Capitolo 34

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Ero agghiacciata, convinta che la situazione non potesse andare peggio: Tutti si girarono verso John sorpresi per quella nuova intrusione. Con un'occhiata veloce notai che le mie amiche, avevano la mia stessa, terrorizzante espressione. Ero nella merda, nella merda più totale. John guardò prima gli altri prima di decidersi a posare gli occhi su di me. Un brivido mi attraversò all'istante e senza rendermene conto mi si bloccò il respiro. Non smise di osservarmi, come un rapace che ha puntato la sua preda ed io mi sentivo davvero così: incolume e travolta da forze più possenti. A grandi falcate mi si parò difronte ed io mi congelai sotto al suo sguardo freddo come il ghiaccio. Di ciò che caratterizzava il suo volto, quel calore in grado di scioglierti il cuore non ne rimaneva traccia, spazzato via dalla più cupa Tramontana.

<< Dobbiamo parlare >> sibilò.

A quelle crude parole sentii il cuore tremare. In tutta sincerità non avevo voglia di affrontarlo, non in quel suo stato spaventoso, ma per quanto avessi paura temevo che se fuggivo la situazione si sarebbe ben presto fattasi più pesante. Mi limitai ad annuire, avevo la salivazione pari a zero. Mi prese per mano e mi trascinò via sotto gli occhi atterriti degli altri.

<< Hey aspetta ! >>

Mi congelai nel posto e stessa cosa fece John. Aveva le spalle irrigidite mentre si girava verso la voce. Avevo la sensazione che il cuore mi potesse uscire dal petto da un momento all'altro. Dion si era alzato e sul suo bel viso c'erano i segni della lotta. Un tremito si propagò in me, un tremito che aveva il nome di "senso di colpa". Lanciò un rapido sguardo a me prima di prestare la sua attenzione verso John

<< Kaila non mi ha ancora dato una risposta >> disse poi con fierezza.

Sussultai sgranando gli occhi.

<< TU NON AVRAI NULLA DA MIA SORELLA >> ringhiò Tate con i pugni chiusi. Sembrava che si stesse concentrando per non colpirlo nuovamente.

Dion guardò mio fratello con dolore << Mi dispiace ... ma devo... >>

Tate spalancò la bocca sorpreso, ma subito la richiuse. In pochi ma veloci passi fu su di lui prendendolo per la maglietta

<< ERA UNA BAMBINA !! >> urlò furioso << E TU TE NE SEI APPROFITTATO TRATTANDOLA COME UNA CAGNA !! >>

Eccola lì: Si era insidiata come uno strisciante serpente nel mio cuore ed ora quella profonda ed insanabile crepa era traboccata con troppa forza e con troppa velocità da poterla fermare. Gli occhi mi si inondarono di lacrime mentre sopraffatta dal dolore gemevo silenziosamente.

Dion trasalì e mio fratello continuò imperterrito.

<< SE PENSI CHE IO TI DIA LA LIBERTA' DI FERIRLA DI NUOVO ... TI SBAGLI DI GROSSO! >>

Gli occhi azzurro – ghiaccio di lui divennero due pozze fredde. Dion scrollò via la presa di Tate e lo guardò in cagnesco ma chi lo conosceva bene sapeva che dietro a quella dura facciata nascondeva un vivo dolore.

<< MI DISPIACE ! CAZZO HO PASSATO ANNI A SENTIRMI IN COLPA PER QUESTO ! >> gridò passandosi nervosamente una mano tra i capelli. << MA NON LA FERIREI MAI PIU' >> continuò con agonia.

Mio fratello sgranò gli occhi allibito mentre la rabbia sul viso di Dion si trasformò lentamente in tormento.

<< Te lo giuro >> mormorò con ardore.

Un forte singhiozzo sfuggì dalle mie labbra e loro due si voltarono verso di me come riscossi. Gli occhi di Dion si addolcirono e con lentezza e circospezione mi si avvicinò.

⚠️OLD VERSION- The price of being young ⚠️Where stories live. Discover now