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Pov Justin.

<<Ciao ragazzi!>> esclama Nora appena ci vede sulla soglia della stanza.
Non posso fare a meno di squadrarla dalla testa ai piedi.
È... stupenda!
Indossa un abito color verde acqua, con uno scollo a cuore che le evidenzia la forma del seno e un profondissimo spacco le lascia scoperta l'intera gamba sinistra.
<<Ciao!>> dice Theo alla mia destra, il quale come me, aveva perso la parola per qualche secondo.
Lei sorride e a me tremano le gambe.
Con quel rossetto pescato, quel trucco leggero e i capelli raccolti è un vero e proprio schianto.
Non sono ancora riuscito a spiaccicare parola, così, cercando di non fare figure da idiota, mi schiarisco la voce.
<<Siete pronte?>> domando, per deglutire subito dopo.
La ragazza si volta, gettando lo sguardo all'interno della stanza.
<<Appena Izzy ha finito di sistemarsi il rossetto, sì>> risponde, volgendo poi il suo sguardo sui miei occhi.
Le sorrido annuendo e dopo pochi secondi anche l'altra fa la sua comparsa.
<<Wow>>
La voce di Theo è leggermente troppo alta, e tutti ci mettiamo a ridere di gusto.
In realtà, non saprei dire se quel 'wow' sia perché trova Izzy molto bella o perché ha un vestito alquanto... appariscente. Infatti indossa un tubino rosso fiammante con le maniche in pizzo e molti strass sul davanti.
In ogni caso, sono bellissime entrambe ed io non perdo tempo per farglielo notare.
<<Ragazze siete un incanto, davvero>> mormoro col mio savoir faire.
<<Te lo avevo detto che ci avrebbero stesi>> ribadisce il mio amico ridacchiando.
Facciamo due chiacchiere prima di avviarci alla festa che si sarebbe tenuta in palestra.

Pov Izzy.

La musica è alta, ma non troppo.
Le quattro mura sono gremite di studenti scatenati e l'aria non è delle più fresche.
<<Mannaggia a me quando ho deciso di mettermi questo vestito dalle maniche lunghe>> dico a Nora, la quale si sporge verso di me.
<<Cosa hai detto?>> urla al mio orecchio.
Odio quando non si può parlare in tranquillità, ma è una festa, la musica sovrasta le nostre parole, cosa mi aspettavo?
<<Muoio di caldo>> taglio corto urlando a mia volta.
La vedo annuire e sventolarsi il viso con la mano, segno che anche lei concorda con ciò che ho detto.
La prendo per un braccio e la trascino verso l'uscita, dove l'aria è più fresca e la musica più bassa.
<<Allora?>> mi domanda con quello sguardo furbetto e curioso. <<Con Theo?>>
Scuoto il viso sbuffando.
<<Non mi chiederà mai di ballare...>> sospiro.
<<Oh, coraggio, domandaglielo tu. Isabel Bennet guardati, sei uno schianto!>>
Il mondo in cui lo dice, mi fa sorridere.
I suoi occhi su di me non stanno mentendo, lo sento, e poi non mi reputo una ragazza così male.
Oh, al diavolo! Ora vado là e glielo chiedo.
<<Sai cosa ti dico Nora Walker? Che hai ragione. Se non lo fa lui, lo farò io!>>
E così, con una decisione che non mi si addice per niente, mi dirigo verso Theo, il quale sta bevendo un cocktail insieme a Justin, vicino al tavolo delle bevande.

Inspira, espira. Inspira, espira.
Insomma Isabel dacci un taglio e muoviti. Mal che vada ti dice di levarti dai piedi.
Coscienza, tu si che sai come risollevarmi il morale.
Metto da parte tutto ciò che mi frulla in testa e tocco il ragazzo castano su una spalla.
Lui si volta ed io mi ritrovo a fissare i suoi occhi azzurri come una povera imbecille.
Dio, che meraviglia.
<<Dimmi Izzy, hai bisogno?>>
Mi sorride e ovviamente rimango imbambolata per mezzo secondo.
<<Eh? Sì, cioè no, mi chiedevo se volessi ballare con me. Ma se non vuoi fa niente... Non sei obb..>>
<<Molto volentieri>>
Fermi tutti, cosa? Ho capito bene?
<<Come scusa?>> chiedo per essere sicura di aver colto esattamente le sue parole. Con la musica è probabile che abbia sentito male.
Theo mi prende la mano e mi trascina verso la pista da ballo.
Avevo capito bene allora.
Lo osservo in tutta la sua bellezza e, una volta al centro, appoggio le mani dietro al suo collo stringendomi al suo corpo.
Non ci credo che sto ballando con lui, anche se avrei preferito che fosse stato lui ad invitarmi.

Pov Nora.

Finalmente! penso appena vedo Izzy e Theo ballare al centro della palestra.
Sono contenta per lei, e spero che il ragazzo la apprezzi tanto quanto lei apprezza lui. Starebbero davvero bene insieme.
<<Ti ha lasciato da sola, eh?>>
Una voce, seguita da una mano che mi sfiora la schiena, mi fanno sussultare.
<<Mi hai spaventata!>> esclamo guardando il biondo negli occhi, portandomi una mano al petto per cercare di rallentare i battiti.
<<Non era mia intenzione>> dice a sua discolpa, offrendomi un bicchiere di un qualche cocktail a me non famigliare.
Guardo il contenitore di plastica con attenzione. <<Mm, non ci hai messo dentro nulla vero? Non vuoi drogarmi o cose così...>>
Il mio tono è palesemente ironico, anche se, a pensarci bene, non conosco Justin da così tanto tempo per potermi fidare ciecamente.
<<In realtà, ho versato nel bicchiere un filtro per farti innamorare>> risponde lui ammiccando.
Ha! Questa è bella!
Rimango seria, lui pure, ma all'improvviso esplode in una sonora risata ed io mi aggrego a quel suono meraviglioso.
<<Ti va di prendere un po' d'aria, non so te, ma io ho caldissimo>>
La sua proposta mi alletta, tant'è che comincio a immaginarmelo nell'atto di togliersi la camicia che indossa e rimanere a petto nudo.
Cosa mi salta in mente?
Tossisco appena per tornare coi piedi per terra e annuisco.

Il cortile è quasi deserto, fatta eccezione per qualche coppia che si scambia effusioni dietro gli alberi o sui gradini dei dormitori.
<<Come sono andate le prime lezioni?>> mi domanda all'improvviso, dopo minuti di silenzio imbarazzante.
Ripenso a quando, due giorni prima, me lo sono ritrovata in aula a spiegare e i nostri occhi si sono incontrati appena ho voltato il viso verso di lui.
Era solo una mia impressione, o davvero mi stava guardando?
<<Direi bene>> dico sorridendo. <<Mi piace molto qui. Sognavo questa facoltà dalla fine delle medie, sai? Non ho mai avuto dubbi, mai un ripensamento>>
<<È bello il modo in cui ne parli>> sussurra lui. La sua voce è molto più bassa rispetto al normale, quasi un flebile mormorio.
Mi siedo su una panchina e lui fa lo stesso.
<<Già.. È tutto ciò che ho sempre sognato>> aggiungo stringendo le mani attorno alle braccia.
<<Hai freddo?>>
La sua presenza, così vicina a me, in verità mi riscalda, ma non abbastanza.
Annuisco.
Lo vedo guardarsi la camicia e..
Oh no, non vorrà davvero togliersela?!
No, non lo fa, al contrario mi guarda e ride appena.
<<Mi toglierei volentieri la camicia, ma poi rimarrei a petto nudo ed è vietato girare senza maglietta qui>> afferma.
Sto per dirgli che non importa, quando ricomincia a parlare.
<<Ma se vuoi posso abbracciarti>>
E mentre pronuncia quella frase, allarga un braccio come per farmi spazio contro di lui.
Non ci penso su molto, è così dolce ed io ho così freddo che non posso rifiutare.
Mi appoggio a lui e subito il calore ricomincia a scorrere su tutto il mio corpo.
Justin mi stringe a se e con le mani mi accarezza il braccio più esterno a lui.
Senza farmi notare, chiudo gli occhi e le mie labbra si incurvano verso l'alto.
In fondo, non è male stare abbracciata a lui.

<<Va meglio?>>
Sembra passata un eternità da quando siamo seduti sulla panchina, invece saranno si e no cinque minuti.
Mi sistemo meglio, tornando con la schiena dritta.
<<Sì, grazie>> rispondo.
Guardo i suoi occhi, che alla luce della luna sono di un colore così raro, ma così tremendamente incantevole, e non mi accorgo nemmeno che i nostri visi sono molto vicini.
Sento il suo respiro sulla pelle e le sue labbra sono a meno di dieci centimetri dalle mie.
Sto per chiudere gli occhi, incurante di quello che potrebbe succedere da lì a poco, quando qualcuno chiama i nostri nomi.
<<Nora! Justin! Venite subito, c'è il discorso del rettore!>>


A Terrible Secret || J.B. {Conclusa} Where stories live. Discover now