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"Niente e nessuno potrà mai, davvero, far in modo che le nostre strade si dividano. Le parole, le urla, i litigi non possono nulla contro di noi. Noi siamo invincibili, inseparabili. Noi siamo quello che ho sempre sognato e desiderato nella mia vita. Noi siamo noi, questo basta."

Non saprei più come descrivere i momenti passati insieme con Lele. Nonostante il nostro allontanamento siamo più uniti che mai. Mi dedica tutto il tempo necessario, si prende cura del piccolo mentre sto in doccia o preparo il mangiare. Mi ama, questo è la cosa più importante.
Dopo Sanremo siamo tornati nella nostra casetta a Roma, io sono piena di interviste inviti e il disco esce domani così tra un mese inizieranno gli instore. Tra due giorni sono da Maria per presentare il disco sono super felice di tornare a casa. Si perché la scuola per me è una casa dove sono cresciuta umanamente e artisticamente.
Siamo in viaggio per Napoli, stiamo giù dai miei suoceri oggi e domani. Lele non vede l'ora di stare con suo fratello nei giorni che era in crisi con me ci stava ben poco. Lui guida, io controllo ogni tanto nostro figlio che dorme tranquillo.
«Elo tutto bene dietro?» mi chiede sorridendomi. Siamo fermi al semaforo.
«si amore » rispondo, mi allungo un po lasciandogli un bacio sulla guancia, si sposta leggermente e fa combaciare le nostre labbra. «Ti amo»
«anche io»
Torno a sedermi e metto la cintura. Il semaforo scatta e lele riparte. Non so come farei senza di lui. Quando stava via sembrava di vivere un incubo, avrei preferito tante volte passare del tempo a urlarsi contro che sentire il letto freddo senza di lui.

Flashback
Ancora una volta si allontana, non so davvero che fare, la notte la passa distante da me. Eppure basterebbe una sua carezza per farmi passare tutte le incazzature. Con un occhio vedo che mette Michele nella culla e poi si sdraia nel letto.
«lele» mi chiama, non rispondo «non capisco più i tuoi comportamenti. » dichiara guardandomi. Ma il fingo di dormire. «che ti importa! Tanto già dormi! »
Apro gli occhi, già incazzato da prima e mi alzo dal letto. Non sopporto più nessun'altra affermazione da parte di lei. Uno di questi giorni me ne vado. Pensa che a me non mi importi nulla di lei. È invece quando cerco di avvicinarmi lei mi dice che non è il momento.
«che fai scappi?? Eh non hai più le palle di AFFRONTARMI
«Elo basta! Sono stanco ho lavorato tutto il giorno. Per una volta che magari sono a letto con te, tu pensi bene di accusarmi ancora? Non ne posso più ok? Dormo sul divano» urlo. Respiro poi, bloccando il magone nello stomaco. Non voglio piangere.
«certo perché tu i problemi li risolvi dormendo su un divano»
«non devo risolvere nulla Elodie. Io i problemi ho sempre cercato di risolverli sei tu che ti sta allontanando »
«ma che cazzo stai dicendo? Sei uscito fuori di senno?»
«ah certo hai ragione le colpe sono tutte mie. Buonanotte » scendo le scale.
«Leleeee» piange. Stavolta se lo scorda che torno indietro.
«buonanotte Elodie» sussurro, mi sdraio sul divano.
Fine flashback

«Elo, oh amore che succede?» Lele mi richiama alla realtà siamo fermi all'autogrill.
«ehi»
«perché stai piangendo? »
«stavo ripensando a uno dei nostri litigi e non mi rendevo conto di quanto tu cercasi di avvicinarti a me. » esco dalla macchina e mi abbraccia, passa una mano nei miei capelli.
«Elo è passato. Metti tutto alle tue spalle. Sono qui con te. Mi dispiace averti lasciato sola. Ma se non facevo così non avresti mai capito che cosa ci succedeva. » lo stringo forte.
«vai a prendere due paste. Io ti aspetto qui. Michele dorme» sorride. Mi bacia ed entra al bar. Quanto lo amo.

Un Cuore In Due ❤Where stories live. Discover now