Capitolo 29

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Restai a cena dalle mie amiche e qui scoprii la grande intesa che c'era tra Elise e il suo Matt. All'inizio fu divertente vedere Shyla "leggermente" incazzata per come si era comportato in passato ma dopo un po' si sciolse in grandi sorrisi e battute. Era davvero la classica "mamma orsa" e mi immaginai quando lo fosse diventata davvero. Chiamai poi un taxi e raggiunsi casa. Ad attendermi trovai Tate e Dion a giocare come al solito alla Play. Quando mi chiesero come fosse andata l'organizzazione gli raccontai cosa successe, tutte due, ovviamente soprattutto Dion, sembrarono contenti.

<< Domani non ci sono tutto il tempo >> mi disse poi Tate guardandomi con leggero imbarazzo.

Ridacchiai lanciando uno sguardo d'intesa con Dion << Chissà come mai >>

Mio fratello sbuffò divertito << Te che farai? Ti rivedi con John? >> chiese poi e potei quasi giurare che fece una smorfia quando pronunciò il suo nome.

Mi morsi un labbro cercando di ignorare la fitta al cuore << In realtà no... ecco .... Ci siamo lasciati >> confessai facendogli sgranare gli occhi.

<< Davvero?!? >> esclamò senza non nascondere un sorrisino soddisfatto.

Alzai gli occhi al cielo << Non festeggiare troppo >> commentai piccata.

La gioia che avevo visto dipinta sul suo volto si ombrò lasciando posto ad una finta aria desolata. Alzai gli occhi al cielo.

<< E ora non far finta che ti dispiaccia >> commentai ironica.

Accennò un sorriso mentre si grattava la testa << Beh mi dispiace solo se tu sei triste... >>

Trasalii e seppure non distolsi mai lo sguardo da quello di mio fratello, sapevo che gli occhi di Dion erano posati su di me come un pesante macigno. Era dura non voltarsi a guardarlo a mia volta.

<< Sto bene >> mentii.

Uno sbuffo da parte di Dion mi fece voltare definitivamente nella sua direzione. Mi lanciò un'occhiata significativa prima di riassumere una espressione neutra. Sembrava una statua che per qualche attimo aveva dato un minimo segno di vita. Tate sollevò un sopracciglio confuso spostando lo sguardo da me a lui prima di concentrarsi definitivamente sul suo amico.

<< Sai qualcosa che io non so? >>

Dion mi lanciò un secondo sguardo prima di sollevare le spalle con semplicità << No niente ... stavo pensando che è davvero un coglione ad averla persa >> rispose senza mai distogliere gli occhi da me.

Un lungo brivido mi attraversò nel sentirgli dire quelle cose. Lo fece per depistare Tate dalla verità eppure, quando lessi nel suo sguardo una luce penetrante, seppi che per lui quelle parole erano sincere. Un brivido mi attraversò. Pensa davvero questo? Abbassai lo sguardo concentrandomi sulle mie mani posate mollemente sulle mie cosce cercando di non ascoltare il battito incessante del mio cuore. Perché John non prova le stesse cose? Perché mi ha lasciato andare?

<< Hai pienamente ragione >> esclamò Tate posandomi un braccio sulle spalle << E poi era troppo leccato per i miei gusti >>

Dion sorrise << troveresti i difetti di ogni fidanzato di tua sorella >>

Sgranai gli occhi nel captare nella sua voce una lieve traccia amara. Tate scoppiò a ridere forte facendo tremare il divano con quel suo corpo lungo e grosso.

<< Esatto!>>

Gli lanciai un'occhiataccia << Vuoi che resti zitella? >> l'accusai.

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