Capitolo 21

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"Ok, d'accordo. Dammi due minuti, metto Kayla a letto e torno, intanto non so, guarda la tele, bevi qualcosa, ah, in frigo nel solito ripiano sono rimaste un paio di birre se vuoi prendile oppure non so, mangia qualcosa o vedi tu, è pur sempre casa tua"
"Stai straparlando, te ne rendi conto?"
"Si scusami, oggi è una giornata un pò così. Torno subito"
Prendo Kayla in braccio e mentre sto per entrare in camera sua, dalla sala, parte un leggero sottofondo dell'unica canzone che a distanza di anni, mi fa lo stesso effetto.
I will always love you.
"Resti un pò qui con me e magari mi racconti una favola?"
"Devo parlare con papà tesoro..." sorrido, le rimbocco le coperte e dolcemente, le do un bacio sulla fronte. "Ma ogni tanto verrò di qui a controllare se va tutto bene, d'accordo?"
Annuisce.
"Buonanotte piccolina, ti voglio bene"
"Anch'io mamma, ma un'ultima cosa..." con i palmi delle mani, liscia il lenzuolo e sorride. "Posso avere la lucina del comodino accesa?"
"Si, certo che puoi"
L'accende e dopo avermi mandato un bacio con la mano, felice, si gira dall'altra parte.
"Si è addormentata?"
"Quasi..." socchiudo la porta della cameretta e insieme a James, torno in salotto. "E' parecchio stanca oggi"
"Ha giocato con Greyson?"
Annuisco.
"Quel bambino è adorabile, non so da chi abbia preso"
"Certamente non da Lara... Vuoi?" allungo la mano con la busta di cioccolatini. "Ma ti avviso: quelli al latte e quelli ai cereali, nostra figlia gli ha divorati, perciò non hai molta scelta, è rimasto soltanto il fondente"
Sorride e dal sacchetto, ne prende un paio.
"Devo ricordarmi di nascondere qualunque tipo di dolce, specialmente il cioccolato, altrimenti sarà la fine"
"E' inutile Jodie. Ci hai già provato, ricordi? Hai provato a nascondere interi pacchetti di brioche per casa e lei cos'ha fatto? Si è arrampicata sul mobile del salotto, gli ha trovati e noi, abbiamo trovato lei seduta sul tappeto che apriva una ad una le confezioni"
Rido insieme a lui mentre ci sediamo sul divano, uno di fianco all'altra.
"Mi mancano tutte queste cose, sai? Mi manca la vita che fino a poco fa avevamo"
Lo guardo negli occhi e senza dire niente, annuisco.
"Mi manca avervi in giro per casa. Mi manca tutto quanto. Addirittura mi manca lo svegliarmi la Domenica mattina presto, molto presto, con le urla di Kayla nelle orecchie e i tuoi brontolii con la speranza di farla tornare a letto"
"James"
"No aspetta, non ho finito..." si avvicina, prende le mie mani nelle sue e dopo un lungo sospiro, riprende a parlare. "So di aver sbagliato, so che quel giorno avrei dovuto parlar con te ma invece, per l'ennesima volta, sono stato impulsivo e ho scelto la soluzione più semplice e veloce: andarmene"
"E con te se ne sono andate tutte le nostre promesse, il nostro futuro, i nostri progetti e la nostra famiglia"
"Non se ne sono andati Jodie, loro ci saranno sempre"
"E dove James? Dove sono? Dove sono finite tutte le promesse fatte? Dove sono tutti i progetti per il nostro futuro? E la voglia di restare insieme per sempre, dov'è?"
"E' qui Jodie. E' qui dentro di noi"
Evito in qualunque modo i suoi occhi sentendo i miei pizzicare.
"Ti ricordi il giorno che siamo partiti?"
Annuisco.
"E ti ricordi cosa ti avevo promesso in aereo?"
Le lacrime cominciano a scendere ed io, stringo più forte le mani di James con le mie.
"Ti avevo promesso che dal momento in cui l'aereo si sarebbe alzato da terra, la nostra nuova vita, sarebbe iniziata e così è stato: niente più passato, niente più Londra e niente più persone tra i piedi e finché Sean non è tornato nelle nostre vite, la promessa l'ho mantenuta..."
Tra le lacrime torno a guardarlo e lui, accenna un sorriso.
"E ti ricordi di quella mattina? Ti ricordi di quanto abbiamo pianto insieme per la gioia nel vedere quel test di gravidanza positivo? Quella era la prova decisiva che la nostra nuova vita avrebbe funzionato"
"James"
"E pochi mesi dopo la nascita di Kayla, ti ricordi? Mi sono inginocchiato davanti a te e con la voce un tantino tremolante, ti ho chiesto: Jodie Rose May, vuoi sposarmi? E tu cos'hai risposto?"
"Di si James e nonostante tutto, ti direi di si altre cento, se non mille, volte ancora"
Lascia le mie mani, si alza in piedi e non appena arriva davanti alla mensola del salotto, prende in mano uno dei portaritratti.
"Era il primo compleanno di Kayla..." sorride orgoglioso. "Mi ricordo perfettamente di quel giorno: lei così vivace che a fatica riuscivamo a tenerla ferma davanti alla torta, Lexi e Fred alle prese con il gonfiare palloncini e a proposito di mia sorella, prima di andarsene, mi ha chiesto di ricordarti di domani mattina"
Corrugo la fronte.
"Ha la visita ginecologica e dato che Fred non ci sarà, ha detto che dovrai accompagnarla tu"
"Ah già. Si, è vero. Me ne stavo dimenticando"
"Non avevo dubbi..." ride e mentre scuote leggermente la testa, torna a guardare la fotografia. "E poi ci siamo noi, così spensierati, così felici e così tremendamente innamorati"
"Lo siamo ancora adesso, o no?"
"Cosa? Innamorati, spensierati o felici?"
Mi alzo, mi avvicino a lui e d'istinto, gli stringo le braccia intorno alla vita.
"Sei sicura di quello che stai facendo?"
"Mai stata più sicura di così"
Si gira e non appena ci troviamo faccia a faccia, appoggia il portaritratti al suo posto e prende il mio viso tra le mani.
"Abbiamo sbagliato entrambi tutto quanto. Tu hai sbagliato a fidarti di Sean ed io, ho sbagliato ad alzare il muro tra di noi"
"Siamo esseri umani Jodie, sbaglieremo sempre e ora, voglio soltanto che tutta questa maledetto storia, faccia parte del passato"
Annuisco.
"E voglio anche che la nostra famiglia, torna ad essere la famiglia unita di settimane fa"
Sorrido e senza pensarci due volte, sfioro le labbra contro le sue.
"Aspetta Jodie. Aspetta un attimo"
"Cosa c'è?"
"Quindi posso tornare a casa?"
Sollevo le spalle.
"Jodie?"
"Non andartene mai più, chiaro? Perché giuro che se te ne andrai di nuovo, non ci saranno più seconde possibilità"
Torna a baciarmi e non appena la mia schiena entra in contatto con il tessuto del divano, stringo le braccia intorno al suo collo e lo avvicino maggiormente a me.
"Non me ne andrò da nessuna parte. Te lo prometto, amore"

Ed così che nonostante tutto e tutti io e James, siamo tornati ad amarci come prima o forse, addirittura di più.

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