Capitolo 16

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Il primo mese Lauren la portò in un bordello.

So che potrebbe suonare brutto, però credetemi, fù molto peggio...

In quel mese il dipinto di Camila era pronto, quindi Lauren aveva bisogno di un nuovo modello per l'esposizione che avrebbe dato in meno di un anno, giusto a fine agosto.

Camila salì sull'auto senza sapere esattamente dove andavano.

Portava i suoi tipici pantaloni stretti, il suo maglione a collo di tartaruga per coprire la mancanza di tatuaggi, scarpe senza tacchi troppo alti per non inciampare sui propri piedi e il cappello che Dinah aveva finito per cederle dopo aver accettato di coprirla nella notte passionale che ha avuto col suo ex dopo la festa di Alexa.

Lauren, come sempre, vestiva completamente di nero, anche se adesso usava un vestito abbastanza stretto al posto dei pantaloni e la maglietta, però la giacca di pelle continuava ad essere lì.
Per amore dei suoi piedi, era scalza.

Camila: Dove andiamo, Lauren?- Chiese confusa una volta che notò che la pittrice conduceva ad una direzione sconosciuta. -Ricorda che devo tornare a casa alle nove per cenare.- Disse con nervosismo.

Guardò l'ora sul suo cellulare.

Mancavano pochi minuti alle sei del pomeriggio, il che voleva dire che  presto avrebbe cominciato a fare buio. Questo riassume che non aveva molto tempo.

Lauren: Andremo al bordello.- Rispose con semplicità.

Camila si mise subito a ridere, pensando che si trattasse solo di un altro scherzo della sua strana fidanzata.

Venti minuti dopo scoprì che Lauren non le aveva mentito.

***

Camila osservò la sua fidanzata accendersi una sigaretta prima di entrare in quel posto.
La sentì anche reggersi al suo bacino.

La tatuatrice tossì per l'odore.

Ultimamente Lauren fumava ogni volta di meno, quindi l'odore era qualcosa che dimenticava rapidamente.

Lauren: Non parlare a nessuno.- La avvertì con vera decisione all'orecchio. -Non guardare nessuno. Non parlare con nessuno. Resta al mio fianco... Non guardare le loro tette. Te lo proibisco. Se vuoi guardare un paio di tette ti ricordo che hai una fidanzata che sarà profondamente incantata che tu lo faccia... Non accettare da bere o snack. Non fare niente che non consideri sicuro, e in oltre evita chi ti da confidenza.- Anche se le sue parole erano fredde e dure, Camila sapeva che la sua fidanzata era preoccupata per lei. -Okay?

Camila annuì lentamente, senza dubitare di ascoltare la giovane, e fù allora quando attraversarono la porta sporca del posto.

La prima cosa che sentì furono le intense luci rosse colpire forte contro i suoi occhi. Dopo vide i mucchi di ragazzi e ragazze mezzi nudi che percorrevano il posto e si baciavano in totale naturalezza da qualche parte. L'odore di sigaretta invase il suo setto nasale. Finalmente ascoltò i mille gemiti, grida e conversazioni.

XX: Lauren!

Era una voce stridula, quasi infantile, però corrispondeva al corpo di una donna sui trentacinque anni con un vestito così stretto e un trucco così esagerato che qualcuno sarebbe riuscito a indovinare la sua professione. I suoi capelli erano scuri, ma senza nessun brillo, e era alta quanto Dinah, però senza nessun incanto.

Lauren: Buonasera, Mary.- Salutò amichevolmente, e la ragazza sembrava quasi voler abbracciare la pittrice all'ascoltare il suo nome uscire da quelle labbra.

Camila sentì subito una punta di gelosia.

Sapeva che quella tale Mary era stata la prima ragazza che aveva toccato il corpo di chi adesso era la sua ragazza. La prima ragazza che le aveva rubato gemiti. La prima che aveva fatto tremare il suo corpo.

La Tatuatrice Di Libellule ||TRADUZIONE ITALIANA|| CamrenWhere stories live. Discover now