20.

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Sento una mano accarezzarmi la schiena. Apro leggermente gli occhi, poi riuchiuderli per la troppa luce diffusa in camera da letto. Per un nano secondo ho visto Lele con la colazione sopra il letto. Le sue labbra si posano sulla mia guancia.
«buongiorno» mi dice
«giorno, oggi la colazione lo preparata io. Tu mangia che io mi cambio e poi ti accompagno dal Parucchiere. »
«lele con calma. Dio mio! Mi sono appena svegliata non ci capisco più una mazza!» ride e la sua mano non si muove dalla mia schiena.
«amo te stai sempre cosi»
«ah guarda se poi continui a farmi i grattini indubbiamente non mi sveglio» scoppia a ridere levando la mano da sotto la maglietta. Alzandosi dal letto e aprire la valigia.
«mangia qualcosa che se no si fa tardi! »
«caffe cornetto alla nutella. Ma io ti amoooo» urlo. Mi alzo e corro verso di lui. Lo abbraccio da dietro mentre cerca una maglietta da mettere
«grazie sono stati giorni fantastici. » appoggio la testa sulla sua spalla
«amo c'è ne saranno altri eh» mi dice. Lo sento un po' strano. Continuo a guardarlo nella posizione in cui sono messa.
«le»
«dimmi»
«ti sei stranito di colpo che succede?»
«niente che successo!»
«ti sento un po' freddo » mi guarda. Non risponde. Mi fa alzare e si alza anche lui. Mi lascia un bacio sulle labbra e si chiude in bagno. Che avrò detto di sbagliato stamattina? Bevo il caffè che intanto stava diventando freddo, prendo il cornetto e ne mordo un pezzo. Apro la finestra e respiro l'aria di Roma. Calda ma spettacolare.

[...]

L'acqua cade di getto sulla mia testa, cerco di fermare i fiume di pensieri che mi passano nel cervello. Vorrei fermare esattamente il tempo anche adesso chiudermi in una stanza con lei e non uscire più. Mi sciaquo il viso e poi esco dalla vasca filando poi l'accoppatoio. Vedo la porta aprirsi non avendola chiusa. Elodie si siede vicino al me.
«perché non mi dici cosa ti prende?» mi chiede con tranquillità.
«Elo stai tranquilla non è successo nulla di grave. Sto bene » rispondo un po' così. Mi guarda.
«non è vero che va tutto bene. Sei strano. Ti sei allontanato. » ecco. Apposto! Le prendo il viso tra le mani.
«sto bene Elo. Sono stati giorni fantastici. Ti ho aspettato, siamo stati con la tua famiglia,insieme da soli con la nostra quotidianità. Ma a volte il tempo non mi basta. Prima avrei voluto continuare a coccolarti ma mi hai bloccato » sorride. Mi bacia poi una guancia. Le labbra.
«il mio uomo con le paranoie. Ti amo Le. Ti amo veramente tanto. Siamo in ritardo dal Parucchiere ma non mi interessa anche a me il tempi non mi basta. Tu non mi basti mai amore»
Le lascio un bacio sul naso e poi la bacio con passione. Esco dal bagno lasciandole lo spazio per farsi una doccia con calma.

Un Cuore In Due ❤Where stories live. Discover now