52.

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Il sole sorge a pomigliano, sono solo le sette, non riesco più a dormire. Lele è completamente assorto nel sonno e ha una faccia da bambino. Mi alzo dal letto raggiungendo la cucina di casa Esposito. Trovo linda che prepara la colazione.
«buongiorno» dico leggermente in imbarazzo, visto che ho una sola maglietta di Lele addosso.
«buongiorno anche tesoro»
«linda hai per caso il latte di soia? »
«certo! Lo comprato giusto ieri pomeriggio quando Lele mi ha detto che scendevate»
«non dovevi disturbarti»
«per mia nuora questo e altro» l'abbraccio e lei mi stringe. Ho trovato in linda una mamma, un amica con cui confidarmi. Non è solo la madre del mio fidanzato. Lei è qualcosa di speciale. Ho un legame pazzesco, quello che a volte vorrei avere anche con mia madre.
«tutto bene?» mi chiede accarezzandomi una mano. Annuisco e mi siedo sulla sedia.
«sono solo preoccupata per Lele »
«in che senso?»
«dovrebbe parlare con il suo migliore amico ma è testardo e non vuole nemmeno parlarne »
«te lo detto elo, Lele non digerisce il fatto che alberto non ti accetti »
«ma a me non importa niente di lui! Può pensare quello che vuole di me. A me del giudizio di uno con cervello microscopico non mi interessa. A me interessa solo quello che pensa Lele è se lui mi ama non è di certo colpa sua. Al cuore non si comanda » dico leggermente nervosa. Linda mi sorride, passandomi il latte con dentro il caffè.
«grazie »
«Elo non è facile. Lele è cresciuto con Alberto è sempre uscito con lui. Quando poi se fidanzato le sue attenzioni sono ricadute tutte su di te. La notte a volte preferiva passarle al telefono con te e Alberto era un po geloso »
«si trovasse qualcuno da amare! »
«buongiorno » Lele fa ingresso in cucina lasciando un bacio sulla guancia a sua madre e uno a me sulle labbra. «non mi aspettavo di trovare le mie donne già sveglie di prima mattina » sorrido.
«non avevo più sonno, tuo figlio si muove come un dannato e tu dormivi beato. Ho trovato tua madre che già preparava la colazione »
«lei è sempre mattiniera amo»
Linda scoppia a ridere e passa il cappuccino già pronto al figlio; che prende i pan di stelle subito ne addenta uno.
«Elodie ti va se andiamo a prendere qualcosa per il piccolo a Napoli?» chiede mia suocera guardandomi. Annuisco super felice.
«certo! Le a te da fastidio se vado da sola con tua madre? »
«no perché dovrei amore »
«cosi non lo so»
«vai non ti preoccupare! Scegli le cose che vuoi. Prendi la mia carta di credito! »
«amore non serve ho la mia»
«Elo» mi guarda storto.
«eddai amo. Se spendo qualcosa io non succede nulla»
«devo far mettere un conto unico così stiamo apposto» scoppio a ridere e gli bacio una guancia.

[...]

Elodie è uscita con mamma in giro per i negozi a Napoli io sono da solo con mio padre che ogni tanto mi guarda con la coda dell'occhio. Deve dirmi qualcosa ma non sa come aprire argomento.
«papi che devi dirmi? E un ora che mi fissi! »
«niente » rido.
«ti conosco.. Dai dimmi»
«osservavo ieri come siete molto uniti tu ed elodie. Non mi aspettavo nulla di tutto ciò. Neanche che in meno di un anno poi saresti diventato padre»
«neanche il lo avrei detto papà »
«eppure sei strano »
Colpito e affondato! Come mi capisce mio padre nessuno. Lo guardo. Incrocio le gambe sul divano e inizio a parlare.
«ho paura papà. Ho tanta paura. Io ed Elodie abbiamo un rapporto abbastanza stabile. Qualche volta litighiamo ma non è più come prima. Ho paura di non essere un buon fidanzato per lei. Ho paura di non essere un buon padre per il figlio che sta arrivando. Ho 20 anni e tutto è arrivato a ciel sereno; Non me lo aspettavo! Tutto così in fretta.
Mi sono innamorato di Elodie come un fulmine non potrei stare senza di lei. Solo dio sa come mi sono sentito quando ha avuto l'incidente, nonostante siano passati dei mesi, la notte ancora me lo sogno quel momento. Lei stesa in un letto di ospedale e io non potevo fare niente. Mi sento ancora in colpa. Ho esagerato quella sera. Ho paura che questo bambino ci faccia discutere tante volte e allontarci. Quante coppie si lasciano dopo la nascita dei loro figli papà? Tante! Io non voglio questo. Voglio che mio figlio abbia una famiglia unita. Voglio che sappia vedere con i suoi occhi quanto ci amiamo io e la madre. » mi abbraccia di colpo, fermando il mio fiume di parole. Mi accarezza la schiena.
«Lele tutto questo è normale. Fidati! Avere paura è più che lecito. Sono sicuro che anche elodie si è accorta di questo malessere ma ha pensato ad alberto perché ci hai litigato di brutto»
«non mi importa nulla di lui. Sapevo che scendendo qui, uno tra te e mamma mi avrebbe capito. Non volevo svelare le mie paure. Sono grande ormai !»
«non si è mai troppo grandi per confidarsi con i propri genitori Lele. Noi ti vogliamo bene e siamo felici se tu sei felice. Questo bambino sono sicuro unirà di più il vostro amore. I vostri sentimenti aumenteranno per il piccolo ma anche per voi due. Sono sicuro che riuscirete ad amarvi e restare uniti»
«ti voglio bene papà » mi stringe. Avevo bisogno di questo nonostante lo negassi.

Un Cuore In Due ❤Where stories live. Discover now