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Pov Nora.

Alzo il viso a quel tocco, quasi di scatto, e lui è lì.
I suoi occhi color caramello sono incatenati nei miei con sguardo preoccupato.
<<Tutto okay, Nora?>>
Dio, ci mancava solo Justin in tutto questo casino.
Sposto il viso, in modo da non guardarlo in faccia e di conseguenza mi alzo, appoggiandomi al muro a braccia incrociate.
Il biondo mi imita e con la spalla destra sfiora la parete accanto a noi.
<<Allora? Che succede?>> insiste.
Sospiro, sbuffo, mi mordo le labbra.
Non so se sia giusto dirglielo, ma tanto cosa ci perderei? Nulla, infatti.
<<Ho baciato Theo e Izzy, che è cotta di lui, ci ha visto>> spiego gesticolando sempre senza guardarlo.
Con la coda dell'occhio noto il ragazzo staccarsi dal muro, quasi sorpreso.
<<Come hai detto?>>
Questa volta il mio sguardo si posa sulla sua figura.
È sordo per caso?
<<Ho detto che ho baciato Theo e che...>>
Non faccio in tempo a finire la frase che la sua voce si accavalla alla mia.
<<Quindi fammi capire, prima per poco non dai un bacio a me, poi, dopo nemmeno due ore ti limoni un altro? Wow>>
Ascolto le sue parole che escono acide e arrabbiate dalle sue labbra.
<<Io e te non ci siamo baciati, quindi non vedo dove sia il problema. In ogni caso non ho tempo di stare qui a discutere con te. Devo andare a scusarmi con Izzy>> taglio corto e lo supero, intenta a tornare in camera, ma la sua mano mi afferra il polso, bloccandomi.
<<Stavi per baciarmi Nora, non negarlo. Se non fosse arrivato Theo l'avresti fatto>>
I suoi occhi sono diventati più scuri, non so se per via della luce fioca che illumina il corridoio o perché il sangue gli sta ribollendo nelle vene.
<<Se l'avessi fatto avrei commesso un errore>> sputo aumentando il volume della voce. <<Come ho fatto un errore a baciare il ragazzo che piace all'unica amica che ho, o che avevo>>
A quelle parole, Justin lascia il mio polso e indietreggia di un passo.
Sulle sue labbra prende forma un sorriso finto, ironico. Mi fa quasi paura.
<<Ma certo, un errore. Tutti ne facciamo. Anche io, quando credevo che prima, sulla panchina, ti piacesse stare con me>> mormora prima di voltarsi di spalle e allontanarsi con il viso abbassato.
Sei una cogliona Nora! Come diavolo ti è venuto in mente di dire che è stato un errore? Quello con Theo sì, lì non avresti dovuto, ma con Justin... Cosa c'entra lui?
<<Niente, non c'entra proprio niente>> sussurro a me stessa in risposta a ciò che mi frullava nella mente.

Arrotolo il filo delle cuffiette tra le dita, e, una volta davanti alla porta della stanza, infilo la chiave facendo scattare la serratura.
Quello che vedo è ciò che mi aspettavo: Izzy sta piangendo sotto le coperte e la colpa è solo mia.
Mi avvicino lentamente e mi siedo sul mio letto, poco distante dal suo.
Cerco le parole giuste per scusarmi ma non le trovo, così mi butto.
<<Izzy io..>>
<<Ti odio>>
Gli occhi mi si velano di lacrime nel sentire quelle due parole soffocate dal pianto.
<<Mi dispiace, non avrei dovuto farti questo, lo so. È stato un momento di debolezza e...>> mi avvicino a lei con delicatezza e le accarezzo i capelli. <<Ti prego Izzy perdonami. So che mi sono dimostrata un'amica orribile ma non capiterà più, te lo prometto>>
La mia voce è spezzata dai singhiozzi.
Il corpo di Isabel si muove lentamente fino a mettersi seduto. Mi guarda senza nessuna espressione, il trucco sbavato fino alle guance.
<<Perché lo hai fatto?>> domanda atona.
<<Io.. Ero uscita a fare un giro e l'ho incontrato nella sala grande. Ci siamo messi a parlare poi, in biblioteca, è successo. È successo e basta, non c'è una spiegazione>> cerco di ricacciare indietro le lacrime ma è impossibile. <<Ti giuro che non era mia intenzione. So quanto ti piace e..>> abbasso il viso, mortificata.
<<Ti perdono, Nora>>
Non credo alle mie orecchie. Rialzo il volto e la vedo accennare un sorriso.
<<Ti credo, credo che tu sia sincera quindi ti perdono>>
Urlo di gioia e la abbraccio, volandole addosso.
Ride ed io non posso fare a meno di fare lo stesso.
<<Grazie Izzy. Vederti arrabbiata con me mi ha fatto morire. In più ci si è messo anche Justin...>>
<<Aspetta.. cosa c'entra Justin?>> chiede guardandomi sorpresa, e in quel momento ricordo di non averle ancora detto nulla.
<<Ecco, volevo aspettare e dirtelo domani, anche se in realtà non è successo niente..>> inizio.
<<Parla, Nora Walker, non tenermi sulle spine>>
La ragazza porta le gambe al petto e appoggia il mento sulle ginocchia.
<<Durante la festa, quando sono uscita a prendere una boccata d'aria, c'era anche Justin con me. Ci siamo seduti su una banchina e ci siamo quasi baciati. Dico quasi perchè poi è arrivato Theo a dirci che il discorso del rettore stava per cominciare>>
Se si potesse descrivere l'espressione di una persona con un'emoticon, ora Izzy avrebbe quella con gli occhi a cuoricino.
<<Lo sapevo. Sapevo che ti piaceva Justin! Ah, sei proprio una troietta>> esclama ridendo facendo ridere anche me.
<<Sì ma resta il fatto che prima, quando gli ho detto del casino che ho combinato, ho detto anche che..>> mi mordo il labbro dal nervoso <<sarebbe stato un errore baciarlo>>
Izzy si alza in piedi di scatto.
<<Cosa?! Ma sei impazzita? Avevi l'opportunità di baciare Bieber, cosa che tutte in questo college vorrebbero, e tu lo ritieni un errore?>>
Sbuffo e mi stendo sul mio letto a pancia in giù.
<<Ascolta, qui dobbiamo fare qualcosa>> bisbiglia vagando a vuoto per la stanza, come fosse Sherlock Holmes.
<<Cioè?>> chiedo con voce ovattata a causa delle mie labbra premute contro il cuscino.
<<Cioè rimettere a posto le cose. Tu devi chiedere scusa a Justin e io... devo far cadere Theo ai miei piedi. Insomma, sono così orribile? Guardami>>
Mi volto verso di lei e ciò che vedo è una ragazza in camicia da notte e con il mascara colato.
<<Mmh, sembri un fantasma in questo istante>> replico ridendo.

Dopo minuti interi di conversazione e di 'piani' per il giorno successivo, finalmente ci addormentiamo.

_______

Pov Justin.

- Il giorno seguente -

Apro gli occhi a causa dei caldi raggi solari che entrano dalla finestra e con le parole di Nora come sveglia.
Se l'avessi fatto, avrei commesso un errore.
Continuo a domandarmi il perché senza trovare una risposta, e penso che la soluzione migliore sia chiederlo a lei.
Mi alzo dal letto e noto che Theo non c'è.
Da quando sono rientrato, e dopo quello che mi ha detto Nora non gli ho rivolto la parola nemmeno io.
Entro in bagno, mi faccio una doccia bollente e mi vesto per poi andare alla prima ora di lezione.

Mentre percorro il corridoio mi imbatto in una chioma di capelli lisci e ramati che sta svoltando l'angolo.
Aumento il passo per non perderla di vista, e, una volta raggiunta, le afferro la mano come la notte precedente.
La ragazza si volta di scatto e, con mia sorpresa, sorride.
<<Ciao>> dico incantandomi nei suoi occhi così luminosi.
<<Ciao>> risponde lei, abbassando poi lo sguardo verso le nostre mani ancora intrecciate.
Controvoglia la lascio e mi schiarisco la voce. Guardo Izzy, che mi saluta con un cenno del capo, poi riporto i miei occhi sulla rossa.
<<Vorrei parlarti di ieri sera, ti dispiace?>>
<<No, affatto, volevo parlarti anche io>> mormora.
A quel punto, rimaniamo soli, perché Izzy ha la decenza di lasciarci per andare in aula.
<<Volevo chiederti come mai hai detto che se ci fossimo baciati sarebbe stato sbagliato>> dico mettendomi di fianco a lei per non intralciare il passaggio agli altri studenti.
<<Perché sono una stupida. Sì beh, ieri notte, dopo quello che è successo ero un po' fuori di me e ho reagito a quel modo. Per fortuna con Izzy è tutto okay, mi sono scusata e volevo farlo anche con te. Perdonami>>
Accenno un sorriso nel sentire quelle parole.
<<Certo, ti perdono Nora>> sussurro allargando le braccia per stringerla.
Senza timore lei si stringe al mio petto ed io non posso esserne che felice. Solo mi dispiace per Theo e per Isabel.
<<Con Theo? Tutto a posto? Ieri è fuggito come una scheggia>> domanda Nora staccandosi troppo presto, a mio parere, dall'abbraccio.
<<Non proprio>> rispondo sbuffando. <<Come avrai capito, Theo ha un debole per te, e quando ci ha visti insieme ieri si è un po' incazzato. Non gli parlo dalla fine della festa>>
Lei arriccia il naso in una smorfia dispiaciuta.
<}Senti, dobbiamo fare in modo che Theo ed Izzy si frequentino, almeno finiranno tutti questi triangoli. Quindi vedi di fare pace con lui>>
La sua idea mi sembra sensata, così decidiamo di andare a pranzare in cortile, dopo le lezioni, tutti e quattro, poi con una scusa li lasceremo soli.
<<Adesso devo proprio andare o arriverò in ritardo>>
Dopo essersi sistemata meglio la borsa sulla spalla, mi sorride ed io le sfioro l'angolo della bocca con le labbra, lasciandola sorpresa.
<<Ci vediamo dopo>> mormoro staccandomi, per poi dirigermi verso l'aula di medicina.


A Terrible Secret || J.B. {Conclusa} Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang