Capitolo 55

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"La  ami ancora?!"

Rimango a bocca aperta, dopo aver pronunciato queste parole. Lui mi fissa tristemente, la risposta è ovvia.

"Era la ragazza con cui volevo passare la mia vita..."

Stavolta non rimane niente del mio cuore, è stato spezzato, fracassato, calpestato!

"Grazie per la sincerità, Matt"

Cerco di mantenere la dignità, ma dentro sono a pezzi. Che schifo! Tutto ciò che mi ha detto, su ciò che provava nei miei confronti, a questo punto penso siano tutte bugie.

"Mi spiace, Jennifer... non è facile per me"

"Superare una simile esperienza deve essere estremamente difficile, lo immagino... ma ti rendi conto di ciò che stai facendo a me!?"

Mi guarda, distrutto. Mi odio per parlargli in questo modo, ma deve capire cosa provo.

"Credi che mi piaccia?"

Sospiro, gettando le mani avanti.

"Certo che no, Matt!"

"Ti sto solo chiedendo del tempo, ok? Ho bisogno di stare da solo..."

Evidentemente ha deciso che la conversazione è finita, così come la nostra relazione. La mia presenza qui non è ben accetta. Mi sento rifiutata, impotente, messa in disparte da colui che amo.

"D'accordo, se mai avrai bisogno di parlare ci sono. Ci tengo a te, Matt, non dimenticarlo"

In questo momento la pazienza è il miglior alleato e mettergli fretta non mi sembra il caso, sento di dovermi arrendere prima di cercare di combattere. Mi volto, trattenendo, non so come, le lacrime e vado via. Come raggiungo l'ascensore, non riesco più a trattenermi e scoppio in lacrime. Ancora una volta, questo ascensore è il mio rifugio. Prego di non imbattermi in uno dei miei capi o peggio, in Nicole. Quando le porte si aprono nella reception, fuggo dall'ascensore sbattendo contro diverse persone. Credo che Lexy stia guardando verso di me, ma non mi ferma. Non posso farmi vedere in questo stato. Una volta fuori, respiro come se avessi trattenuto il fiato per tutto il tempo. Il cuore mi batte nel petto e sto sudando. Mi chino, poggiando le mani sulle ginocchia, ed espiro.

"Jennifer...?"

Ho difficoltà a controllare il respiro a causa dei singhiozzi. Lexy poggia le mani sulle mie spalle, mentre fisso il suolo senza fiato. Cerco di ritrovare la calma, grazie anche alla presenza della mia amica riesco a stare meglio.

"Tesoro, che succede?"

"Matt..."

Mi aiuta a sollevarmi e si mette di fronte a me.

"Andiamo...facciamo una passeggiata"

"Lexy...è orribile!"

"Calmati...respira"

Mi mette un braccio attorno alle spalle, guidandomi verso la strada. Troviamo una panchina e ci sediamo e mi asciugo lentamente le lacrime.

"Che succede?"

"Matt...mi ha lasciata"

Tutti i miei tentativi per mantenere le lacrime si frantumano, e rieccomi qui a piagnucolare come una bambina. Lexy mi accarezza gentilmente la schiena, aspettando che mi calmi. Un'ombra passa di fronte a noi e si ferma. Mi sembra si tratti di Chris, ma non oso guardarlo, mi sento troppo patetica.

"Mi sto prendendo cura di lei"

È come se Lexy mi avesse letto la mente, il suo tono è gentile, ma fermo, come sempre quando prende la situazione in mano. L'ombra si sofferma qualche altro secondo, poi scompare.

"Vuoi parlarne?"

"Mi ha raccontato di aver avuto un brutto incidente con la sua ex. Lui ne è uscito vivo, ma lei no...Da allora crede di essere responsabile della sua morte"

"Oh..."

"Gli ho detto che è stato un incidente, che volevo aiutarlo ma, come al solito, mi ha respinta"

Lei mi abbraccia e inizio a chiedermi cosa debba pensare la mia amica di tutte queste storie. Francamente, dall'esterno deve sembrare un gran casino.

"È una buona cosa che si sia confidato con te"

"Lo credi davvero?"

"Sì, certo. È un grosso passo per lui. Sarebbe dovuta uscire fuori, prima o poi. Sfortunatamente, non sempre è il momento migliore, o il modo giusto"

"Ha detto che aveva bisogno di tempo. Ma volevo che parlasse con me, che si confidasse..."

"Jennifer...hey! Svegliati, tesoro! È un ragazzo! Gli uomini appartengono a un'altra razza che trova difficile comunicare. Soprattutto quando decidono di rinchiudersi nelle loro caverne! Hai mai letto quel libro? Come si chiama...ah sì! Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere."

"Em, no..."

"Be, te lo dico io, gli uomini vengono da una galassia completamente diversa!"

Questa volta rido di gusto. Tiene le mie spalle tra le sue mani, e mi avvicina a lei.

"Forza...Andrà tutto bene, tesoro. Ha solo bisogno di stare un po' da solo, in modo da poter andare avanti con te"

"E se decidesse di mandare tutto all'aria?"

"In quel caso, lo prenderò a calci nel sedere! State troppo bene insieme perchè quell'idiota possa rovinare tutto! E comunque, so quanto tiene a te"

Lexy ha il dono di sapermi sempre rimettere in piedi. Non so cosa farei senza di lei, senza i suoi consigli.

"Lexy...Grazie"

Agita le mani in aria, come a dire "Non è nulla". Rimaniamo ancora un po' assieme, rassicurandoci sulla comune mancanza di comprensione verso la razza maschile.

"Ecco, tieni questi"

Mi passa un pacchetto di fazzolettini.

"Devo portare un gruppo di clienti inglesi in un ristorante scelto da Will. Asciugati le lacrime, va a rinfrescarti con un po' d'acqua e sguardo dritto. Ok?"

"Sì, in ogni caso, non ho molta scelta"

"Se hai bisogno di me stasera, dopo il lavoro, fammi sapere"

"Sì Lexy. Grazie mille"

Mi sorride e corre via e, mentre la osservo allontanarsi, mi rendo conto di che amica magnifica sia. Faccio un profondo respiro, sollevando la testa verso il cielo, così che il sole mi riscaldi la pelle. Mi asciugo le lacrime e osservo la fila infinita di impiegati che vanno e vengono, di ritorno dalla pausa pranzo. Be...dovrei andare anche io, prima finisco, prima potrò andare a nascondermi a casa mia. Fissando il suolo, ripenso alla conversazione avuta con Matt, con i pugni chiusi cammino dritta e decisa. 

Oh! Sbatto contro qualcosa, o meglio, qualcuno.

"Hey! Non potresti guardare dove..."

Mi azzittisco quando realizzo chi ho appena urtato mentre posa una mano sul mio braccio, per aiutarmi a mantenere l'equilibrio. 

HE.LUI.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora