Capitolo 31

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Mr&Mrs Harris.

Guardo la fede stretta intorno al mio anulare, guardo mio marito in lontananza con in braccio nostra figlia e con un sorriso stampato sulle labbra penso a quanto io possa essere fortunata ad aver avuto tutto questo nella vita.

"In fin dei conti sposarsi a Las Vegas non è poi così male, quasi quasi potrei convincere Fred a sposarmi qui"
Corrugo la fronte.
"Magari potremmo movimentare ancor di più la cerimonia con un ufficiale vestito da Elvis"
Scoppio a ridere guardando Lexi mentre più seria che mai pianifica ogni cosa.
"E il pranzo potremmo farlo in uno di quei locali del centro completamente arredato in stile anni cinquanta"
"Ti prego dimmi che stai scherzando"
"No, certo che no. Sarebbe una cosa diversa dal solito, non trovi?"
"Più che diversa, io la chiamerei folle"
"Posso unirmi a voi?"
Sorrido a Denise mentre sposta una delle sedie libere del ristorante vicino a noi.
"Il bar di questo posto è estremamente caro che credo di aver lasciato si e no mezzo stipendio da quando siamo arrivati"
"Ti avevo avvisato, niente alcolici dal bar a meno che tu non voglia tornare a casa senza soldi"
Appoggia il bicchiere di rum sul tavolo e annuisce. "Ho imparato la lezione, non ti preoccupare. Niente più alcol dal bar e niente più alcol dal mini bar in camera"
"Ah quello è micidiale, ieri sera ho preso una bottiglietta d'acqua e quando questa mattina sono scesa per pagarla, per poco mi veniva un colpo..." interviene Lexi. "Hanno dei prezzi estremamente folli"
Vedo in lontananza James venire verso di noi e automaticamente, torno a sorridere.
"Posso rubarvi mia moglie per qualche minuto?"
"Fai pure, ma se per caso trovate Fred potete ricordarli che la madre di suo figlio sta aspettando da venti minuti una fetta di torta?"
"Ha portato Kayla al parco giochi perciò non penso che tornerà tanto presto"
"Quindi la mia fetta di torta dovrà aspettare?"
"Temo proprio si a meno che tu non vada da sola al buffet a prenderne un pezzo"
"O a meno che tu, da bravo fratello che sei, me ne porti un pezzo"
"Scordatelo"
Detto ciò, James prende la mia mano e senza darmi il tempo di dire qualcosa, mi trascina letteralmente via.
"Non credo che sia una cosa educata sparire nel bel mezzo del nostro matrimonio, sai?"
Solleva le spalle. "Mi importa poco dato che io e te non abbiamo ancora passa del tempo insieme"
"Oh tesoro, ne avremmo così tanto di tempo da passare insieme come marito e moglie che ti stuferai"
Sorride stringendo le braccia intorno ai miei fianchi. "Dubito che mi stuferò di passare del tempo con te dato che ti ho sposata e ho promesso che sarà per sempre"
"Per sempre..." ripeto mentre dallo stereo del ristorante parte: I don't want to miss a things. "Mi hai trascinata via per ascoltare questa canzone?"
"Ti ho trascinata via per il primo ballo da marito e moglie, amore..." mi da un bacio sulla punta del naso. "E quale altra canzone poteva essere se non questa?"

Potrei stare sveglio solo per ascoltare il tuo respiro o guardarti sorridere mentre dormi immersa nei tuoi sogni.
Ogni momento passato con te, è un momento di cui faccio tesoro.
Disteso accanto a te sentendo i battiti del tuo cuore mi chiedo cosa stai sognando e mi chiedo se sono io ciò che vedi ma poi ti bacio gli occhi e ringrazio Dio che siamo insieme perché io voglio stare con te in questo momento e per sempre.
Non voglio perdermi neanche un sorriso.
Non voglio perdermi neanche un bacio.
Voglio solo stare con te, proprio come adesso e voglio solamente tenerti stretta vicino a me fino a sentire il tuo cuore così vicino al mio.

"Un giorno ti darò il matrimonio dei tuoi sogni"
"No non serve..." appoggio il viso sul petto di James e sorrido. "Ho già avuto il miglior matrimonio di tutti i tempi"
"Non è vero, non dire idiozie"
"James..." lo guardo di nuovo negli occhi. "Va benissimo così, ok? Non voglio nessun altro matrimonio al lago o a Brighton o in altri posti perché non sarebbe la stessa cosa"
"Quindi niente rimpianti?"
"Certo che sei paranoico"
"Avrò preso da te..." scherza lasciando andare le braccia dai miei fianchi. "Avrò preso dalla miglior paranoica di sempre"
"La miglior paranoica di sempre ti ricordo che l'hai sposata perciò la dovrai sopportare, nel bene e nel male"
"E' quello che faccio da più di sei anni, sai?"
Rido insieme a lui mentre quasi esausti, ci sediamo sulla panchina di legno del giardino sul retro del ristorante.
"Ti ho già detto quanto ti amo?"
"Lo fai tutti i giorni..." appoggio la testa sulla sua spalla. "E oggi, l'hai fatto più del solito"
Mi da un bacio tra i capelli, fa passare un braccio intorno alle mie spalle e mi stringe a sé.
"Zia Jodie. Zio James"
Spalanco gli occhi.
"La nonna mi ha detto che vi siete sposati ed io volevo esserci"
Alzo di scatto la testa dalla spalla di James e non appena mi trovo gli occhioni verdi di Greyson davanti, insieme a James, resto pietrificata sulla panchina.
"Posso? Cioè intendo, posso restare anch'io con tutti voi?"
Annuisco lievemente. "Si certo, ma con chi sei venuto? Non sei venuto solo, vero?"
"No, è venuto con me... Ciao Jodie. Ciao James"
"Cosa ci fai qui? Nessuno ti ha invitato"
"Sono pur sempre tuo fratello e lui..." indica il bambino. "E' pur sempre tuo anzi, vostro, nipote e credo che entrambi abbiamo il sacrosanto diritto di farvi gli auguri di persona e non tramite i nostri genitori, non trovi?"
"E' il giorno del nostro matrimonio..." interviene James alzandosi dalla panchina. "E dato che non vogliamo discussioni, entrate, dovrebbe essere avanzata qualche fetta di torta ma dopodiché tu..." gli punta un dito contro. "Puoi benissimo andartene via mentre Greyson, se vuole, può restare con noi, intesi?"

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