Loro sono Genny Sky e Justin Bieber, la loro è una storia piena di sfaccettature, la loro è una storia imperfetta.
*tratto dal libro*
"Quel ragazzo così bello e perfetto, sembrava essere stato benedetto da Dio... ed io ero come una bestemmia, del tu...
"I'm not a perfect person, there's many things I wish I didn't do..." -Cit. The Reason | Hoobastank
(L'immagine del capitolo l'ho fatta io con tanto amore u.u Spero sia di vostro gradimento!)
JUSTIN'S POV:
Ero stato talmente tanto tempo chiuso dentro quella stanza d'ospedale ed isolato dal mondo che non mi ero nemmeno reso conto che fosse già Dicembre.
Il mese era appena iniziato e questo stava a significare che dovevano ancora passare tutte le feste. Ottimo.
Guardai Genny seduta sul sedile accanto al mio mentre si rilassava con la testa appoggiata al finestrino e ripensai al giorno in cui la portai a casa mia e cantammo le canzoni dei BMTH.
《Justin?》mi chiamò tirandomi fuori dai miei pensieri.
《Mmh?》 Risposi guardando la strada.
《Posso aprire il finestrino?》disse guardandomi. Potevo sentire il suo sguardo e vederla con la coda dell'occhio mentre si mordeva le labbra.
《Cosa? Ma non hai freddo?》
《No, anzi ho voglia di risentire l'aria fredda che mi pizzica la pelle.》
Un senso di nostalgia e di colpa mi invase il corpo.
《Va bene, ma mettiti la mia felpa, l'ultima cosa che ci serve è che ti ammali!》 Dissi indicando la mia felpa nera sul sedile posteriore.
《Siii! Grazie!》 Mi diede un bacio sulla guancia e si allungò sul sedile per prendere la felpa.
Fuori era buio, in più era inverno, quindi l'aria era molto fredda, quando Genny aprì il finestrino sentii l'aria gelida inondarmi i polmoni. Ma a dire il vero anche io amavo questa sensazione ed era molto che non uscivo quindi non mi diede affatto fastidio.
Sinceramente avevo sempre amato di più uscire la notte, è tutto più magnifico con quelle luci e misterioso allo stesso tempo per ogni angolo buio, è come se un manto scendesse sulla città rendendola più invitante.
Osservai Genny mentre abbassava sempre di più il finestrino, si voltò verso di me e sorrise prima di sporgere la testa fuori.
《Cazzo Angel fai attenzione!》
《Tu pensa a guidare Bae!》
《Dico sul serio!》 La avvertii.
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《Mi è mancata così tanto questa sensazione! L'aria fredda fra i capelli, questo profumo inodore che mi riempie i polmoni...》 disse quasi a se stessa.
Rientrò con la testa dentro lasciando il finestrino aperto alle sue spalle a scompigliarle i capelli. 《Juss, non andiamo a casa dai miei.》 Disse infine.
