Capitolo 17

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La mia voce si perde in un sussurro, non ce la faccio più. Matt non dice nulla, che sta succedendo nella sua testolina?

I suoi occhi sono più profondi, gli stessi che stanno fissando le mie labbra.

"Oh, al diavolo!"

Mi bacia e un'esplosione di piacere pervade il mio intero corpo. Ciò che desideravo da così tanto tempo finalmente è successo. Sfioro i suoi capelli con la mia mano, spingendolo dolcemente a baciarmi ancora più appassionatamente. La sua lingua gira intorno alla mia e i suoi baci diventano sempre più intensi. Dentro di me sento un vuoto positivo, sono così felice, è un'emozione che non provavo da tantissimo tempo. I nostri respiri si accorciano, diventano irregolari. Nella foga, alzo goffamente il braccio per togliergli la giacca e colpisco la cassetta del pronto soccorso sul tavolo, rovesciandone il contenuto sul pavimento. Fantastico! Come si fa ad essere così imbranati!! Phil si avvicina e inizia ad abbaiare e piagnucolare, facendoci trasalire. Matt si alza, dico a Phil di andare a cuccia ma crede che io stia giocando, continua a saltare e abbaiare. Non appena riesco ad allontanare Phil, Matt si risiede goffamente. Lo vedo sistemarsi la giacca e poi inizia a parlare.

"Mi spiace...non so che mi sia preso. Io credo...credo che dovrei andarmene"

"No..rimani"

Sono frustrata e implorante. Mi raddrizzo, spettinata e con le guance rosse.

"Non voglio approfittare della situazione...non vorrei tu credessi che questo sia ciò per cui sono venuto"

Non penserei mai una cosa del genere, ma adesso non so cosa dire.

"Non vuoi... bere qualcosa prima di andare?"

Non so cosa dire, questo momento sembra così surreale, non ci sto capendo veramente niente. Matt si avvicina e deposita un casto bacio sulla mia fronte.

"Devo andare angelo, credo sia meglio...Non so cosa potrei fare se no..."

"Come vuoi. Fai attenzione, mentre torni a casa"

Matt mi offre un altro dei suoi bellissimi sorrisi.

"Tranquilla".

Quando Matt se ne va, mi trattengo dall'urlare dalla gioia, queste pareti non sono molto spesse. Ma...mi ha baciata ed è stato incredibile!!! Che serata pazzesca, mi sento completamente svuotata, troppe emozioni in poco tempo. 

Controllo il telefono e ci trovo diversi messaggi di Lexy che mi domanda se sto bene. Le mando un messaggio rassicurante prima di dirigermi a letto. Questa serata si sarebbe potuta tramutare in un incubo. Sono felice di aver imparato a difendermi. Meccanicamente prendo il telefono, ma non guardo lo schermo. Se devo dire la verità, quello che è successo con Matt mi sta tormentando. Chiudo gli occhi e ripenso al nostro bacio, non ho mai provato nulla di così forte prima, è stato così passionale , anche perché lo desideravo così tanto. Spero che Matt abbia provato qualcosa. Mi sento così esausta che non ho la forza di prendere il pigiama e cambiarmi, e ancora meno andare a levarmi il trucco. Trascino la coperta su di me e abbraccio il cuscino. Tocco il cerotto sulla mia guancia, non sento nulla, il taglio deve essere superficiale. Mi è andata davvero bene. Cancello velocemente l'immagine dell'aggressore dalla mia mente,sperando che non mi tormenti il sonno. Piano piano il mio respiro si calma, diventa più pesante, e il sonno ha la meglio su di me.

***

Mi sveglio e controllo la sveglia...sono già le dieci e un quarto. Oggi non si lavora. Passo la mattina a pulire l'appartamento, non mi posso certo definire una casalinga perfetta, ma tenermi occupata con le pulizie mi aiuta a rimettere in ordine anche i miei pensieri. Ho fatto un sogno stranissimo, ma non riuscirò a farmi condizionare, era assolutamente assurdo. Phil mi viene incontro, scodinzolando dolcemente.

"Sai che c'è? Credo che una passeggiata ci farà un mondo di bene. Sia a te che alla tua padrona fuori di testa"

Mi preparo per andare al parco. Raccolgo i capelli, metto un paio di jeans e il mio maglione preferito e ci precipitiamo fuori. Mentre cammino per raggiungere Central Park, il mio telefono squilla. Ed è Derek. Dopo qualche attimo di riflessione, decido di accettare la chiamata.

"Ciao Derek"

"Hey, come va?"

"Sto bene, grazie. Tu?"

"Ho parlato un po' con Matt...mi ha detto cos'è successo ieri notte. Quindi volevo solo controllare come stessi..."

"Ah"

"Matt mi ha detto che il figlio di puttana ti ha ferita..."

"Sì, ma sto bene, il taglio per fortuna era superficiale; è stato davvero gentile da parte tua chiamare"

"Già. Che fai questo pomeriggio? Magari hai voglia di distrarti un po'?"

"Oh, nulla...farò un giro vicino casa"

"Ok, se cambi idea non esitare a chiamare"

"Ok, grazie Derek"

"Prego, principessa"

Posso sentire delle voci intorno a Derek.

"Devo andare, ci sentiamo Jennifer, abbi cura di te"

Sono sorpresa del fatto che abbia chiamato solo per controllare come stessi, è stato quasi gentile. Ed è la prima volta che mi viene in mente questo aggettivo pensando a Derek. Quando arrivo al parco, libero Phil e sistemo sull'erba una piccola tovaglia, per poi sedermi. Prendo una profonda boccata dell'aria fresca del parco e frugo nella borsa alla ricerca del mio libro. Eccolo qui! Ultimamente non ho più avuto tempo di leggere un bel libro. Ho bisogno di una pausa. Phil sta fiutando intorno a me, infine capendo che non intendo giocare con lui, mi si sdraia accanto, rosicchiando un pezzo di legno. Per un breve istante, sembra che la mia vita sia tornata alla normalità.

"Jennifer?"

Un brevissimo istante...

Mi volto con una mano a coprire i miei occhi dal sole. Riconosco la figura in controluce, in piedi di fronte a me.

"Sapevo che ti avrei trovata qui!"


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