Capitolo 50

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POV ANASTASIA

"Ma quanto sei bella, eh? Sei stupenda tu, vero?" esclamo alla mia piccolina, mentre piano piano la spoglio, per poterla cambiare e vestire.
"E' incredibile quanto sia identica a te quando sei nata.." osserva mia madre incredula.
È arrivata praticamente all'alba per permettere a Christian di tornare a casa, e dare una mano a me a cambiarmi. Christian ha aspettato che ci portassero la principessa per darle il buongiorno, e poi è andato a casa per fare una doccia, e soprattutto per farsi trovare lì quando Teddy si sveglierà. Io intanto ho allattato la piccolina, e ora che è sazia e tranquilla posso cambiarla con calma.
Un leggero crampo alla schiena mi colpisce mentre sono china sul letto per vestire Phoebe, e mi costringe a sollevarmi.
"Cos'hai tesoro??" chiede prontamente mia madre.
"Mi fa male la schiena.." mi lamento.
"E' normale piccola, sono passate appena dodici ore dal parto, siediti un po' dai, finisco io di vestire Phoebe.."
Le sorrido riconoscente e mi accomodo sulla poltroncina, mentre mia madre viene completamente rapita dalla dolcezza della sua nipotina.
"Ma lo sai che sei la principessa della nonna?? Da ieri sera a stamattina sei diventata ancora più bella!"
Osservo la scena con un grande sorriso sulle labbra e un'indescrivibile gioia nel cuore. Anche se non vede e non coccola i suoi nipotini quanto vorrebbe, mia madre resta sempre una figura fondamentale per loro, e una nonna eccezionale.
"Eccoci qua, ti piace il completino nuovo, mamma??" chiede poi prendendo in braccio mia figlia e mostrandomela.
"E' stupenda!"
Sarò anche di parte, ma quell'insieme di guanciotte paffute, occhioni dolci, labbra a cuoricino, nasino a patatina, con addosso quella tutina bianca e rosa con un minuscolo scaldacuore rosa sopra, è qualcosa di semplicemente meraviglioso.
Ad un tratto un bussare alla porta attira la nostra attenzione.
"Avanti!" esclamo.
La porta si apre ma tutto ciò che vedo è un paio di gambe maschili fasciate da un paio di bermuda blu. Il viso e il busto dell'uomo sono coperti dall'enorme fascio di rose che ha in una mano, mentre nell'altra regge una scatola rosa.
"Mrs Grey??" domanda poi il ragazzo mostrandoci il suo viso.
"Sì, sono io!" rispondo, divertita dalla sua evidente difficoltà nel muoversi.
"Allora queste sono per lei"
Mia madre mi mette Phoebe tra le braccia e poi corre in suo aiuto, prendendo le rose e la scatola e appoggiando tutto sul tavolino. Dopo aver ricevuto una cospicua mancia, il ragazzo con un sorriso raggiante ci congeda.
"Uau!!" esclamo osservando le rose. Saranno credo almeno una quarantina, tutte rosa, e una bianca.
La scatola, invece, è rosa con su disegnato un orsacchiotto bianco che regge un cuore con all'interno la scritta "TI AMO", e all'interno c'è la mia colazione, che sarebbe sufficiente a sfamare anche sei o sette persone. Il mio uomo non si smentisce mai.
Sorrido a questo pensiero, e a dirla tutta ho anche un certo languorino, ma prima di mangiare voglio assolutamente leggere il biglietto che accompagna le rose. Mia madre lo stacca dal nastro che le avvolge, e me lo passa.
Continuando a stringere a me la mia cucciola, con una mano lo apro e lo leggo.
"Questa notte ti guardavo dormire e giuro che ho provato a pensare a ciò che avrei voluto scriverti, ma la verità è che non mi è venuto in mente nulla che possa spiegare tutto ciò che provo in questo momento. Non si può spiegare a parole l'emozione di conoscere finalmente la nostra principessa dopo averla attesa nove lunghissimi mesi, dopo tutte le ecografie, i battiti del suo cuoricino, il tuo pancione che cresceva di giorno in giorno, e di mese in mese. Vorrei spiegarti quanto sia stato meraviglioso e unico stringerti la mano in quegli ultimi istanti di dolore atroce, e poi sentire il suo pianto, vederla, tenerla tra le braccia. Sei stata bravissima piccola mia, con la tua forza, la tua dolcezza, la tua tenacia e il tuo amore hai messo al mondo il nostro secondo gioiello. E ti assicuro che nelle mie più grandi fantasie non ero mai riuscito ad immaginare una bambina così bella. Grazie per avermi reso padre per la seconda volta, grazie per avermi reso un uomo migliore, grazie per la felicità e l'amore che mi regali ogni singolo giorno. Non vedo l'ora di cominciare finalmente la nostra vita in quattro, e giuro che darò la mia vita, e anche di più, per proteggervi e rendervi felici.
Siete tutta la mia vita.
Vi amo.
Christian."
Tiro su con il naso e cerco di scuotere il petto il meno possibile per non disturbare Phoebe che sta cercando di addormentarsi. Piango e sorrido allo stesso tempo, commossa e irrimediabilmente innamorata dell'uomo meraviglioso che ho al mio fianco.
"Dev'essere un biglietto bellissimo.." mormora mia madre, osservandomi con gli occhi lucidi.
Annuisco e sorrido, ripiegando il biglietto."Lo è" confermo, riponendo il biglietto nella bustina e passandola a mia madre, che subito la riattacca al fascio di rose.
Coccolo un altro po' la mia principessa, aspettando che si addormenti, e poi mia madre la adagia delicatamente nella culla, permettendomi così di fare colazione.
Do un'occhiata al cellulare, e noto che sono appena le nove. Mi scoccia da morire dover aspettare ancora due ore e mezza per vedere mio marito e mio figlio; l'ansia mi arriverà a livelli stellari.
"Mamma.." mormoro ad un tratto.
Lei si siede sul bracciolo della mia poltrona e mi accarezza i capelli "Cosa c'è tesoro??"
"Ho paura di come reagirà Teddy quando vedrà la bambina.."
"Perché??"
"Non lo so.. se dovesse prenderla male? Cioè, finchè era nella mia pancia era un conto, ora è qui, è reale.. io non so lui cosa potrà fare o dire.."
Mia madre sospira e mi accarezza i capelli.
"Tesoro, è normale che tu ti senta insicura, così com'è normale che Teddy all'inizio potrà essere un po'.. come dire?.. Stranito, perché ha solo due anni e si ritroverà davanti un esserino molto più piccolo di lui, che assorbirà gran parte della vostra attenzione, che fin'ora era stato solo astratto mentre adesso è in carne e ossa, più carne che ossa.."
Ridacchio per la sua ultima frase, ma è tutto il resto che mi mette un po' di pressione.
"E secondo te cosa dobbiamo fare?"
"Non avete bisogno che ve lo dica perché secondo me saprete gestire benissimo la situazione. Comunque, se proprio devo dire la mia, credo che basti coccolarlo esattamente come avete sempre fatto, e poi, secondo me, credo sia importante lasciare che conosca la sorellina.. nel senso, lascia che la veda, la tocchi, sempre con la vostra supervisione ovviamente.. Non c'è un manuale per queste cose, però sono sicura che Teddy si innamorerà della bambina, perché è la sua sorellina.."
Mia madre mi sorride, accarezzandomi la schiena, ed io faccio altrettanto, stringendomi a lei, e sentendomi finalmente più rilassata.
"Grazie mamma.."
"No piccola mia, non mi devi ringraziare" mormora lasciandomi un bacio tra i capelli.
Poco dopo mia madre mi aiuta a stendermi di nuovo, e avvicina la culla al mio letto, dandomi modo di contemplare la mia piccolina, e allungare la mano per sfiorare la sua. Starei ore a fissarla, è il ritratto della dolcezza e della beatitudine. E credo che passerà ancora molto tempo prima che mi renda conto che questo miracolo l'ho fatto io.
Un lieve bussare mi fa voltare di scatto verso la porta socchiusa, dalla quale vedo spuntare il viso di Grace.
"Posso??"
Sorrido. "Ma certo!" esclamo, sollevandomi leggermente.
Mia suocera entra in camera e saluta affettuosamente mia madre prima di avvicinarsi al mio letto.
"Come stai tesoro??" domanda, dandomi un materno bacio sulla fronte.
"Molto meglio. Ho qualche dolore, però niente di insopportabile.." rispondo, con un lieve sorriso.
"E questa principessa invece??" chiede poi, sporgendosi ad osservare la sua terza nipotina.
"E' un amore, Grace. Mangia e dorme. Per ora!"
Grace ride leggermente, sfiorando delicatamente la guancia di Phoebe. "Siete stati bravi Ana, davvero bravi!! Avete messo al mondo una meraviglia.."
Le sorrido, e per qualche minuto chiacchieriamo del più e del meno, prima che una squillante voce femminile irrompa in camera.
"Buongiorno!!"
"Kate!!" esclamo, incredula. Non è ancora orario di visite. "Cosa ci fai quìì?? Come hai fatto a salire??"
"Mi sottovaluti, Steele! Ho detto che avevo un appuntamento con la ginecologa.. Non potevo certo aspettare altre due ore per vedere la mia nipotina.."
Mia madre, Grace ed io scoppiamo a ridere. Kate quando vuole sa rigirare qualunque situazione a proprio vantaggio.
La mia migliore amica corre verso di me e mi abbraccia forte. "Tesoro mio! Finalmente, non vedevo l'ora di venire!"
"Kate.." mugugno, sentendo calde lacrime bagnarmi le guance.
Mia madre e Grace ci lasciano sole per andare a prendere un caffè al bar. La mia amica nel frattempo si stacca da me e si affaccia nella culla per osservare Phoebe.
"Oddio" si porta una mano alle labbra, emettendo un leggero singhiozzo. "E' stup-penda.. Davvero è.. è bellissima.."
Le accarezza delicatamente le manine, poi le guance, le braccia, completamente incantata.
"Sei stata semplicemente eccezionale!" esclama, sedendosi poi sul bordo del mio letto e accarezzandomi i capelli.
"La mia nipotina come sta??" le chiedo poi.
"Benissimo! Non vede l'ora di conoscere la sua cuginetta"
"E' con Mia??"
"Nono! Dopo averla sfamata, lavata, vestita e sbaciucchiata, l'ho lasciata con Elliot.. E' suo padre, ed è giusto che la tenga lui quando io non ci sono.."
"Giusto!" sorrido.
Passo la mezz'ora successiva a parlare del travaglio, del parto e delle prime ore con Phoebe, mentre Kate mi racconta di come si è comportato Teddy ieri sera.
"E' stato buonissimo Ana, quando si è svegliato gli abbiamo detto che mamma e papà erano andati a far nascere la sorellina, e lui era euforico, voleva venire anche lui.."
Ridacchio, lieta di quanto il mio cucciolo sia stato bravo.
"Grazie Kate!" dico prendendole la mano. "Senza te, Mia e Gail non sarei mai stata così tranquilla.."
"Hei" mormora accarezzandomi i capelli "Non mi devi ringraziare di nulla, okei??"
Annuisco, sentendo nuovamente gli occhi gonfiarsi di lacrime. Ormai credo che i miei condotti lacrimali siano consumati; da ieri non faccio altro che piangere per ogni sciocchezza, e in più mio marito e i miei genitori mi prendono anche in giro. Ma non importa, sono le emozioni più belle che si possano provare nella vita, e valgono tutte le lacrime di gioia versate.
Dopo pochi minuti Phoebe nella culla comincia a muoversi e a stendere le braccia.
"Eccolaa, si sta svegliando!" esclama Kate, impaziente di vedere la piccola sveglia. "Posso vero??"
"Ma certo!"
La mia amica si alza proprio nel momento in cui Phoebe comincia a piagnucolare.
"Heey, piccolina!" le sussurra dolcemente Kate, prendendola in braccio. "Ciao amoree! Non vedevi l'ora di conoscere la zia, vero??"
Sorrido davanti a questa scena, mentre Kate si coccola mia figlia e le ripete quanto sia bella.
"Hai visto??" chiede poi a me, dopo che la principessa si è calmata e accoccolata al suo petto "Mi vuole già bene!"
"Ha riconosciuto le braccia della madrina.." dico a bassa voce.
Kate alza il viso di scatto e punta gli occhi nei miei, sorpresa. Ancora non avevamo detto a nessuno chi abbiamo scelto come madrina di battesimo di Phoebe, abbiamo voluto aspettare che nascesse.
"Già dal giorno in cui feci il test, dissi a me stessa che se fosse stata femmina avrei voluto te come madrina.." rispondo alla sua domanda inespressa.
La mia amica mi sorride, abbassando poi il viso verso la piccolina e dandole un dolce bacio sulla fronte; si avvicina poi a me e si siede nuovamente sul bordo del letto.
"Io.. io.. non so che dire.." ammette, con gli occhi lucidi dall'emozione.
"Non devi dire niente, solo volerle bene come hai fatto dal primo momento in cui abbiamo saputo che era dentro di me.."
Kate ride leggermente, accarezzando poi il viso della mia piccolina.
"E' la mia principessa!"
Nel giro di mezz'ora sia Grace che Kate vanno via, la prima promettendomi che tornerà tra qualche ora insieme a Carrick, mentre la seconda passerà nuovamente nel pomeriggio insieme ad Elliot ed Ava.
Mentre coccolo un po' la mia cucciolotta in attesa che si faccia l'ora della prossima poppata, un breve squillo mi avvisa dell'arrivo di un messaggio.
Mia madre lo prende dal tavolino e me lo passa.
Il messaggio è in realtà una foto di Christian e Teddy riflessi nello specchio del bagno, entrambi a torso nudo, con in mano lo spazzolino da denti, e la bocca piena di dentifricio.
"Ci facciamo belli per le nostre donne!!" recita la didascalia che accompagna la foto.
Scoppio a ridere, non solo per la foto in sé, che è buffissima, ma anche perché è sempre incredibile notare quanto Christian sia cambiato da quando è diventato padre: è molto più dolce, giocherellone, e capace di tornare bambino in un attimo.
Attivo la fotocamera interna del mio cellulare, e scatto una foto a me e alla mia piccolina, che giace beata sul mio seno.
"Non vediamo l'ora che arrivino i nostri uomini. Vi amiamo tanto!".
Dopo aver allattato, sbaciucchiato e fatto riaddormentare Phoebe, con l'aiuto di mia madre mi alzo dal letto e mi siedo sulla poltroncina e mi trucco leggermente. Non voglio che il mio cucciolo mi trovi con le occhiaie e le guance pallide.
Pochi minuti dopo, il messaggio di Christian che mi avvisa che lui e Teddy stanno salendo ha il potere di infondermi allo stesso tempo ansia e felicità.
"Tesoro, calmati, andrà tutto bene!" mi rassicura mia madre, notando la mia inquietudine.
Qualche istante dopo finalmente si materializzano sull'uscio della porta i miei amori più grandi.
"Buongiorno!!!" esclama Christian, con Teddy in braccio, e tra le mani una busta e un palloncino a forma di Minnie.
"Amoree!!" esclamo, riferendomi ad entrambi.
Christian mette giù Teddy che corre immediatamente verso di me. Con un po' di fatica lo prendo in braccio e lo faccio sedere sulle mie gambe, stringendolo forte a me.
"Mamma" mormora il mio tesoro, circondando il mio collo con le braccia e stringendomi con una forza incredibile.
"Amore mio" mugugno, ricominciando inevitabilmente a piangere. Gli riempio il viso di baci, respirando il suo profumo, sfogando finalmente tutta l'ansia di questi due giorni, la nostalgia di non averlo con me, la preoccupazione per me, per Phoebe e per lui, la felicità di averlo finalmente qui, insieme a suo padre e alla sua sorellina.
Mia madre e Christian ci osservano commossi, mentre io accarezzo il viso del mio bambino, tentando di calmarmi.
"Bua mamma??" chiede Teddy, notando sull'incavo del mio gomito il cerotto bianco che mi hanno applicato dopo il prelievo di sangue.
"Nono, piccolo, guarda, non è niente.." lo rassicuro, togliendo il cerotto e trattenendo per un istante il fiato a causa del dolore dello strappo.
"Dov'è la sorellina??" chiede poi impaziente.
Christian, che nel frattempo si è precipitato ad osservare la sua principessa e darle un bacio, mi sorride, ed io faccio altrettanto, felice ed emozionata al pensiero che Teddy sia così euforico di conoscere la sua sorellina.
"La vuoi vedere??" domanda Christian venendo verso di noi.
Teddy sorride e annuisce. Christian mi dà un dolce bacio sulle labbra e poi lo prende in braccio, aspetta che mi alzi anche io e poi tutti e tre ci avviciniamo alla culla.
"Eccola qua.." dice Christian a bassa voce, indicandogli la piccolina.
Sento il cuore battere a mille mentre osservo l'espressione di mio figlio, che da perplessa diventa piano piano stupita, sorridente e tenerissima.
"'ta facendo la nanna.." osserva Teddy.
"Sìì, dopo quando si sveglia le vuoi dare un bacio??" domando accarezzandogli i capelli.
Mio figlio annuisce, senza distogliere lo sguardo dalla sorellina, la fissa quasi incantato. Christian, incapace di trattenersi, allunga la mano per sfiorare la guancia di Phoebe.
"Amore ma noi non dovevamo dare qualcosa alla mamma??" chiede poi a Teddy.
"Cooosaa??"
"Eh, mamma, pazienta un attimo.." risponde mio marito, mettendo giù Teddy.
Si avvicinano entrambi al tavolino, Christian prende la busta che prima vi aveva appoggiato, la dà a Teddy, e lui corre a portarmela.
"Ecco qua!" esclama soddisfatto.
"Oooh amore, graaazie!!" la prendo e con l'aiuto di mia madre mi siedo nuovamente sulla poltroncina, con Christian seduto sul bracciolo, e Teddy sulle gambe.
Curiosissima ed euforica, apro la busta, scoprendovi all'interno due pacchetti, entrambi ricoperti da una carta lucida rosa.
"Però questi non sono tutti tuoi" mi avvisa Christian "Vero Teddy??"
"Quetto pe' te" dice mio figlio indicandomi il pacchetto più piccolo.
"E l'altro??" chiedo, pur conoscendo benissimo la risposta.
"La soellina!" esclama Teddy.
Sorrido, poi sciolgo lentamente il fiocco del mio pacchetto e tolgo la carta, scoprendo una scatolina nera.
La tengo diversi secondi tra le mani, provando ad immaginare cosa possa esserci all'interno.
"Dai amore, apri" mi incita Christian.
Tolgo il coperchio della scatolina, e trovo ad attendermi un bellissimo braccialetto d'oro bianco con cinque ciondoli pendenti: due omini, uno più grande e uno più piccolo, con su inciso, rispettivamente, "Christian" e "Teddy"; due femminucce, anch'esse una più grande e una più piccola, con le incisioni "Anastasia" e "Phoebe", e in ultimo un cuoricino rosso con su scritto "Family".
Lo osservo per svariati secondi, sfiorando i ciondoli uno ad uno. È a dir poco meraviglioso, semplice, fine, ma con un significato altissimo e bellissimo.
"Ti 'iace mamma??" domanda Teddy.
"E' stupendo!!" sussurro, incapace di dire altro.
Christian mi cinge le spalle con un braccio e mi attira a sé, dandomi un bacio tra i capelli. Teddy, per non essere da meno, si accoccola al mio petto. Non m'importa che in questo modo preme leggermente sulla pancia ancora indolenzita, in questo momento ho solo bisogno di stringerlo a me, e di stringermi a mio marito.
"Grazie.." dico in un soffio "E' un regalo bellissimo!"
Christian mi accarezza la spalla, continuando a baciarmi la testa, e miracolosamente riesco a non piangere.
"Io ho fame!" esclama ad un tratto Teddy.
"Tesoro" interviene mia madre, che fin'ora era stata in disparte ad osservarci commossa. "Vuoi venire a prendere due biscottini con la nonna??"
"Soccolato però!!"
"Sì, al cioccolato!" lo rassicura mia madre, dopodiché lo prende in braccio per portarlo al bar.
"Come ti senti??" mi chiede Christian, accarezzandomi il viso.
"Adesso benissimo!" rispondo, perdendomi nei suoi occhi. "Grazie per le rose e soprattutto per il biglietto.. è magnifico.." mi allungo verso le sue labbra e lo bacio dolcemente.
"Vuoi stenderti un po'?" mi propone poi.
Annuisco, a dirla tutta mi sento un po' stanca. Piano piano mi alzo dalla poltrona e Christian mi aiuta a rimettermi a letto, dopodiché si affaccia nella culla per contemplare un po' la sua principessa.
"Ancora non mi capacito di quanto sia bella" afferma con un sorriso.
Sorrido a mia volta, e mi perdo a guardarlo mentre, con gli occhi pieni d'amore, fissa la sua piccolina.
Proprio in quel momento Phoebe comincia a muoversi e lamentarsi.
"Eccola, mi sa che vuole le coccole del suo papà" sostiene Christian, alzandosi e prendendola subito in braccio. Resto piacevolmente stupita dalla disinvoltura che ha acquisito, quando è nato Teddy non si sarebbe mai sognato di fare una cosa del genere, e così velocemente.
"Vero che non vedevi l'ora di stare un po' con il tuo papà??" domanda poi teneramente a nostra figlia.
Le dà un dolcissimo bacino sul naso, e se la stringe al petto con tutto l'amore e la protezione di cui è capace. Incapace di resistere, afferro il cellulare e gli scatto una foto mentre tiene la manina di Phoebe e la fissa in completa adorazione.
"Avete intenzione di pensare anche a me oppure volete un po' di privacy??" protesto poi, fingendomi imbronciata.
Christian scuote la testa, ridacchiando, e si rivolge a Phoebe. "Mi sa che la mamma è gelosa.." le sussurra, mentre si siede nuovamente sul bordo del mio letto. Dà un bacio alla piccolina e poi si avvicina per darne uno anche a me.
"Ti amo" sussurra, con le labbra a pochi millimetri dalle mie.
Sorrido. "Anche io" rispondo baciandolo a mia volta.
Pochi minuti dopo rientrano mia madre e Teddy, che ha tra le mani un pacchetto di biscotti.
"Amore, la sorellina si è svegliata, la vuoi vedere??"
"Sììììì!!" risponde mio figlio, affidando i biscotti a mia madre, e precipitandosi vicino al letto.
Christian mi mette la piccolina tra le braccia e poi prende in braccio Teddy.
"Guarda amore" dico mostrandogli la sua sorellina, che ha gli occhioni belli aperti, pronta a farsi vedere dal suo fratellone.
Teddy la fissa per alcuni secondi senza dire nulla, dopodiché se ne esce con un allegro "Taaooo!!" facendo ridere sia me che Christian.
"Ti piace?"
Lui annuisce convinto. "E' bella"
"Le vuoi dare un bacino??"
"Piccolo piccolo!" afferma Teddy. Quando ero incinta gli abbiamo detto più volte che con la sorellina sarebbe dovuto essere molto delicato, e andare piano piano, e a quanto pare non l'ha dimenticato.
Christian sorride, poi avvicina Teddy a Phoebe, e lui le lascia un tenerissimo bacino sulla guancia.
"Io tono Teddy!" si presenta poi, anche se sono sicura che ormai la sorellina la sua voce la conosca benissimo.
"Prova a prenderle la manina, guarda.."
Christian guida il dito di Teddy verso la manina di Phoebe, e lei istintivamente glielo stringe.
E allora no, non riesco proprio a trattenere le lacrime. Mi dispiace, condotti lacrimali, ma dovete soffrire. L'immagine dei miei figli che finalmente si incontrano, si toccano, si guardano, è qualcosa di meraviglioso.
L'intensità di questo momento, di questo gesto così semplice, così puro, così dolce, così importante, mi travolge completamente. Quelle manine strette l'una nell'altra sembrano quasi sancire un patto: sono fratello e sorella, legati da un filo indistruttibile, un filo a cui spero sapranno aggrapparsi in tutti i momenti della vita, quelli belli e quelli brutti, per sostenersi a vicenda e superare insieme qualsiasi situazione.
"Hei, piccola, dai.." mormora mio marito, asciugandomi le guance.
"Teddy, ma tu non avevi un regalo anche per la sorellina??" interviene mia madre, per alleggerire un po' l'atmosfera e darmi modo di calmarmi.
Teddy le indica il pacchetto che è rimasto sulla poltrona, l'altro che c'era nella busta. "Quello nonna!"
Mia madre lo prende e glielo porta.
"Questo è un regalo di Teddy per la sorellina" spiega Christian "Però visto che lei è piccolina e non lo sa aprire, lo apriamo noi, okei??"
"Sì!" risponde mio figlio, aiutando poi il papà a togliere la carta dal pacchetto.
All'interno vi è una stellina rosa di plastica che produce la classica musichetta da carillon quando viene tirato il filo che ha sotto.
"Quetto è tuo!" dice mostrando il giochino a Phoebe, che sembra già incantata dal suono.
"Giuro che lo ha scelto lui" mi informa poi Christian a bassa voce. "Prima di arrivare qui sono passato a ritirare il braccialetto, e in un negozio accanto ha visto la stellina"
Sorrido, con la vista nuovamente appannata dalle lacrime. Accarezzo i capelli del mio cucciolo, che fa di tutto per abbracciarmi. Christian lo fa sedere accanto a me, in modo che lui possa accoccolarsi al mio petto, dal lato opposto di Phoebe.
Mio figlio, in tutta la sua dolcezza, non smette di accarezzare la manina della sua sorellina, che, incurante di tutto, sta per addormentarsi di nuovo.
Anche Christian si unisce all'abbraccio, dando un bacio prima a Teddy, poi a me e infine a Phoebe.
E in questo momento posso dire di sapere cosa significhi toccare il cielo con un dito, ora che in un abbraccio ho mio marito e i miei splendidi bambini. La mia vittoria, la mia gioia più grande, la mia vita.


Qualche giorno dopo...

"Finalmente siete arrivati!! Bentornata Ana!" esclama Mia, porgendomi la mano per aiutarmi a scendere dall'auto.
La abbraccio calorosamente, mentre Christian apre la portiera posteriore per prendere la carrozzina di Phoebe.
Anche oggi, come quando tornai a casa con Teddy dall'ospedale, non ha voluto che fosse Taylor a venirci a prendere, ma, essendo il primo viaggio di Phoebe in macchina, ha voluto guidare lui.
"La principessa dorme??" chiede mia cognata.
"Sì, ha mangiato prima che uscissimo, ed è crollata"
Mia sorride, dopodiché mi prende sottobraccio e insieme saliamo le scale del portico, lungo la ringhiera sono allineati palloncini bianchi e rosa, e sulla porta d'ingresso fa la sua figura una bellissima coccarda rosa a forma di ciuccio.
Una volta entrati in casa, ci rechiamo in salone, dove ad attenderci c'è la nostra famiglia al completo, un tavolo apparecchiato, e un enorme striscione con su scritto "BENVENUTA PHOEBE".
Il primo a corrermi incontro è il mio bambino, felicissimo di avermi finalmente a casa. Con un po' di fatica riesco a prenderlo in braccio, e lo riempio di baci. È venuto ogni giorno a trovarmi in ospedale, ma non ho potuto coccolarlo quanto avrei voluto, e quel momento in cui dovevamo separarci era straziante, soprattutto perché lui non piangeva, però era evidente la tristezza nei suoi occhi.
"Phe dorme??"
Non riesce a pronunciare perfettamente il nome completo della sorellina, così le ha trovato un diminutivo.
"Sì amore, sta facendo la nanna.. tu invece, hai fatto il bravo??"
Lui annuisce, anche se con quell'aria da birbantello non me la conta giusta.
Dopo le dovute coccole al mio piccolo principe, sono ben lieta di prendere gli abbracci di tutta la famiglia, compresi Gail, Jason e Roxy.
"Ti abbiamo preparato i tuoi piatti preferiti.." mi informa Gail.
"Grazie, davvero, ad entrambe.. e non solo per i miei piatti preferiti.. Grazie per esservi prese cura della casa, di mio marito e di Teddy in questi giorni.."
"Non ci deve ringraziare, Mrs Grey.."
Alzo gli occhi al cielo. "Il tu non ti entra proprio in testa, vero?"
Roxy ridacchia. "Mi scusi ma non ci riesco, prometto che mi impegnerò!"
Pochi minuti dopo siamo pronti per metterci a tavola, se non fosse per Teddy che stranamente fa i capricci.
"Dai amore, perché non vuoi stare nel seggiolone?"
"No, con mamma!!"
"Ma la mamma come fa a mangiare con te in braccio?" Christian tenta di convincerlo.
Teddy incrocia le braccia al petto e mette su il broncio. "Voglio stare con mamma.."
Christian mi guarda, chiedendomi con gli occhi cosa fare. Sinceramente questo episodio mi è nuovo: Teddy non è il tipo da fare capricci, soprattutto a tavola, per lui basta che si mangi, poi non fa storie.
"Christian" interviene Grace "E' normale che faccia così, non vede la mamma da quattro giorni, tranne che per quell'ora in ospedale.. E' normale che voglia stare con lei.."
Sollevo lo sguardo verso Christian e gli faccio un cenno di assenso. Lui si china in modo da essere alla stessa altezza di Teddy.
"Facciamo così, oggi mangi in braccio alla mamma, però solo oggi, perché tu sei bravo e lo sai che si mangia nel seggiolone, va bene??"
Teddy annuisce e sorride, facendo sorridere anche Christian, che gli dà un bacio sulla testa e poi lo prende in braccio per farlo sedere sulle mie gambe. Lo abbraccio forte, respirando il suo profumo di bimbo. Dio solo sa quanto mi sia mancato in questi giorni, adesso finalmente la piccolina ed io siamo tornate a casa, e non vedo l'ora di iniziare la nostra vita in quattro.

Un'ora più tardi, quando stiamo ormai quasi ai contorni, arriva mio fratello Thomas.
"Scusate il ritardo, ma sono stato in studio dalla dottoressa Greene fino a venti minuti fa praticamente, il tempo di cambiarmi.."
Si avvicina a me e mi abbraccia da dietro, riempiendomi la guancia di baci. "Allora? Come sta la mamma più bella del mondo??"
"Ora che sono a casa, benissimo!!"
"E la mia nipotina??"
"Dorme" dico indicandogli la carrozzina vicino al divano.
Thomas dà un bacio a Teddy e poi si avvicina alla piccolina e la osserva per qualche minuto, sfiorandole il viso e lasciandole un leggero bacino sulla mano.
"Siediti Thomas, vuoi mangiare qualcosa??"
"La ringrazio Carla, in effetti ho parecchia fame.." si siede nell'unico posto libero accanto a Roxy, mentre Gail va in cucina a prendergli un piatto di pasta.
Lo vedo parlottare con Roxy, ma non faccio in tempo a impicciarmi di cosa, perché vengo distratta dal pianto della mia piccolina.
Affido Teddy a Christian e subito mi alzo per prenderla in braccio. "Amore della mamma, cosa c'è?" spero non abbia fame, perché è decisamente presto per mangiare di nuovo.
Le metto in bocca il ciuccio regalatole da Mia, con la scritta "Baby princess", e lei pian piano si calma. Le do un bacio sulla fronte e poi torno a sedermi a tavola, con addosso gli occhi di tutti i parenti, incantati dalla mia bambina.
"Papà, posso dare un bacino piccolo piccolo?" domanda Teddy a bassa voce, come se non volesse farsi sentire dagli altri.
Christian ride e lo stringe a sé, prima di avvicinarsi ulteriormente con la sedia a me, permettendo così a Teddy di sporgersi per lasciare un bacio sulla guancia della sua sorellina, che sembra accoglierlo contenta.
Per almeno mezz'ora Phoebe passa un po' tra le braccia di tutti, nonni e zii non vedono l'ora di coccolarla e viziarla. In una pausa tra la frutta e il dolce, gli uomini si alzano per sgranchirsi un po' le gambe in giardino, mentre noi donne cominciamo a sparecchiare la tavola e a caricare la lavastoviglie.
"Nonono, tu non devi fare niente.." mi ordina mia madre.
"Ma mi dispiace che facciate tutto voi"
"Non ti preoccupare, siamo in sei e in cinque minuti abbiamo finito" insiste Mia "Tu sei stanca, approfitta per rilassarti un po'.."
Sorrido, grata ed emozionata da tutte queste premure e poi, visto che a quanto pare qui non sono la benvenuta, decido di uscire anche io in giardino. Christian, Elliot, Ethan e Thomas giocano a palla con Elliot, mentre mio padre, Bob e Carrick sono seduti sotto al gazebo a guardarli. Mi avvio verso di loro e mi siedo sulla poltroncina accanto al mio papà, che tiene in braccio Phoebe.
"Ecco che arriva la mamma"
"Si sta comportando bene questa monella??"
"Altro che! È dolcissima!"
"E tu sei un nonno bravissimo!" dico stringendomi al suo braccio.
Mio padre volge il viso e mi dà un tenero bacio sulla tempia. "Come ti senti??" mi chiede poi.
"Non mi posso lamentare.. fisicamente sto abbastanza bene, e poi avervi tutti qui è bellissimo! Anche Teddy è felicissimo!"
"E' un bambino meraviglioso, e il merito è solo tuo e di Christian.."
"Spero che saremo altrettanto bravi con lei" dico, accarezzando il pancino della mia piccolina "E soprattutto che riusciremo a non far sentire mai Teddy trascurato.."
"Beh, è normale che a volte i bambini siano un po' gelosi quando arriva un fratellino o una sorellina, però ho notato che Teddy si è già legato tantissimo a lei.. Non ti preoccupare tesoro.."
"Grazie papi" gli do un grosso bacio sulla guancia, fresca di rasatura.
"Scusate" sopraggiunge Carrick "Potrei rubare un po' la mia nipotina??"
"Certo nonno, anzi, quasi quasi vado a sgranchirmi un po' le gambe anche io con il pallone.." scherza mio padre, alzandosi e porgendo la bimba a mio suocero. I miei genitori vanno molto d'accordo con quelli di Christian, e la cosa non può che riempirmi il cuore. Ray raggiunge gli altri uomini sul prato, mentre Carrick si siede accanto a me.
"Sai che sei una piccola principessa tu, vero??" parla con la sua nipotina, carezzandole le manine. "Mamma e papà sono stati davvero bravissimi!"
Sorrido. "Grazie!"
"Anche se bisogna dire che lei è tutta te, forse di Christian ha il naso.."
Ridacchio. "Beh, dopo un figlio che è la fotocopia del padre, è anche giusto che la femminuccia somigli un po' a me, no??"
"Sono d'accordo" risponde Carrick con un sorriso.
Mi soffermo per qualche istante a guardare Teddy e Christian che giocano a palla; si, non c'è dubbio, mio figlio è la fotocopia di suo padre.
"Si muovono anche allo stesso modo!" osservo.
Carrick segue la direzione del mio sguardo, e si ferma diverso tempo a fissare suo figlio e suo nipote.
"Christian in tutta la sua vita non ha mai giocato a palla con gli altri bambini o ragazzini.." afferma poi ad un tratto, con un velo di malinconia nella voce. "E' sempre stato taciturno, solitario.. ma penso che tu lo sappia meglio di me.."
Si blocca per alcuni secondi, prima di riprendere a parlare. "Solitamente è mia moglie quella sentimentale tra i due, io sono di poche parole, ormai penso tu mi conosca.. Però.. ecco.. io volevo dirti grazie. Non so se in questi tre anni te l'ho mai detto"
Chiudo gli occhi, sentendo già un nodo formarsi in gola. Sarà che forse in questi giorni sono tremendamente vulnerabile, o forse che quando Grace e Carrick parlano in questi termini di Christian ho la lacrima facile, ma sento gli occhi inumidirsi lentamente.
"Ti volevo dire grazie perché Christian da quando ti ha incontrata è un'altra persona, e da quando è diventato padre ha tirato fuori tutto l'amore, la dolcezza, la voglia di essere bambino, il gusto di giocare, tutte quelle cose che gli sono state rubate insieme alla sua infanzia.. Grace ed io ce l'abbiamo messa tutta per restituirgliele, e forse in piccola parte ci siamo anche riusciti.. Ma è solo da quando sei entrata tu nella sua vita che Christian è felice davvero.. La luce che gli leggo negli occhi ogni volta che guarda te e i vostri figli non gliel'ho mai vista in tutta la vita.."
La sua voce è un misto di rammarico e sollievo. È la voce di un padre che ama i suoi figli più della propria vita, che per anni ha dovuto star male in silenzio, sentendosi impotente davanti alle immense sofferenze che il suo bambino aveva dovuto patire. Un bambino al quale non è stato possibile fare il solletico, il vola vola, o più semplicemente una carezza, come qualsiasi papà vorrebbe fare.
Con le lacrime agli occhi, appoggio la mia mano su quella di Carrick. "Senza te e Grace, Christian non sarebbe l'uomo che è oggi, non avrebbe raggiunto i traguardi che ha raggiunto e forse non avrebbe neanche incontrato me.. Sono io a dover dire grazie a voi.."
Carrick mi stringe la mano e tira su con il naso, io faccio altrettanto e mi asciugo gli occhi. A riportarci alla realtà è Phoebe che comincia a piangere.
"Mi sa che ha fame.." osservo.
"Aah beh allora non facciamola arrabbiare.." dice Carrick mettendomela tra le braccia.
Rientro in cucina e avviso che salgo su per allattare la piccola, e Mia decide di accompagnarmi.
Prima di far fare la poppata a Phoebe, la porto in cameretta per cambiarla. Quando la spoglio, non resisto nello schioccarle un bacio su quella ciccia che si ritrova sulle cosce. È semplicemente adorabile.
"Sei la principessa della mamma tu, vero?? Vero che sei il mio amore??"
La riempio di baci, recuperando tutti quelli che non le ho dato da stamattina. In presenza di Teddy non voglio catalizzare tutte le attenzioni su di lei, temo che il mio cucciolo possa essere geloso, in fondo ha solo due anni.
Dopo aver cambiato, rinfrescato e rivestito la piccola, la affido a Mia, mentre rimetto tutto a posto.
"La zia è tanto tanto fortunata ad avere due principesse come te ed Ava, e un principino come Teddy, lo sai amore??"
"Intanto anche la zia dovrebbe sbrigarsi a mettere in cantiere un principino o una principessa.."
Lei mi guarda con gli occhi sgranati.
"Cosa c'è? Ho detto qualcosa di sbagliato? Non lo vorresti un figlio da Ethan??"
"S-sì, certo che lo vorrei.. Però non.. non ne abbiamo mai parlato ecco.. Neanche di matrimonio abbiamo mai parlato.. Forse lui non.."
"Hei hei" la blocco, notando in lei una certa insicurezza, che in rari momenti ostenta "Non pensare che lui non voglia. Forse semplicemente vuole ancora godersi un po' la vita da coppietta.. Non tutti sono Christian Grey e fanno proposte di matrimonio dopo un mese di fidanzamento.."
Mia ride, rilassando le spalle. "Beh, però se questo è il risultato.." commenta, indicando Phoebe con un cenno del capo.
Rido, prendendo in braccio la piccola e sedendomi sul divanetto per allattarla.
"Ah, e comunque, anche i tuoi nipotini sono super fortunati ad avere una zia come te.."
Mia cognata sorride, sedendosi poi accanto a me.
Una ventina di minuti più tardi, quando Phoebe ha quasi finito la poppata, entra in cameretta Christian con Teddy in braccio.
"Scusate, questo bimbo cercava la mamma e la sorellina.."
"Vado ad avvisare Gail che tra cinque minuti può tirare fuori la torta" dice Mia alzandosi ed uscendo.
Christian si siede accanto a me con Teddy sulle gambe, che osserva curioso la sorellina che ciuccia beata dal mio seno.
"Mamma ma non hai visto cos'abbiamo messo lì?" Christian mi indica il davanzale della finestra, sul quale siede l'orsetto bianco che Teddy scelse per Phoebe nel negozio di giocattoli.
"Uh amore scusami non lo avevo visto! È bellissimo!! L'hai voluto mettere tu lì?"
Teddy annuisce, appoggiandosi al petto del suo papà.
Dopo che Phoebe ha finito di mangiare e fatto il ruttino, scendiamo tutti e quattro in salone per aprire la torta e scattare qualche foto. Prendo il mio piattino e mi siedo sul divano accanto a Kate, che tiene in braccio Ava, mentre Teddy è con Thomas e Phoebe con Grace.
"Scusami, oggi ho pensato proprio poco alla mia orsacchiotta" ormai la chiamo così, perché ha quei rotolini sui fianchi e sulle gambe che mi fanno venire voglia di mangiarla.
"Non ti preoccupare tesoro, è il primo giorno a casa, sei stanca.."
"Sono anche tanto felice però"
"Lo so, lo vedo. E anche noi siamo tanto felici per voi"
Sorrido e appoggio la testa sulla sua spalla. Non appena finisco la mia fetta di torta, prendo in braccio Ava per sbaciucchiarmela un po'; è bellissimo sentirla ridere quando le faccio le coccole. Sono sicura che tra qualche mese lei e Phoebe saranno inseparabili.
Ad un tratto Teddy mi raggiunge e si arrampica sul divano per accoccolarsi al mio fianco.
"Amore della mamma, cosa c'è?" lo stringo forte e gli bacio i capelli.
Christian si siede accanto a noi, con in braccio Phoebe che non sembra avere grandi intenzioni di addormentarsi.
"Credo abbia capito che la festa è per lei, e vuole stare al centro dell'attenzione" osserva mio marito, facendo sorridere tutti.
"Mamma" mi chiama Teddy a bassa voce.
"Dimmi cucciolo"
"In baccio a me.." dice indicando Phoebe.
"Vuoi tenere la sorellina in braccio??"
Lui annuisce, io guardo Christian, che con un sorriso acconsente.
Faccio sedere Teddy comodo sul divano, in modo che abbia la schiena ben appoggiata allo schienale, gli allargo leggermente le piccole braccia, e Christian vi adagia la piccolina, continuando ovviamente a sorreggerla anche con le sue mani, soprattutto sotto la testa.
Ma a Teddy questo non importa, il suo sguardo si illumina all'istante, è felice di tenere in braccio la sorellina, si sente grande e la guarda come se fosse lo scrigno più prezioso da proteggere.
"Com'è brava Phoebe tra le braccia del suo fratellone, vero mamma?" domanda Christian.
Annuisco semplicemente, senza riuscire ad emettere un suono. Ho gli occhi pieni di lacrime e so che se apro bocca scoppio.
Non sento più le voci intorno a me, e non vedo altro che i miei bambini, stretti l'uno nelle braccia dell'altro. Sono piccoli, eppure tra loro scorre già amore, ed è la forma d'amore più pura che esista al mondo, perché ai bambini nessuno insegna ad amare, loro amano e basta, incondizionatamente.


Apro gli occhi, e la prima cosa che noto è che Christian non è accanto a me. Volgo lo sguardo alla finestra e mi rendo conto che è ancora notte fonda. Mi volto per vedere che ora sia, e trovo Christian seduto sul bordo del letto, dal mio lato, con le braccia appoggiate sul bordo della culla, che osserva la nostra bambina.
"Hey" sussurro.
Lui si volta e mi sorride. "Ti ho svegliata??"
"No, tranquillo.."
Mi metto a sedere e poi, muovendomi sulle ginocchia, mi avvicino a Christian, appoggiandomi alla sua schiena e cingendogli il busto con le braccia.
"Cosa fai?" chiedo, accostando il viso al suo.
"La guardo. È meravigliosa quando dorme. Trasmette un senso di pace ineguagliabile.."
"E' vero" sussurro, baciandogli una guancia.
"Sai che, nelle notti che non ho trascorso con te in ospedale, a volte mi svegliavo, e prendevo il cellulare per guardare le sue foto.. per paura che avessi sognato tutto.."
Sorrido, e lo stringo più forte. "Non è un sogno, amore. È nata finalmente, è qui, con noi.."
Christian mi prende le mani e mi fa voltare, in modo che finisca a sedermi sulle sue gambe. Ci stringiamo a vicenda, guardando la nostra piccolina.
"Mi sei mancata tantissimo"
"Anche tu!"
Ci perdiamo l'uno negli occhi dell'altro per un lunghissimo istante prima di baciarci con dolcezza e passione.
"Quanto sei bella" sussurra mio marito, sfiorandomi la guancia con il pollice.
"Tu lo sei" rispondo accarezzandogli i capelli.
All'improvviso sentiamo Phoebe che comincia a lamentarsi.
"Due sono le cose: o ha fame, o è già gelosa del suo papà.."
Christian lancia uno sguardo alla sveglia. "Direi la prima!"
Ridacchio e mi alzo per prendere in braccio la piccolina.
"Amoore, vuoi fare la pappa tu??"
Lei mi fissa con i suoi occhietti vispi e dolcissimi, potrebbe chiedermi qualsiasi cosa, in questo momento non saprei resisterle.
"La mia principessa" mormoro sedendomi sul letto e stringendomela forte al petto. Phoebe appoggia la testa tra il mio collo e la mia spalla, e per svariati minuti rimane così, accoccolata a me, mentre Christian le accarezza la schiena.
Ma, poco dopo, la fame ha la meglio, e Phoebe comincia a piangere di nuovo.
"Va bene, va bene, hai vinto tu!"
Christian le allaccia delicatamente il bavaglino, dopodiché la attacco subito al seno.
Anche dopo la poppata, però, la situazione non sembra migliorare molto: Phoebe continua a lamentarsi, provo a metterla nella culla, ma non riesce a dormire.
"Cucciola, ma cos'hai? La pappa l'hai fatta, il ruttino pure, ti ho anche cambiata.. cosa c'è che non va?"
"Secondo me ha caldo, amore c'è davvero un'afa tremenda.."
"La finestra è aperta.." gli faccio notare.
"Sì, però forse nella culla si sente troppo chiusa.."
Mi siedo sul letto e adagio Phoebe sul materasso, lei cerca la mia mano, e, una volta aver stretto il mio dito, sembra tranquillizzarsi.
"Aspettiamo un po', forse così sta più comoda.."
È così buffa sul nostro letto, un fagottino piccolo piccolo su uno spazio così grande.
"Mamma.." mugugna una voce dal baby-monitor.
"Oh-oh, abbiamo fatto svegliare anche il fratellone" dico, come se Phoebe potesse capirmi.
"Aspetta amore, ci penso io"
Christian si alza ed esce dalla camera, tornando poco dopo con un Teddy super assonnato in braccio.
"Cucciolo, cosa c'è??"
"Mi sa che anche lui ha caldo, è tutto sudato.." risponde Christian.
"Amore, ti vuoi rinfrescare un po' con l'acqua??"
Teddy, pur strofinandosi gli occhi, annuisce.
Christian si siede al mio posto, accanto a Phoebe. Mentre io vado in cameretta a prendere un pigiamino pulito, e poi in bagno per rinfrescare un po' Teddy da quest'arsura soffocante.
"Vuoi andare nella tua cameretta o sul lettone di mamma e papà?"
"Lettone" risponde mio figlio.
Lo porto in camera e lo faccio stendere sul nostro letto; il tempo di tornare in bagno a mettere a posto, e quando torno trovo sia lui che la bambina addormentati, e la cosa più straordinaria è la mano di Teddy che stringe forte quella della sorella.
Mi siedo accanto a Christian, che non smette di fissarli. "Giuro io non li ho proprio toccati, sono stati loro, si sono cercati e trovati.."
Sorrido, orgogliosa, e li osservo. Sono dolcissimi e meravigliosi.
"Che dici li.. li mettiamo nei loro lettini?" chiedo poi.
"Aspetta.." sussurra Christian "Lasciameli guardare ancora un po'"
"Hai ragione.."
Mio marito mi abbraccia forte, ed io mi stringo a lui, sentendomi, come sempre, nel mio porto sicuro.
"Grazie" sibilo poi.
"Per cosa?" domanda sorpreso Christian.
"Grazie per avermi donato tutto questo.."
Christian mi stringe più forte, baciandomi dolcemente. "Questa rientra tra le notti più belle della mia vita".  

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