Capitolo 10

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Tornando a casa Camila si accoccolò contro il piccolo corpo di Ally e pianse sulla sua spalla. Dinah e Normani erano andate a lavorare, dato che non avevano un giorno di riposo, auindi l'unica consolazione che trovò fu quella di sua sorella adottiva maggiore.

E anche se le sue braccia avrebbero potuto rendere felice addirittura Mirtilla Malcontenta, quel giorno non fecero effetto alla tatuatrice ed essa continuò a bagnare la spalla di Ally con le sue lacrime.

Ally: Ancora lei?

Camila annuì, dato che non voleva mentirle.

Le lacrime le sporcarono le guance, però erano abbastanza liberatorie, così che quasi desiderava continuare a piangere.

Ally: Puoi raccontarmi cos'è successo?

Però Camila negò dato che non voleva ricordare Parker né la tristezza e l'umiliazione nei bellissimi occhi di Lauren Jauregui. Non voleva nemmeno pensare a quello stupido e normale uomo impossessandosi del suo bellissimo corpo né a Lauren facendo niente per respingerlo.

Non voleva pensare che lei vivesse in quel modo, e non voleva nemmeno credere che lei non fosse così perfetta come pensava.

Ally: Se ne è andata come l'altra volta?

Camila tornò a negare e si lasciò scappare un lieve singhiozzo dalle labbra, dato che non sapeva se fosse peggio che Lauren se ne fosse andata o che fosse andata a letto con Parker solo per proteggerla.

Silenzio.

Ally: Mila...- Un sospiro scappò dalle sue labbra. -Hai considerato di allontanarti da lei?

La tatuatrice non ci pensò nemmeno per un secondo.

Camila: Non posso allontanarmi da lei, Ally.- Singhiozzò, e non mentiva.

Doveva continuare a posare, e Lauren doveva continuare a pagarla per far si che la sua famiglia avesse una buona vita grazie al suo indecoroso lavoro. E ritornare all'appartamento voleva dire innamorarsi di più, e il grande desiderio che la sua famiglia fosse felice rappresentava un grande ostacolo per tutti i suoi tentativi di tornare a vederla.

Ally: Ti ha picchiata, Mila?- Si sentiva davvero preoccupata per lei.

Camila tirò su col naso prima di rispondere.

Camila: Lei non è quel tipo, Ally. È solo che...- Meditò un po' prima di terminare quella frase. -... Sono fottuta, okay?

Ally si abbracciò a lei ancora di più e lasciò scappare dalle sue labbra un'enorme esalazione. In quel momento Camila seppe che sua sorella aveva capito.

Ally: Non tanto quanto me.- Ammise.

Ovviamente, Camila era troppo presa dal suo mondo per rendersi conto che anche Ally stava piangendo e che aveva uno strano tono malinconico nella voce.

Non aveva notato le sue parole spezzate, né la sua respirazione irregolare, né il leggero tremore del suo corpo. E non l'aveva notato perché, in quei momenti, la tatuatrice credeva che non ci fosse niente di peggio nel mondo del fatto che Lauren fosse andata a letto con quello stupido.

Camila: Che succede, Ally?- Chiese muovendo la testa leggermente per guardarla negli occhi. E per un momento il suo sguardo fù uguale al suo, e qualcuno avrebbe potuto credere che fossero sorelle biologiche.

Ally: Sono incinta, Mila.

***

Camila ed Ally dormirono abbracciate quella notte, consolandosi l'un l'altra, e quando Dinah e Normani tornarono alle quattro di mattina nella stanza entrambe si alzarono di soprassalto, dato che, mentre le sorelle entravano ballando una canzone di Beyonce, sbatterono forte contro il letto facendo si che lo stridio di esso si unisse agli esagerati gridi di Dinah e Normani.

La Tatuatrice Di Libellule ||TRADUZIONE ITALIANA|| CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora