22.

1.5K 82 8
                                    

Parte 2.
Ero seduta in braccio a lui, lo guardavo negli occhi. Le parole mi morivano in gola non sapevo come fare. Ma volevo aprirmi, lui aveva sempre fatto tante cose per me. Gli lasciai un bacio sulla guancia.
«sai certe volte non mi capacito che un ragazzo di diciannove anni mi sappia amare come fai tu. Non lo avrei mai detto. Quando pensavo a un amore ipotetico della mia vita, pensavo di avere un uomo più grande accanto a me. I ragazzi più piccoli mi facevano sentire mamma come se dovessi crescerli io. » mi guarda senza capire, infatti non dice nulla. Continuo il discorso, gli accarezzò la nuca sento i brividi che percorrono per un nano secondo la sua pelle. «poi sei arrivato tu, non cosa mi è successo, ti ho guardato e ho iniziato a provare un po' di sano fastidio. Quando non sopporti una persona a pelle è difficile che poi ti piaccia. A me le persone così mi hanno sempre disturbata, ma con te è stato tutto diverso. Dopo una settimana non potevo negare la chimica che avevamo; come due calamite attratte che vogliono stare per forza vicine. Al residence non facevano altro che stare sempre vicini. Se non mi cercavi tu ti cercavo io e viceversa. Sono la tua prima ragazza, sono il tuo primo amore, sono la prima persona che hai presentato ai tuoi genitori. Per poco non morivo quando hai detto a Linda e Michele "mamma papà lei è elodie la mia fidanzata" loro ti guardarono e tua madre se ne uscì con un "ma va, non lo aveva capito nessuno "»
«l'ironia è di casa! Voleva stemperare il tuo imbarazzo è invece lo ha peggiorato!» ridiamo insieme.
«mi sono innamorata di te credo fin da subito, ma le telecamere e il fatto che io fossi fidanzata tutto mi frenava. Poi però quando sono scesa a Napoli a casa di Gabriele, li ho capito che io non potevo più nascondermi, non potevo più trattenere i sentimenti che avevo dentro. Non potevo sopportare di vederti con altre ragazze. Ti volevo per me. Volevo che tu fossi la persona che continuava la mattina a svegliarmi, la persona che mi calmava ogni volta che ne avevo bisogno. Volevo che tu fossi il mio fidanzato. »
«quando ti precipitasti in camera per dirmi "senti Lele io non posso più mentire a me stessa, di questo passo mi faccio del male, mi hai insegnato tu che devo pensare anche a me ogni tanto. Ecco...io Ti amo. Per poco non ci restavo secco» sorrisi e lo baciai. Lui mi stringeva per un fianco.
«dovevo dirti quello che provavo e lo tenevo bloccato per troppo tempo. Voglio dirti che io sono orgogliosa di quello che siamo adesso. La crisi che c'è stata ci ha aiutato tanto. A me ha fatto capire ancora di più che non voglio starti lontano. E che.. Io ogni giorno mi innamoro di te, del tuo cuore, della tua testa. Che io sono orgogliosa del mio ragazzo che pur piccolo di età ma maturo e sa ragionare anche molto bene. Sei tutto ciò di cui ho bisogno »
«anche quando litighiamo? » mi chiese sorridendo sotto i baffi. Lo abbracciai, mi lascio una scia di baci sul collo.
«anche quando litighiamo ho bisogno di te,fare pace è qualcosa di bello e unico.»
«solo perché poi ti becchi tutte le coccole che vuoi vero?»
«ovvio che ti credi!» rise.
«ti amo»
«ho cuore pieno di battiti e gli occhi pieni di te» canticchiai al suo orecchio Jovanotti. Lasciandogli poi un bacio sulle labbra per il troppo imbarazzo che avevo creato. Non ero abituata a queste dichiarazioni ma dovevo parlargli.

Un Cuore In Due ❤Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz