Capitolo 48

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Gli ultimi mesi, senza quasi accorgercene, sono letteralmente volati e le novità in casa Harris - May, si intensificano sempre di più.
Aspetto una bambina.
Ebbene si, le ultime tre ecografie, hanno confermato, per la gioia immensa di James e soprattutto di Kayla, che tra poco più di due mesi, darò alla luce un'altra bambina: Skyler Elizabeth Harris.
All'inizio James sperava in un maschietto, ma alla fine, quando ha visto in 3D i lineamenti perfetti di nostra figlia, piangendo ha ceduto, ammettendo così, che avere un'altra bambina in giro per casa, sarà decisamente la cosa più bella che poteva capitarci.

"Piccolo James chiama zia Jodie"
Corrugo la fronte.
"Tutto tuo"
"Piccolo James?" inarco entrambe le sopracciglia.
"Esattamente"
"Forse questa cosa del secondo nome ti è sfuggita un po' di mano... Vieni piccolino, vieni dalla zia"
"Perché? In fin dei conti James è il suo nome"
Prendo il bambino in braccio e lo stringo a me. "E' Thomas il suo nome, James"
"Fa differenza se lo chiamo James?"
Annuisco. "Si, a dire la verità si e anche molta"
"Uno di voi due puoi aiutarmi?" sbuffa Kayla.
"A fare tesoro?"
"I compiti papà, i compiti"

Ah, un'altra novità nella famiglia Harris - May è che Kayla, esattamente due settimane fa, ha cominciato la prima elementare e sia io che su padre, fatichiamo ancora a credere quanto stia crescendo in fretta.

"Che compiti?"
"Matematica"
Intravedo James alzare gli occhi al cielo e subito, mi vien da ridere.
"Per forza matematica? Non hanno ancora abolito questa materia?"
"Mi aiuti o no?"
"Certo che ti aiuto! Dai fammi vedere cosa devi fare"
"Questo, poi questi e infine questi due problemi"
"Problemi..." ripete James osservando le schede. "Jodie amore, tu non eri brava in matematica?"
"No mi dispiace..." cullo il piccolo Thomas mentre guardo mio marito. "E mi dispiace anche dirti che sono problemi di prima elementare, perciò molto probabilmente solo leggendoli trovi la soluzione"
Annuisce.
"Posso avere un succo?" domanda Kayla.
"Si va bene, te lo porto subito"
"Anche per me, grazie. Possibilmente alla pesca, se c'è"
Alzo gli occhi al cielo e non appena mi giro verso il portico del giardino, il sangue mi si gela nelle vene
"Kira scendi! James fai qualcosa! Fai scendere immediatamente quel cane dal dandolo"
"Solo un attimo amore. Devo trovare la soluzione"
"Diamine James! Si sta mangiando i cuscini! C'è gommapiuma ovunque! Lo sapevo che portarla a casa sarebbe stata una pessima idea, lo sapevo"
"Pulisco io... Quindi Kayla, dicevamo, se hanno comprato tre pere..."
"Mi stai ascoltando?"
"E cinque mele e sette kiwi..."
"James Harris"
"Sommate alle sei arance che avevano già in casa, quanta frutta hanno in totale?"
"Fai sul serio?" mi avvicino al tavolo.
"Shhh! Si sta concentrando, non distrarla"
"Infatti io sto parlando con te, con mio marito e non con nostra figlia"
Annuisce.
"C'è da pulire sia il giardino che il portico"
"Si"
"Hai capito?"
Non fa in tempo a rispondere che Lexi, insieme a Fred, Sean e Greyson, tornano da noi.
"Per l'amor del cielo! Che cos'è successo in questo giardino?"
"Kira!" esclama Greyson correndo incontro al cane. "Papà! Me ne compri uno anche a me, uguale?"
"Tesoro, se vuoi ti do lei" sorrido.
"Davvero? Grazie zia"
"Davvero no Greyson, mi dispiace! Kira resterà con noi" stringe un braccio intorno alle mie spalle James. "Vero Jodie?"

"Dipende"
"E da cosa?"
"Se pulirai tutto questo casino" sorrido dando un bacio sulla testa a Thomas prima di ridarlo  Lexi.
"Si è comportato bene? Ha mangiato? Dio quanto mi sei mancato piccolino"
"Lexi. Lexi. Lexi, calma..." rido lievemente. "Sei stata via solamente un paio d'ore"
"Lo so..." lo stringe a lei e sorride. "Ma mi è mancato così tanto il mio bambino. Come farò quando tornerò al lavoro?"
"Come ho fatto io con Kayla e come farò con lei..." mi indico il pancione enorme. "Ti abitui, sarà dura si, ma con il tempo ti ci abituerai, tranquilla"
"E se così non sarà?"
"Fidati di me, sarà così... James?"
"Sto pulendo, mi stanno dando una mano Fred e Sean"
"Tu piuttosto, come ti senti?"
Mi siedo al tavolo con Lexi e sorrido. "Decisamente bene. Niente più nausee, niente più sbalzi d'umore e niente più crisi di pianto improvvise"
"E la mia nipotina, come sta?"
"Quale?"
"Lei..." appoggia la mano libera sulla mia pancia. "La mia principessa l'ho vista prima"
"Sta benone, scalcia dal mattino alla sera e non è mai ferma... Ecco senti qui, si sente un piedino, credo"
Lexi annuisce felice. "La sento! Per la prima volta sento mia nipote nella pancia"
"Ora che nasce, la sentirai alle mille volte"
"E' la cosa più bella" quasi si commuove.
"Tutto bene?"
"Si, certo. Solo che che ogni tanto, mi manca sentire Thomas dentro di me"
"Lo so. Lo so benissimo, ma ora è lì, tra e tue braccia ed è ancora meglio"
Lo guarda con orgoglio e sorride.
"Jodie"
"Dimmi Sean"
"Sei impegnata?"
"Sto parlando con Lexi, perché?"
"Tranquilli, vado in casa, è ora che Thomas mangia" si alza in piedi e tenendo il bambino con la testa appoggiata sulla spalla, entra dalla portafinestra del salotto.
"E' successo qualcosa?"
"Possiamo non parlarne qui?"
Corrugo la fronte. "Sean?"
"Per favore Jodie, è importante"
"Ok..." annuisco. "Andiamo alla caffetteria della città, ok?"

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Dato che per oggi, sono a casa ferma con il ginocchio che fa male, ho deciso di aggiornare un pochino, perciò ecco a voi il secondo capitolo della giornata 😎.
Spero vi piaccia 🙈💗.
Adesso aggiornerò anche Resta ancora un po' ~ e cercherò di sistemare al meglio le idee della nuova trilogia.

Vi voglio bene 💕.

P.S. Mancano veramente pochi capitoli alla fine e credo proprio che entro questa settimana, finirà 😭😭😭😢😢😢. Mi mancherà tanto questa storia da scrivere.



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