Capitolo 7

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Camila chiamò Lauren esattamente due giorni dopo quella notte durante la sua ora di pausa.

Non voleva farlo quando Dinah, Ally o Normani erano vicine, perché sapeva che l'avrebbero fatta sentire stupidamente nervosa, e fù per questo che mentre mangiava il cibo riscaldato nel retro dello studio premette quel bottone verde.

Lauren rispose dopo due squilli.

Lauren: Studio d'arte Jauregui, buon pomeriggio. Posso fare qualcosa per lei?

"Whoooh!" Pensò."È davvero Lauren Jauregui chi mi sta parlando?"

Si aspettava qualcosa di un po' meno formale. Più Lauren... "Che cazzo vuoi?", per esempio.

Camila: Davvero sto parlando con la ragazza che si spoglia difronte a sconosciute senza nessun pudore?- Scherzò, e se qualcuno l'avesse guardata negli occhi si sarebbe reso conto che si stava innamorando.

Lauren: Camila?

Le piaceva parlare al telefono con Lauren Jauregui, dato che in quel modo poteva notare il tono sorpreso della sua voce senza sentirsi strana per le sue espressioni sempre neutre.

Quando parlava per telefono, Lauren Jauregui era umana.

Lauren: Pensavo che non mi chiamassi.- Davvero? Lauren Jauregui, quella che mai sembrava dubitare delle sue capacità nell'ipnotizzare tutti quelli che le passavano davanti, si era sorpresa della sua chiamata? -Mi rallegra il doppio che tu l'abbia fatto.

Un nervoso ed inevitabile sorriso si impossessò delle labbra di Camila.

Camila: Davvero ti rallegra la mia chiamata, Lauren?- Davvero non se lo aspettava.

Lauren era perfetta, e lei... Camila era una semplice tatuatrice.

Lauren: Ero così disperata per sapere qualcosa di te che avrei saltato di felicità con solo vedere la foto del tuo passaporto.

E così era come Lauren Jauregui faceva che il suo cuore palpitasse dolorosamente.

Camila: Credimi, se vedessi la foto del mio passaporto salteresti, ma non a causa della felicità...

Lauren: Non credo che sia così male...

Camila: Sembro una scimmia con problemi intestinali!- Piangnucolò tra le risate, le quali aumentarono quando Lauren la imitò attraverso la linea telefonica. -... Tu, in cambio, sarai uscita perfetta...

Non si immaginava Lauren Jauregui uscendo male in una foto, neanche in quella dello stupido passaporto.

Lauren: Devo ammettere che sono uscita abbastanza bene.- Riconobbe, però grazie al suo tono di voce la tatuatrice capì che la pittrice stava solo scherzando.

Silenzio.

Lauren: ... Immagino che non mi hai chiamata solo per rallegrarmi la giornata o parlare di passaporti...- Aggiunse, e anche se non la sentiva delusa, c'era un po' meno felicità nelle sue parole.

Camila: L'ultima volta che ci siamo viste hai detto che volevi chiedermi altro...- Non le aveva mentito.

Lauren: Hai ragione. L'ho detto.- Nonostante non la stesse vedendo, Camila capì che aveva sorriso, come se il fatto che ricordasse le sue parole fù un sufficente motivo per fare festa.

Camila: Cosa vuoi chiedermi?- Se riceverà una proposta indecorosa voleva avere la maggior quantità di tempo per insultarla per questo.

Lauren: Ho bisogno che tu sia una mia modella, Camz.

La Tatuatrice Di Libellule ||TRADUZIONE ITALIANA|| CamrenWhere stories live. Discover now