proporle, i suoi occhi tristi e delusi, il dolore che mi provocò il suo allontanamento.
"Già, avresti mai pensato che.. che sarebbe successo tutto questo?" domando, conoscendo già la risposta.
"No.. quel giorno pensavo che ci fossimo detti addio per sempre.." ammette con tono triste, poi sorride "E invece guardaci adesso.. è cambiato tutto.."
"Già, tu per esempio sei ingrassata.." le faccio notare.
"Scemo!" mi fa la linguaccia e mi dà un buffetto sul braccio. Poi mette il broncio, e non so descrivere la voglia che ho di lanciare il vassoio per aria e fare l'amore con lei.
Mi avvicino a lei per darle un bacio sulla guancia, ma lei mi scansa. Allora tento una via alternativa, mi abbasso e le do un bacio sulla pancia. "Piccolo, mi sa che la mamma si è arrabbiata con me.. io non volevo dire che è grassa, volevo dire che è cambiato tutto e sei arrivato tu, e noi ti amiamo già così tanto.."
Sento le dita di Ana che si intrufolano nei miei capelli, sollevo il viso e lei si abbassa per baciarmi. "Sono sicura che anche lui ti ami già.."
Appoggio l'orecchio sul pancione di mia moglie, beandomi dei calcetti del nostro piccolino, in fondo oggi è anche la sua festa, la sua mamma ed io siamo innamorati di lui.
"Vorrei stare così tutto il giorno.." dice Ana accarezzandomi amorevolmente i capelli.
"Potremmo farlo, se solo tu avessi preso un giorno di ferie..."
"Christian, per favore, non ricominciare! Tra un mese vado in maternità, non mi va di prendere altri giorni di ferie.."
"E vabbè.." sospiro rassegnato "Vorrà dire che festeggeremo questa sera.." dico prima di baciarla di nuovo e alzarmi per andare a vestirmi.
Non appena esco dal bagno, mentre Ana si prepara, scendo in cucina e do a Mrs Jones disposizioni sulla per questa sera, e poi del resto mi occuperò io.
Per ventotto anni il 14 febbraio è sempre stato un giorno come tutti gli altri, irritante, inutile e sdolcinato. Quest'anno, invece, finalmente so cosa significhi amare, e voglio organizzare per mia moglie una serata che la lascerà a bocca aperta.
Spero.

POV ANASTASIA
Arrivo alla SIP e sfoggio trionfante la mia nuova collana, Christian me l'ha regalata questa mattina, ed è semplicemente favolosa.
"Buongiorno Ana!" esclama Elizabeth.
"Buongiorno!!" rispondo, imitando il suo entusiasmo.
"Che bella collana! Nuova?"
"Sìì, è il regalo di Christian per San Valentino.."
"Che bella!! Certo che tuo marito ama molto sorprenderti.." osserva.
Dopo fare l'amore, prendersi cura di me e baciarmi, è la cosa che ama fare di più, ma non posso di certo dirglielo. Così mi limito ad annuire e sorridere.
"Ciao Ana!" ci raggiunge anche Hannah.
"Buongiorno!!" esclamo.
"Complimenti eh, tuo marito è davvero premuroso.. trovassi anche io un uomo così.."
Anche lei? Ma che diamine hanno tutte con mio marito stamattina??
"Oh, grazie.." farfuglio, non sapendo cosa dire.
Mi scuso e mi dirigo nel mio ufficio, e una volta entrata capisco al volo i commenti delle ragazze: sul tavolino accanto al divano fa la sua figura un enorme fascio di rose rosse. Poso il cappotto sull'attaccapanni e la ventiquattrore sulla scrivania, prima di sedermi sul divano e osservare le rose: sono venticinque, bellissime e profumatissime, tenute insieme da un nastro rosso, a cui è attaccato un bigliettino. Lo prendo e mi affretto a leggerlo:
"Non sapevo che senso avesse questa giornata, non sapevo che senso avesse l'amore, che senso avesse la felicità, non sapevo che senso avesse la vita, prima che arrivassi tu.
Buon San Valentino amore della mia vita, ti amo.
Tuo per sempre, Christian."
Sorrido tra le lacrime, chiedendomi per l'ennesima volta in tanti mesi cosa ho fatto di così straordinario nella vita per meritarmi quest'uomo. Chiedo ad Hannah di procurarmi un vaso dove mettere le rose, e poi accendo subito il computer per inviare una mail a Christian.

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