Capitolo 1

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Nella strada di ritorno il mio telefono squilla

"Hey tesoro"

"Ciao Lexy"

Lexy, anche lei lavora alla Hunt, ma come segretaria e siamo diventate ottime amiche. Ricordo come mi sentivo in imbarazzo la prima volta che ci incontrammo. Lei è perfetta, mai una piega sui suoi vestiti, non un capello fuori posto, sempre impeccabile... In pratica il mio opposto.

"Sento dei rumori, dove sei?"

"Sto andando a casa, mi è successo qualcosa di assurdo, poi te ne parlerò. Tu che dici?"

"Sto mettendo in ordine, ciò che tutti quanti adoriamo fare, almeno mi sono divertita un pò la scorsa notte"

"Cosa?! Con chi?! Raccontami tutto!"

"Non al telefono..."

"Scherzi?! Dai Lexy!"

Ha un dono nel lasciarmi in sospeso, il peggio è che ci casco ogni volta.

"Devo andare ti richiamo stasera"

"Aspetta, non puoi lasciarmi così!"

"Ti richiamo dopo la tua prima lezione con Matt! Mi dovrai dire tutto!"

La lezione! L'ho scordato! Farò meglio a darmi una mossa. Novità : mi sono iscritta in palestra per fare un po' di sport. Ho iniziato a fare Krav Maga 8 anni fa, mi allenavo con mio padre e non ho avuto la possibilità di riprendere da quando mi sono trasferita qui. Ma Matt ha cambiato le cose, per puro caso lui lo insegna in una palestra e come risultato il suo praticare le arti marziali miste gli ha regalato un corpo da sogno. Ovviamente ho colto questa occasione per stargli vicina. Lexy non sa che mi piace Matt ma sono sicura che a breve verrà fuori, ogni volta che parliamo di lui crede che per me sia solo un amico, ma ultimamente non riesco più a nascondere ciò che provo.

La palestra dove Matt tiene lezione è a Brooklyn, poichè abita lì. Quando arrivo vedo che l'atmosfera è abbastanza piacevole e il palazzetto dello sport è ben attrezzato. Mi sento un po' nervosa nel vederlo come ogni volta, vorrei prendermi a schiaffi, neanche fossi un'adolescente con la suo prima cotta! Ho deciso di indossare dei pantaloncini per slanciare la mia figura, devo sfruttare tutte le frecce del mio arco per riuscire a capire anche lui.

"Ciao"

Ed eccolo qui, con un inchino e un braccio attorno alla vita mi saluta in maniera teatrale facendomi ridere.

"Benvenuta nella mia tana, miss"

Ridacchio mentre bacia la mia mano in modo esageratamente devoto. Che adorabile idiota!

"Allora sei pronta?"

"Sì, pronta a prenderti a calci nel culo"

Matt inizia a ridere come se avessi detto la cosa più divertente del mondo.

"Cercherò di andarci piano con te pasticcino"

"Non chiamarmi pasticcino..."

Si tende verso di me, come a confidarmi un segreto, e dice : "Starò attento a non romperti qualche unghia"

Guardo Matt con aria di sfida, crede davvero che io sia una ragazzina dolce e indifesa, ammetto di non avergli accennato dei miei anni di esperienza, ho raggiunto un livello molto alto. Quasi quasi mi dispiacerà rovinare il suo viso d'angelo, ci sarà da divertirsi! Un ragazzino ci interrompe mostrando a Matt l'ultima mossa che ha imparato, ma se ne va velocemente così com'è arrivato. Matt si scusa e mi invita sul ring.

"Alleni i ragazzini del tuo quartiere?"

"Già, mi prendo cura di lui e di suo fratello da qualche anno ormai"

"Sembrava molto orgoglioso di mostrarti ciò che ha imparato"

"è ciò di cui vado più fiero. Vedere questi ragazzi qui, fare qualcos'altro nelle loro vite oltre che girare per le strade e finire nei posti sbagliati. Anche se non posso cambiare ogni cosa, faccio quel che posso"

"è ammirevole"

"Ed è ottimo per provarci con le ragazze"

Alzo gli occhi al cielo e gli do una gomitata al braccio, ormai è automatico quando siamo assieme e lui fa il cretino. I suoi scherzi mi mettono sempre più a disagio, oltre a essere sexy, divertente e carino, aiuta i giovani del suo quartiere a fare qualcosa di buono nella vita, come faccio a non essere attratta da lui? Una volta sul ring Matt mi da un paio di guantoni da boxe e mi spiega una o due regole base. All'improvviso fa partire un colpo ma posso percepire come si stia trattenendo. Lo Evito facilmente e controbatto con un pugno ben piazzato, mi infastidisce che si sia trattenuto.

"Hey! Questa non è la prima volta che combatti!"

"No, ho qualche anno di pratica alle spalle...non te l'ho detto?"

"Me l'hai tenuto nascosto... Quindi ho una piccola guerriera come collega"

-piccola guerriera- il nomignolo mi fa sorridere. Papà mi chiama sempre così, è stato lui a convincermi a iniziare a combattere. Ora, posso mandare al tappeto chiunque, in più so come premere svariati punti per rendere anche il più grosso bruto inoffensivo. Quando mia madre morì per la sua malattia ho sfogato tutta la mia rabbia sul ring, è stato una valvola di sfogo e pensare a lei, ogni volta un senso di tristezza mi sovrasta. Alcune ferite non guariscono mai e il dolore è ancora insistente.

"Stai bene? Vuoi fare una pausa?"

"No, sto bene, non mi stanco così facilmente"

"Lo vedo... Ok angelo, hai qualche conoscenza base di autodifesa?"

"Sì, colpire dove fa più male, 'angelo'. Vuoi provare?"

"Che osso duro! Ho quasi paura!"

"Dovresti averne"

Improvvisamente Matt mi viene contro, mi cattura le braccia, mi gira intorno, così che la mia schiena si trovi contro il suo petto e cerca di immobilizzarmi. Ora riesco solo a pensare ai suoi muscoli tesi contro di me, mi complimento con me stessa per aver avuto la brillante idea di iscrivermi alle sue lezioni.

"Allora? è questo il massimo che sai fare ragazzina?"

Mi risveglio di colpo dalle mie fantasie e usando una delle mie leve articolari preferite lo scaravento a terra.

"E così ci siamo fatti mettere a tappeto da una ragazzina, non è vero?"

Matt si rimette in piedi ridendo, trovo difficile rimanere concentrata perchè la sua risata mi fa sempre sciogliere.

Dopo un'ora di allenamento, abbandono il ring, per oggi è abbastanza. Devo ammettere che nonostante il mio livello mi sono spesso trovata alle strette, chissà dove ha imparato a combattere così.

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